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"Nel paese delle creature selvagge" di Spike Jonze

26 ottobre 2009 Recensioni 30 Commenti
Nel paese delle creature selvagge

Warner, 30 Ottobre 2009 – Immaginifico

Il piccolo Max non ha amici e si sente trascurato dalla madre e ignorato dalla sorella maggiore. Una sera, geloso per le attenzioni che la madre riserva al suo nuovo fidanzato, Max litiga con lei e fugge di casa. Vagando senza meta, alla fine si ritrova nel paese delle creature selvagge…


Max Records in una scena di Nel paese delle creature selvaggeLiberamente tratto dall’omonimo libro per bambini scritto e illustrato da Maurice Sendak nel 1963, Nel paese delle creature selvagge arriva sul grande schermo dopo quasi trent’anni che ad Hollywood ci lavoravano sopra. Inizialmente pensato dalla Walt Disney come un lungometraggio d’animazione ibrida tradizionale/computerizzata, il progetto è diventato nel 2003 quello per un film in live-action finanziato dalla Universal.
Max Records in una scena di Nel paese delle creature selvaggeLe idee del regista Spike Jonze su come adattare la storia di Sendak non sono però piaciute allo Studio, tanto da farlo rinunciare al progetto, che è così passato definitivamente alla Warner Bros. Ma non era finita, perché la prima versione del film non è piaciuta ai dirigenti né – a quanto pare – ai bambini che hanno assistito alla prima proiezione di prova, così c’è voluto un altro anno per rigirare alcune scene e montarne meglio delle altre, sistemando nel frattempo anche gli effetti speciali. E alla fine, eccolo qui.

Max Records in Nel paese delle creature selvaggeJonze non si è trovato in una situazione facile, non volendo realizzare una “semplice” fiaba cinematografica. Probabilmente i produttori avevano in mente un nuovo Mago di Oz, ma con al timone il quarantenne del Maryland era ovvio che si sarebbe ottenuto qualcosa di molto particolare. E così il mondo in cui Max si ritrova è sì incantato e a tratti incantevole, ma anche complesso e a tratti spaventoso; così le creature selvagge che Max incontra sembrano sì delle curiose versioni di Sweetums dei Muppet, ma sono soprattutto dei mostri carnivori facili agli scatti d’ira e sempre pronti a fargli del male; così il viaggio che Max compie è sì un viaggio di formazione ma è soprattutto un lungo sogno che sembra potersi trasformare in un incubo ad ogni momento.

Una scena di Nel paese delle creature selvaggeGrazie alle scenografie di K.K. Barret e alla fotografia di Lance Acord, il paese delle creature selvagge ci appare affascinante e inquietante al tempo stesso, e l’avventura del piccolo Max – sottolineata dalle belle canzoni di Karen O & The Kids – non può non farci pensare a quanto i mondi sognati dai bambini siano sempre legati a filo doppio alla realtà. E quanto siano crudeli e pericolosi anche se ingenui e innocenti. Ma questa è una cosa di cui i bambini non si possono certo rendere conto, e di certo questo non è un film per bambini. Per genitori, semmai.


La locandina di Nel paese delle creature selvaggeTitolo: Nel paese delle creature selvagge (Where the Wild Things Are)
Regia: Spike Jonze
Sceneggiatura: Spike Jonze, Dave Eggers
Fotografia: Lance Acord
Interpreti: Max Records, Catherine Keener, Mark Ruffalo, Steve Mouzakis, Pepita Emmerichs, Max Pfeifer, Madeleine Greaves, Joshua Jay, Ryan Corr
Nazionalità: USA, 2009
Durata: 1h. 39′


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Attualmente ci sono 30 commenti a questo articolo:

  1. Mario ha detto:

    Questa recensione è di facile lettura e a tratti ben fatta ma soprattutto molto ripetitiva 😉

  2. Alberto Cassani ha detto:

    Uhm… E sì che ho caricato alcune ripetizioni apposta per far capire che erano volute…

  3. Marco ha detto:

    Una richiesta per Alberto Cassani: se ti è possibile mi potrsti dire, secondo la tua conoscenza in campo cinefilo, quali sono i migliori due film per ogni genere di ogni tempo?
    So che può sembrare una richiesta alquanto bizzarra ma dato che leggo sempre le tue recensioni (e per la maggior parte delle volte mi trovi d’accordo) sono veramente curioso. Anche in modo generale, senza problemi.
    Grazie se potrai trovare del tempo per rispondermi e ancora un buon lavoro!
    Se possibile titoli che possa conoscere bene o male tutti, sapendo che ho solo 19 anni quindi non andare tanto indietro…

  4. francesco ha detto:

    ” i mondi sognati da bambini siano sempre legati a filo doppio alla realtà. E quanto siano creduli e pericolosi anche se ingenui e innocenti”. Mi pare una visione distorta. I sogni dei bambini non sono pericolosi per definizione, salvo casi di malattia. Se davvero queso film contiene incubi legati a doppio filo con i sogni, allora sarà una grande delusione per me. L’essere umano nasce sano e con sogni benevoli, mai crudeli. Il male, anzi la malattia, arriva dopo, semmai.

