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"Genitori & figli:) agitare bene prima dell'uso" di Giovanni Veronesi

2 marzo 2010 Recensioni 29 Commenti
Genitori & figli

FilmAuro, 26 Febbraio 2010 – Attuale

Un acceso litigio fra Alberto, un insegnante liceale, e il figlio Luigi, aspirante attore, è il pretesto per un tema scolastico assegnato ai suoi alunni. Il tema ha lo scopo di trovare possibili soluzioni per il difficile mestiere di genitore, ma ne emergeranno tante verità…


Andrea Facchinetti e Michele Placido con Margherita Buy sullo sfondoCoppie di coniugi in crisi, figli disorientati dalle liti dei genitori oltre che in piena adolescenza, scontri caratteriali e conflitti che hanno luogo in una sorta di rimando a specchi è tutto ciò che si trova in questo film. Fortunatamente, il tono che Veronesi ha deciso di seguire per questa impietosa analisi di un paio di famiglie campione della Roma di tutti i giorni è quello della commedia, nella quale spesso si sorride e a volte anche ci si diverte, senza dunque sviluppare atmosfere drammatiche o patetiche.

Emanuele Propizio e Chiara PassarelliCerto, le varie tematiche trattate non brillano in termini di originalità ma, volendole comunque proporre, lo si è fatto attraverso un’ulteriore scelta felice, ossia quella degli interpreti che, grazie alla loro bravura, danno corpo a duetti – tra moglie e marito o tra genitori e figli – vitali anziché angosciosi. Da un lato la coppia Michele Placido/Margherita Buy, dall’altro quella Silvio Orlando/Luciana Littizzetto offrono due diversi ritratti del rapporto coniugale, denunciando però in entrambi i casi quanto sia complesso trovare punti d’incontro tra temperamenti difficili.

Luciana Littizzetto, Matteo Amata e Silvio OrlandoI figli hanno voce attraverso Nina – figlia di Orlando e Littizzetto, una ragazzina che si affaccia alla vita tra timidezze e responsabilità della crescita – e, seppure molto marginalmente, attraverso Luigi, con i suoi sogni incompresi dal padre. In questi intrecci articolati, le tematiche si moltiplicano anche in modo forzato, come nel caso dei divertimenti pericolosi di alcuni teen-ager, il razzismo e il desiderio di guadagnare facilmente attraverso le lusinghe di una fama discutibile. Tuttavia, si ha l’impressione che il film non abbia il coraggio di sposare una tesi seguendola fino in fondo, preferendo invece lanciare precisi messaggi per poi lasciare intendere il loro contrario.

Elena Sofia Ricci e Luciana LittizzettoSiccome i genitori sono a loro volta dei figli, nel gioco di rimandi trova spazio anche la riflessione secondo la quale non ci sono né soluzioni né istruzioni nei conflitti che si ripetono di generazione in generazione, conflitti alimentati dal carattere degli individui che, con difficoltà, si incastrano gli uni agli altri, siano essi genitori o figli.

Il film è aiutato anche da un paio di camei: uno è offerto da Sergio Rubini quasi irriconoscibile e l’altro da Gianna Nannini, pretesto invece di una sequenza di amore filiale comunque non assente.


Titolo: Genitori & figli:) agitare bene prima dell’uso
Regia: Giovanni Veronesi
Sceneggiatura: Andrea Agnello, Giovanni Veronesi, Ugo Chiti
Fotografia: Tani Canevari
Interpreti: Silvio Orlando, Luciana Littizzetto, Michele Placido, Elena Sofia Ricci, Margherita Buy, Matteo Amata, Emanuele Propizio, Chiara Passarelli, Andrea Facchinetti, Max Tortora, Piera Degli Esposti, Sergio Rubini, Gianna Nannini
Nazionalità: Italia, 2010
Durata: 1h. 50′


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Attualmente ci sono 29 commenti a questo articolo:

  1. MIKY ha detto:

    ooooooooooooooooooooooooh ke brava la mia zietta!!!!!!!!!!! ih-ih-ih!!!!

