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"Confessioni di una mente pericolosa" di George Clooney

17 aprile 2003 Recensioni 0 Commenti
Mariela Bernardini, 17 Aprile 2003: Brillante
Eagle Pictures, 24 Aprile 2003

«Mi chiamo Charles Hirsch Barris. Ho scritto canzoni pop, sono stato un produttore televisivo… Oltre a questo, ho assassinato 33 esseri umani…»


George Clooney, al suo esordio come regista, sa usare la macchina da presa e lo dimostra ogni qualvolta azzarda un movimento di macchina o un’inquadratura originale, donando al film una forte potenza visiva. Un altro grande merito dell’attore è di aver confezionato una pellicola a metà strada tra lo stile patinato e corale di Paul Thomas Anderson (specialmente in Boogie Nights che come il film di Clooney è ambientato negli anni ’70), lo stile “glamour” di Ocean’s Eleven di Steven Soderbergh (produttore esecutivo del film) e quello irriverente e bizzarro della coppia Spike Jonze-Charlie Kaufman (rispettivamente regista e sceneggiatore di Essere John Malkovich e Adaptation) riuscendo a fondere insieme commedia, dramma e spy-story con quel tocco di ironia che non guasta mai.

Il punto forte di Confessioni di una mente pericolosa resta la storia, tratta dall’autobiografia scritta nel 1982 da Chuck Barris, il quale sostiene di essere stato un agente della CIA e di aver compiuto una serie di missioni per loro conto. Purtroppo non si sa se tutto ciò che vediamo sia realmente accaduto, perché nessuno ha mai potuto confermare o negare la veridicità dei fatti narrati. Ad occuparsi dell’ottima sceneggiatura (priva di momenti statici o di elementi incomprensibili) è stato Charlie Kaufman, uno che di storie in bilico tra realtà e irrealtà se ne intende.

Sam Rockwell, nei panni di Barris, ha dato prova di essere un grandissimo attore, regalandoci una delle migliori interpretazioni dell’anno, tant’è che nella scorsa edizione del Festival di Berlino ha ricevuto l’Orso d’oro come miglior attore. Ai più, Rockwell sarà noto per aver interpretato il balordo assassino William “Wild Bill” Wharton nello splendido Il Miglio Verde o per averlo visto in ruoli secondari in Charlie’s Angels e Heist. Questa volta però l’attore è finalmente il protagonista, e riesce a tratteggiare con estrema naturalezza i vari stati d’animo di Chuck. Al suo fianco, troviamo una brava Drew Barrymore nei panni dell’eterna e paziente fidanzata di Chuck, mentre Clooney, nel ruolo dell’agente della CIA Jym Bird, questa volta eccelle più per la regia che non per le sue qualità recitative.


Titolo: Confessioni di una mente pericolosa (Confessions of a Dangerous Mind)
Regia: George Clooney
Sceneggiatura: Charlie Kaufman
Fotografia: Newton Thomas Sigel
Interpreti: Sam Rockwell, Julia Roberts, Drew Barrymore, George Clooney, Jennifer Hall, Maggie Gyllenhaal, Brad Pitt, Matt Damon, Rutger Hauer
Nazionalità: USA, 2002
Durata: 1h. 53′


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