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"La nave dolce" di Daniele Vicari

9 novembre 2012 Recensioni 0 Commenti
Annalisa Liberatori, 28 Agosto 2012: Limpido
Indigo Film, 8 Novembre 2012

L’8 agosto 1991 la Vlora, una nave albanese carica di ventimila persone, giunge nel porto di Bari. La maggior parte dei passeggeri venne rispedita in Albania, ma gli sbarchi continuarono e qualcuno tentò ancora la traversata…


È un documentario, questo di Daniele Vicari che ripercorre le vicende del popolo albanese agli inizi degli anni 90, quando dopo il crollo del blocco comunista a seguito delle prime tensioni nazionalistiche, stanchi di una condizione sociale ormai insopportabile decidono di trovare fortuna in Italia. La ricerca storiografica di Vicari diventa anche mediatica nel momento in cui decide di inserire buona parte di immagini di repertorio: «televisioni locali e nazionali avevano a disposizione centinaia di ore di girato ancora vergine nei magazzini e negli archivi… la rievocazione in immagini di quell’evento si è subito rivelata di un fascino e di una potenza che immaginavo solo in parte».

La nave dolce si sviluppa attraverso alcune storie distinte, è un racconto a più voci, i testimoni diretti, le persone coinvolte nei fatti ricostruiscono la storia attraverso le loro personali esperienze. Eva è una laureata in economia che approdò in Italia in quella circostanza e ci vive ancor’oggi alternando il lavoro di badante e traduttrice; Agron invece venne rimpatriato, ma dopo diverse prove finalmente oggi vive a Bari e fa il pizzaiolo; Kledi ha trovato la vera fortuna, fa il ballerino in Tv e vive di notorietà; Robert era uno studente all’Accademia di belle Arti di Tirana, arrivò in Italia per inseguire il sogno del cinema ma oggi è tornato in Albania dove fa il regista, questi sono solo alcuni degli esempi attorno ai quali ruota il film di Vicari. Sceglie la sobrietà, l’essenzialità e li fa raccontare posizionandoli in piedi su uno sfondo bianco, come per creare una sorta di continuità emozionale da un testimone all’altro e oscillando da mezza figura a primo piano parlano della loro esperienza, alternando queste inquadrature alle immagini di repertorio del viaggio in nave prima, lo sbarco dopo e la permanenza nello stadio alla fine.

È un film dal valore socio-antropologico, che sveglia la coscienza collettiva. È stato uno di quegli eventi apparentemente marginali che poi invece cambiano la Storia sotto i nostri occhi; quell’approdo impressionante è stato l’innesco di una vera e propria rivoluzione socioculturale di proporzioni fino ad allora inimmaginabili. In Italia nel ’91 c’erano poco più di 300.000 stranieri, oggi ce ne sono quasi 4 milioni e mezzo!


Titolo: La nave dolce
Regia: Daniele Vicari
Sceneggiatura: Antonella Gaeta, Daniele Vicari, Benni Atria
Fotografia: Gherardo Gossi
Interpreti: Eva Karafili, Agron Sula, Halim Milaqi, Kledi Kadiu, Robert Budina, Eduart Cota, Alia Ervis, Ali Margjeka, Giuseppe Belviso, Nicola Montano, Domenico Stea, Fortunata Dell’Orzo, Luca Turi, Raffaele Nigro, Maria Brescia
Nazionalità: Italia, 2012
Durata: 1h. 30′


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