  2. Anonimo ha detto:

    FILM BRUTTO

  3. Anonimo ha detto:

    qst cui nn sa scrivere!!!!

  4. LOREDANA ZANARDO ha detto:

    HO LETTO TT LE RECENSIONIDI TIZIANA. NN MI PIACE CM SCRIVE è DISTACCATO E SUPERFICIALE……. C’è GENTE MOLTO + BRAVA!!!

  5. Alberto Cassani ha detto:

    Diciamo che ogni critico ha il suo stile e il suo occhio. Tiziana presta attenzione ad aspetti diversi da quelli cui invece presto attenzione io, e si concentra su aspetti che invece altri potrebbero voler accennare solo di sfuggita. Poi lo stile può piacere o meno, ma penso che il tipo di analisi critica che fa lei si adatti perfettamente ad un determinato tipo di pellicole, come può essere ad esempio questo.

  6. Anonimo ha detto:

    io nn so scrivere lo ammetto…… però se sta tiziana scrive bn…… io sn dante alighieri!!!!! qst qui nn uscirà mai di casa x è fredda….. nn avrà neanke 1 fidanzato…. so ke nn è utile in qst caso, xrò qnd si scrive bisogna metterci 1 po’ di COLORE!!!!!!!!! tiziana è moscia!!!!!!!!! ORA IO TI MANDO 1 APPELLO: TIZIANA, CAMBIA LAVORO!!!!!! E RISPONDIMI!!!!!!!!!!!!

  7. Alberto Cassani ha detto:

    Mah… Questa cosa dello stile freddo la dicono spesso anche a me. Un paio d’anni fa mi dissero che le mie recensioni sembrano scritte da un commercialista…

  8. Anonimo ha detto:

    ma 6 il moroso di sta qui???? le fai la parte smpr!!!!!!! SE è 1 SCHEMA SN CAZZI SUOI!!!!!!!

  9. Anonimo ha detto:

    SCS HO SBAGLIATO HA SCRIVERE; SCEMA!!!!!!!!!

  10. Alberto Cassani ha detto:

    Sono il proprietario e direttore del sito. Mi sembra normale che difenda i miei collaboratori: se non fossi soddisfatto del loro lavoro non li farei scrivere…

  11. Anonimo ha detto:

    cazzate…….. allora nn capisci 1 cazzo di niente….. complimenti!!!!!! addio!!!

  12. Alberto Cassani ha detto:

    E vabbé, ce ne faremo una ragione…

  13. Tiziana ha detto:

    Però, mi pare che oggi sia stata la giornata dei detrattori.

    Anonimo, sperando che tu ci legga ancora, mi potresti spiegare le tue teorie sul mio stile relazionato alla mia vita privata? Io non ne colgo il nesso, mi spiace..
    A meno che sei qualche aspirante fidanzato respinto (da come ti infervori, potrebbe anche essere. Anzi: ti fissi fino al punto di sospettare che Alberto è il mio fidanzato attuale, ma dovresti sapere che è il direttore). Però non ricordo di aver conosciuto qualcuno così sgrammaticato. A parte che “anonimo” può nascondere un uomo ma anche una donna, quindi l’ipotesi cade.

    Parlando seriamente: la prossima volta che vorrai intervenire, fammi prima correggere ciò che scrivi. Tra le altre cose, faccio anche la correttrice di bozze perché, conoscendo i miei limiti, sono già corsa ai ripari cercandomi altre occupazioni…

    Parlando davvero seriamente e riferendomi a Loredana, dico che lo stile è soggettivo come, ad esempio, lo è la personalità di ciascuno. Ovviamente non si può essere in sintonia con chiunque, quindi il mio stile potrà piacere a uno sì e a mille no o magari viceversa. In fondo, anche i gusti e le opinioni sono soggettive e personali.