  5. Alberto Cassani ha detto:

    Ovviamente “creduli” era un refuso per “crudeli”…

    Comunque, Francesco, è vero che l’essere umano nasce puro e innocente, ma crescendo impara a conoscere il male (non necessariamente con la M maiuscola), e lo fa già da bambino. Anche i bambini sanno essere crudeli e pericolosi, anche se in maniera diversa dagli adulti. Ma “i mondi sognati dai bambini” non sono “i sogni”, sono i mondi che la fantasia dei bambini inventa, non necessariamente durante il sonno, e in questi mondi c’è quasi sempre una componente di pericolo, perché c’è quasi sempre un’avventura e quindi degli ostacoli da superare. Ma ovviamente questo non succede con i bambini di due anni, succede con quelli un po’ più grandi come il Max del film che di anni ne ha 9.
    Max vive una situazione disagiata – senza un padre e senza amici, e con una mamma che lui vede poco attenta – ed è quindi normale che abbia degli incubi invece che dei placidi sogni. Ma il suo viaggio non è un sogno: è un viaggio che lui vive realmente e che realmente lo mette in pericolo. Le creature che incontra sono inizialmente pericolose e poi affettuose, e poi nuovamente pericolose (alcune). Ed è proprio per questo che gli lasciano qualcosa, non solo l’affetto, ma la consapevolezza dell’importanza di questo affetto.

  6. Alberto Cassani ha detto:

    Marco, mi fai la classica domanda da un miliardo di euro… Provo a dirtenequalcuno, ma due per ogni genere penso sia impossibile. Sicuramente è impossibile che citi solo ed esclusivamente film recenti e famosissimi, allora ti segno i link alle nostre recensioni così ti fai un’idea.

    Animazione: La città incantata (http://www.cinefile.biz/?p=537), i corti di Tex Avery (http://www.cinefile.biz/?p=531).
    Azione/Avventura: Thriller (http://www.cinefile.biz/?p=3722), Spartacus.
    Commedia: Il grande dittatore, Baci rubati (http://www.cinefile.biz/?p=555), Come vinsi la guerra (http://www.cinefile.biz/?p=2443).
    Documentario: Un giorno a settembre (http://www.cinefile.biz/?p=3350).
    Dramma: Million Dollar Baby (http://www.cinefile.biz/?p=2501), Le ali della libertà (http://www.cinefile.biz/?p=3378), Lo scafandro e la farfalla (http://www.cinefile.biz/?p=3250).
    Fantasy: Willow.
    Giallo/Thriller: I soliti sospetti (http://www.cinefile.biz/?p=3465), La finestra sul cortile (http://www.cinefile.biz/?p=3062).
    Guerra: Full Metal Jacket (http://www.cinefile.biz/?p=1558), Orizzonti di gloria, Il dottor Stranamore (http://www.cinefile.biz/?p=3543).
    Fantascienza: La Cosa (http://www.cinefile.biz/?p=1013), 1997: Fuga da New York (http://www.cinefile.biz/?p=336).
    Horror: La mosca (http://www.cinefile.biz/?p=2553), Nightmare (http://www.cinefile.biz/?page_id=13492).
    Musicale: All That Jazz (http://www.cinefile.biz/?p=2071).
    Sentimentale: Un amore splendido, Adele H.
    Western: C’era una volta il west (http://www.cinefile.biz/?p=4074), Un dollaro d’onore.

    Ovviamente domani mattina me ne verranno in mente un’altra decina…

  7. Fabrizio ha detto:

    Caspita, il filone “guerra” è monopolizzato da Kubrick…

  8. Alberto Cassani ha detto:

    Be’, Il dottor Stranamore stava bene in almeno quattro categorie diverse…

  9. Marco ha detto:

    Grazie 100 Alberto va più che bene cosi!

