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Black Hawk Down di Ridley Scott

5 febbraio 2002 Recensioni 3 Commenti
Black Hawk Down

Columbia, 8 Febbraio 2002 – Monocorde

Mogadiscio, 3 Ottobre 1993. Due elicotteri Black Hawk vengono abbattuti dai guerriglieri che vogliono prendere il controllo del pese, e nel giro di pochi minuti tutta la città sembra essersi ribellata contro le forze dell’ONU. Una semplice azione di polizia si trasforma in una missione di salvataggio che dura più di 15 ore…


Due Black Hawk in volo sopra Mogadiscio in una scena di Black Hawk DownBlack Hawk Down è un miracolo di tecnica cinematografica: era impossibile rendere il film migliore di quello che è, da questo punto di vista. Il problema sta nella varietà di situazioni, o meglio: nella mancanza di varietà. I personaggi cominciano a spararsi addosso dopo 20 minuti di proiezione e smettono due ore dopo, quando cominciano a scorrere i titoli di coda. Francamente, non si può pensare che l’attenzione dello spettatore resti concentrata così a lungo sulla ripetizione di una stessa azione. E sì che Ridley Scott aveva dimostrato in passato, ad esempio nel sottovalutato L’Albatross, di saper creare tensione drammatica per tre quarti di film, in modo da dare ancora più efficacia alla pellicola quando “l’evento” tanto atteso finalmente si manifesta. Questo errore è ancora più grave se consideriamo l’importanza della storia narrata, e non solo in virtù dello scorso 11 Settembre: l’incursione fallita a Mogadiscio è una delle singole battaglie più sanguinose degli ultimi anni (18 militari uccisi e 73 feriti, quasi 1.000 civili morti), ma qui finisce per sembrare un’azione di guerriglia qualunque, e solo i titoli di coda ci ricordano che cose del genere non accadevano dai tempi del Vietnam.

Ewan McGregor in Black Hawk DownUn paio d’anni fa qualcuno, parlando dell’abitudine di Robert De Niro di girare film d’azione, faceva notare come sia difficile per un attore dimostrare le proprie capacità recitative quando passa tutto il tempo con una pistola in mano. Esattamente quello che succede in questo film ai vari Ewan McGregor, Josh Hartnett, Tom Sizemore e compagnia bella. In effetti, avessero messo al loro posto un gruppo di manichini per fare i crash test non sarebbe cambiato nulla (tranne il fatto che un paio di scene sanguinolente avrebbero fatto meno impressione).

Come accennato, non è la recitazione l’aspetto importante di Black Hawk Down: gli effetti speciali, visivi e sonori, sono l’unica cosa che conta. E bisogna ammettere che sono realizzati dannatamente bene. Se questo vi basta…


La locandina di Black Hawk DownTitolo: Black Hawk Down (Id.)
Regia: Ridley Scott
Sceneggiatura: Ken Nolan
Fotografia: Slawomir Idziak
Interpreti: Josh Hartnett, Eric Bana, Ewan McGregor, Tom Sizemore, William Fichtner, Sam Shepard, Ewen Bremmer, Gabriel Casseus, Kim Coates, Ron Eldard, Hugh Dancy, Zeljko Ivanek, Brendan Sexton III, Tom Hardy, Orlando Bloom
Nazionalità: USA, 2001
Durata: 2h. 23′


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Attualmente ci sono 3 commenti a questo articolo:

  1. Mickey Rourke ha detto:

    Credo che sia un film assolutamente da vedere a parte l’impressionante scena dell’operazione chirurgica verso l’ora e quaranta di film.

  2. Riccardo ha detto:

    scott ha dato vita ad una visione sconvolgente della guerra, come è capace di fare.
    davvero bello.
    bravo anche hartnett, il miglior attore della sua generazione.

  3. Anonimo ha detto:

    Gran film, difficile da seguire e forse troppo cruento in alcune parti, ma davvero bello, avvincente, e ben realizzato. La presenza del grande Sam Shepard è inutile, mentre ai fan di Game of Thrones non può essere sfuggito il cameo dell’esordiente Nicolaj Coster Waldau (Jaime Lannister nella serie)

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