  14. Alberto Cassani ha detto:

    Loredana e Anonimo sono la stessa persona.

  15. Anonimo ha detto:

    mi spiace ma sn 1 uomo…… nn trans!!!!!!!!!!!!

  16. Claudio ha detto:

    Assurdo, pretendono di giudicare uno stile di scrittura e non sanno nemmeno scrivere!
    Ma chi sei? Un 16enne in piena crisi ormonale che frequenta la 3a elementare?!
    Le persone che sfogano le proprie frustrazioni offendendo gratuitamente il prossimo mi fanno una gran pena…sei solo un poveretto.

  17. Alberto Cassani ha detto:

    Anonimo, allora perché usi la stessa mail che ha usato Loredana?

  18. Simone ha detto:

    Ah ah, e poi da del scemo agli altri!!!

  19. Marco ha detto:

    Alberto facci un piacere: quando ci sono questi commenti inutili cancellali subito cosi non si perde più tempo.

  20. Claudio ha detto:

    Sono d’accordo

  21. Alberto Cassani ha detto:

    No. Francamente questo tipo di censura non mi ha mai convinto: ritengo sia preferibile rispondere (educatamente, s’intende) anche a questo tipo di insulti piuttosto che cancellarli. Credo che agli occhi di terzi ci faccia una figura peggiore chi insulta piuttosto che chi viene insultato. Vero che magari sono un po’ fastidiosi per chi legge il thread da esterno, ma secondo me proprio il fatto di non censurare e rispondere pacatamente anche a questo tipo di insulti dovrebbe migliorare l’impressione di serietà che il lettore ha di noi.

  22. Tiziana ha detto:

    Il fatto che ci siano state persone come Claudio e altri che hanno capito il paradosso e l’inutilità di simili commenti, dimostra che la persona che insulta (in questo caso e in generale) non ci guadagna poi molto.

    Per un lettore esterno è certamente fastidioso trovare commenti che, per il tono e il modo dubbio con il quale sono stati posti, sembrano totalmente fuori luogo, questo è giusto e comprensibile.

    Dato che le critiche sono costruttive e gli insulti sono invece un’altra cosa, sarebbe preferibile avere a che fare con una persona che esprime un giudizio in modo ragionevole, anche se negativo, anziché con una persona che infastidisce pure i lettori. Però trovo giusto anche garantire trasparenza e serietà al sito.

  23. lino ha detto:

    ritornando al film, lo giudico meno ke mediocre

  24. Marco ha detto:

    Bel film, mi è piaciuto. Molto meglio sicuramente del precedente di Veronesi “Italians”, ottimi attori e script, a volte un pò leggero e superficiale, ma in sintonia credo con quello che l’autore voleva esprimere.
    Albe Veronesi lo preferisci più come sceneggiatore o regista?
    Nel campo delle commedie italiane contemporanee pensi che occupi un posto di rilievo?

  25. Alberto Cassani ha detto:

    Marco, nel deserto che è il nostro cinema brillante degli ultimi decenni Veronesi è sicuramente un buon regista, decisamente più attento e tecnicamente capace di tanti altri. Mi spiace che si sia adagiato sui suoi successi e non faccia mai niente di veramente interessante, di un po’ fuori dagli schemi.

  26. Marco ha detto:

    Rivisto e riconfermo il precedente commento.

  27. Marco ha detto:

    Albe l’hai visto “L’ultima Ruota Del Carro”?

  28. Alberto Cassani ha detto:

    No. In effetti è un bel po’ che non guardo commedie italiane.

  29. Marco ha detto:

    Carino. Ben girato ed interpretato.
    Si potrebbe definire una sorta di “Forrest Gump” (confronto preso con le dovute distanze) all’italiana, visto che mostra gli eventi salienti dell’ultimo periodo del novecento italiano dal punto di vista di un uomo qualunque e della sua famiglia, narrandone la sua storia.

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