  10. ciao cassani volevo farti una domanda che non c’entra però col film
    come sai io sono un grande appassionato di cinema e di collezionismo di dvd
    ieri ho comprato un cofanetto in una videoteca a 85 euro con 12 film all’interno
    volevo sapere se questi film che ho acquistato valgono la pena di vederli
    un tuo parere perfavore su queste pellicole,penso che tu gli abbia visti,io no anche perchè ho 21 anni.
    eccoli

    1.C’ERA UNA VOLTA IN AMERICA DI SERGIO LEONE
    2.THE ELEPHANT MAN DI DAVID LYNCH
    3.LA CONVERSAZIONE DI FRANCIS FORD COPPOLA
    4.LA RABBIA GIOVANE DI TERRENCE MALICK
    5.LA STANGATA CON PAUL NEWMAN
    6.REDS DI WARREN BEATTY
    7.EASY RIDER CON JACK NICHOLSON
    8.SESSO MATTO DI DINO RISI
    9.IL DOTTOR STRANAMORE DI STANLEY KUBRICK
    10.IL COLORE VIOLA DI STEVEN SPIELBERG
    11.EASY WIDE SHUT DI STANLEY KUBRICK
    12.INCONTRI RAVVICINATI DEL TERZO TIPO DI STEVEN SPIELBERG

    sono bei film?
    a te sono piaciuti?uno dei tuoi preferiti di questi?

    GRAZIE TANTE SIG.CASSANI

    un ultima domanda di mia curiosità
    lei quanti anni ha?
    grazie ancora e alla prossima
    arrivederci e buona giornata

  11. Marco ha detto:

    Bhe Giuseppe non sono Alberto Cassani ma di posso dire la mia sui film, che hai citato, e che io ho avuto la possibilità di aver visto:
    C’era una volta in America: Stupendo, capolavoro, struggente.

    Easy rider: Nostalgico, per alcuni un cult.

    Eyes Wide Shut: Particolare, molto di atmosfera, bella sceneggiatura forse un pochino lentino, finale bellissimo.

    Incontri ravvicinati del terzo tipo: Oscar agli effetti speciali, molto bello, regia solida e avvincente, anch’esso un cult
    per la scena finale.

    Spero che Alberto possa dire qualcosa circa quello che ho scritto qui sopra e verificare se egli è d’accordo con me.

  12. Alberto Cassani ha detto:

    Mah… Non capisco bene qual’è il senso di fare un pacchetto con questi titoli. Immagino li avessero lì in magazzino da un po’ e abbiano pensato di fare così per riuscire a liberarsene…
    Comunque, tranne Sesso matto di Dino Risi gli altri li ho visti tutti. Eyes Wide Shut e La rabbia giovane non mi sono piaciuti ma hanno sicuramente dei pregi e almeno una visione la meritano. Gli altri sono quasi tutti meritevolissimi, anche se ad esempio un film come Easy Rider secondo me è invecchiato molto e oggi può piacere davvero solo a chi abbraccia quella filosofia di vita. Il colore viola l’ho rivisto l’anno scorso e francamente l’ho trovato molto meno emozionante rispetto alla prima visione all’epoca dell’uscita. La conversazione è un gran film che ci si è dimenticati un po’ troppo. Elephant Man secondo me è il miglior film di David Lynch. La stangata e Incontri ravvicinati sono godibilissimi. Il dottor Stranamore e C’era una volta in America sono due capolavori (ma non ho mai visto la versione ridoppiata). Reds di Warren Beatty è lungo e pesante ma è un gran film.

    Comunque io ho 37 anni, ma mi hanno già detto che a leggere quello che scrivo mi si direbbe molto più vecchio…

  13. Mario ha detto:

    …il che non è necessariamente un commento negativo.

  14. Alberto Cassani ha detto:

    Dipende: se scrivo come uno di novant’anni non c’è da vantarsi…

  15. grazie alberto e tutti gli altri

  16. CASSANI TI SEI SCORDATO LA RABBIA GIOVANE

  17. Alberto Cassani ha detto:

    No, l’avevo scritto ma avevo fatto un errore con il corsivo e allora non visualizzava il titolo. L’ho messo insieme ad Eyes Wide Shut: non m’è piaciuto ma si può vedere.

  18. Marco ha detto:

    Dopo Un Ponte Per Terabithia un altro film drammatico a sfondo fantasy.
    Come il già enunciato film sopra anche questo parla del dramma ( interiore ) di un ragazzino che, a causa della vita familiare, entra in questo fantastico mondo, con tutta la rabbia che possiede interiormente.
    Nonostante tutte le divergenze che il film ha avuto a me è sembrato un’opera abbastanza riuscita, ovviamente non è un film per bambini ma quest’ultimi possono apprendere molto da esso, cioè che la vita è un gioco fino ad un certo punto, non bisogna esagerare a giocare ( meritevole la scena della guerra delle zolle di terra ).
    Dal punto di vista tecnico è ineccepibile, scenografia e fotografia molto belle, colonna sonora interessante.
    Molto buona l’interpretazione di Max.
    Stupendi scenari australiani.
    In un’ora e mezza il regista riesce a farci capire tutte le psicologie dei personaggi presenti nel film.
    Una sorta di percorso di formazione che, misà, in pochi capiranno soprattutto qui in Italia.
    Purtroppo i bambini non lo capiranno ma lo apprezzeranno più tardi, arrivati alla soglia dei 16 anni.

