Stai leggendo:

"Monster Man" di Michael Davis

4 agosto 2005 Recensioni 4 Commenti
Alberto Cassani, 4 Agosto 2005: Goliardico
Sharada, 29 Luglio 2005

Due amici attraversano in auto la campagna statunitense ma uno spaventoso monster truck li fa andare fuori strada. Rimessisi in marcia, i due danno un passaggio ad una bella autostoppista che scatena i loro ormoni, ma prima che i due possano tentare qualcosa il monster truck si riaffaccia negli specchietti dell’auto…


Se ci si mette a vedere un film simile sapendo qual è la trama, non ci si può poi lamentare della mancanza di spessore della pellicola. Ci si potrebbe però lamentare per la mancanza di brividi che il film trasmette, o dell’eccessiva quantità di umorismo involontario. Invece, qui è chiaro fin dall’inizio che il regista di 100 ragazze non si sta prendendo sul serio: Monster Man è una commedia horror priva dell’irriverente genialità che contraddistingueva il Peter Jackson degli esordi o dell’inventiva del Brian Yuzna primi anni Novanta, ma è un film che può divertire gli amanti del genere.

Se gli effetti speciali non sono mai ottimi – come si confà ad un prodotto simile – i dialoghi sono stupidi al punto giusto e i protagonisti sono convincenti nel recitarli. Davis gira con buon ritmo la divertita sceneggiatura scritta da lui stesso, che fa man bassa di ispirazioni (da Duel fino a Jeepers Creepers, passando per La casa dei 1000 corpi) e non risparmia prese in giro a nessuno, e che ha però il difetto di non riuscire a bilanciare correttamente i due aspetti basilari della pellicola. Dopo una prima scena splatter, infatti, il film diventa uno sboccato buddy movie con protagonisti due nerd e una biondona poco vestita, che fa paura solo quando Justin Urich appare in mutande e si ricorda di dover essere anche un film dell’orrore solo al momento di risolvere la faccenda. Questo però non rovina l’effetto globale e il film merita l’attenzione degli appassionati, anche se chi non ama il genere non ci troverà nulla di interessante.


Titolo: Monster Man (Id.)
Regia: Michael Davis
Sceneggiatura: Michael Davis
Fotografia: Matthew Irwing
Interpreti: Eric Jungmann, Justin Urich, Aimee Brooks, Michael Bailey Smith, Joe Goodrich, Tim Sitarz, Johnny Green, Steve DeReillan, Robert R. Shafer, Diana Morgan, Frank Schettini, Mike Kimler, Scott McGaffe
Nazionalità: USA, 2003
Durata: 1h. 35′


Percorsi Tematici

  • Non ci sono percorsi tematici collegati a questo articolo.
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  

Attualmente ci sono 4 commenti a questo articolo:

  1. Marco ha detto:

    Dopo Radio Killer del 2001 e Jeppers Creepers del 2002 un altro horror dello stesso filone.
    Ho trovato questo teen-road-horror movie divertentissimo con scene al limite della stupidità condite però da quel gusto splatter che per chi ama il genere non può che fare solo piacere.
    I due protagonisti sono convincenti (uno è sosia di Jack Black) e la tipa bionda è veramente una bomba sexy (protagonista di una scena di sesso veramente dolce e romantica, strano in un film di genere).
    La regia di Davis (futuro regista del non eccezionale Shoot’ Em Up) è veramente di mestiere, sa muovere molto bene la camera aiutato anche da un ottimo montaggio e riesce a non annoiare lo spettatore ma a farlo divertire e appassionandolo alla vicenda per tutti i 91 minuti.
    Lo script dello stesso regista punta più sulle scene che sulla sostanza e ciò gli riesce benissimo.
    I trucchi make-up sono ottimi.
    Caldamente consigliato per gli amanti del genere e da riscoprire.

  2. Alberto Cassani ha detto:

    Be’, insomma. “Radio Killer” e “Jeepers Creeper” volevano essere due horror seri, questo è una commedia idiota.

  3. Marco ha detto:

    Bè si hai ragione Albe, volevo dire che usano lo stesso modus operandi: giovani in viaggio in macchina, cattivone ch arriva con un mezzo più potente che li vuole uccidere.

  4. Alberto Cassani ha detto:

    Sì, in questo è chiaramente la stessa idea.

Scrivi un commento

Devi essere autenticato per inserire un commento.