  19. Riccardo ha detto:

    L’ho visto.
    da un libro per bambini con poco più di 300 parole si poteva tirare fuori un filmetto di 8 minuti che sarebbe comunque un capolavoro.
    il bello è che nei film tratti da racconti si può aggiungere poesia mentre in quelli tratti da romanzi bisogna toglierne per non farne un mattone.

    Anche io come Caschetto sono un collezionista e volevo sapere cosa ne pensavi di questi film che ho comprato ( e che alcuni ho visto ):

    1: Cape Fear ( capolavoro )
    2: Grease
    3: The blues brothers
    4: Il nome della rosa
    5: Ritorno a cold mountain
    6: Angel Heart

    Dammi presto la tua risposta alberto, ciao

    🙂

  20. Alberto Cassani ha detto:

    Riccardo, “Grease” è un musical divertente e con alcune canzoni piuttosto belle (coreografie rivedibili, però); “Blue Brothers” è un capolavoro; “Il nome della rosa” l’ho recensito qui http://www.cinefile.biz/?p=2659; “Cold Mountain” non m’è piaciuto per nulla, sono d’accordo con la recensione di Fabrizio Formenti http://www.cinefile.biz/?p=934; “Angel Heart” secondo me è un film bello ma non bellissimo. Di “Cape Fear” hai già la tua opinione.

  21. Riccardo ha detto:

    Fra ieri e oggi li ho visti tutti:
    Per Grease concordo con te un filmetto divertente e molto bello ( carino il finale con uno scatenato john travolta )
    blues brothers l’ho trovato anche io un capolavoro, il nome della rosa è bel film d’intrattenimento con un magistrale connery, per angel heart concordo ( mi spiace solo per l’effetto degli occhi giallo-demoniaci di deniro per niente realistici ).
    cold mountain invece l’ho trovato molto bello, romantico e intenso, buone le scene di battaglia quanto le scenografie del nostro Dante Ferretti 🙂
    Bravo anche law e commovente il finale, non concordo con una virgola della recensione.

  22. Riccardo ha detto:

    Io di Jonze sarei interessato a vedere ESSERE JOHN MALCOVICH, a te Alberto, è piaciuto, ne parlano molto bene e per alcuni è il surreale capolavoro di Jonze che ne dici?
    😉

  23. Alberto Cassani ha detto:

    Ci sono delle cose assolutamente geniali, ma nel complesso non funziona perfettamente. Però vale la pena vederlo.

  24. Riccardo ha detto:

    Può darsi, ma l’altro giorno che ho visto il ladro di orchidee mi è parso un capolavoro di originalità :O

  25. Alberto Cassani ha detto:

    Lì, però, è anche merito dello sceneggiatore.

  26. Riccardo ha detto:

    SPARTACUS che citi nella lista per marco, alberto è quello di kubrick?

  27. Alberto Cassani ha detto:

    Sì, che è quasi un’opera su commissione ma è straordinario.

  28. Riccardo ha detto:

    però non è il migliore di kubrick.
    infatti lo ho trovato meno personale dei film da lui sceneggiato.
    ricordo che kubrick ebbe molti contrasti con i produttori perché non gli concedevano di realizzare spartacus come voleva, un po’ come ha fatto cimino con il cacciatore.
    dopo l’esperienza di spartacus, infatti, kubrick si è fatto produttore indipendente proprio per aver controllo completo sui suoi film.

  29. Alberto Cassani ha detto:

    No, certo che non è il suo migliore. E la libertà che ha avuto sul set Kubrick la deve a Kirk Douglas, che era la vera ragione per cui quel film è stato girato e che l’ha sempre difeso di fronte ai produttori. Ma appunto, nonostante tutti i problemi è comunque un film straordinario.

  30. Marco ha detto:

    Rivisto ieri e non cambio le opinioni che scrissi nel mio precedente commento. Aggiungo però che gli effetti CGI riguardo le espressioni dei mostri sono veramente ben fatti.

    Forse potrà non essere apprezzato dalla maggior parte degli adulti visto i personaggi un pò troppo inusuali. Penso bisogna essere sia predisposti sia avere un’idea sul soggetto del film prima di accingersi a vederlo.
    Nella problematica produzione qualcosa sicuramente non è andato nel verso giusto nella sceneggiatura, ravvisabile nella seconda parte, ma ciò non toglie una buona riuscita del progetto.

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