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Matrix Reloaded dei fratelli Wachowski

20 maggio 2003 Recensioni 4 Commenti
Matrix Reloaded

Warner, 23 Maggio 2003 – Inconcludente

Ormai conscio di essere l’Eletto, Neo non ha rivali all’interno della Matrice, ma la strada per la liberazione degli umani dal controllo delle macchine è ancora lunga. Zion è sotto assedio e Neo è costretto a tornare all’interno di Matrix per tentare di fermare le macchine…


Keanu ReevesVi sarà sicuramente capitato di incontrare a distanza di anni un vecchio amore mai dimenticato – foss’anche solo una cotta estiva. Ritrovare Matrix dopo quattro anni fa più o meno lo stesso effetto: l’eccitazione iniziale scema in fretta ed è presto chiaro che non c’è più la stessa magia della prima volta; i difetti ci appaiono più grandi e le caratteristiche che ci avevano esaltato in passato ci sembrano ora poca cosa. Ancora peggio, in questo caso specifico, è il fatto che quelle caratteristiche che abbiamo amato siano state innalzate all’ennesima potenza, tanto da renderle insopportabili. Anche – soprattutto? – agli occhi di un ex amante.

Carrie-Anne MossSviluppata con la precisione matematica di un film porno – tot minuti di parole, tot minuti di azione – la sceneggiatura di questo secondo capitolo ha esattamente gli stessi difetti del primo film, anche questi portati all’eccesso. Le parti di dialogo sono incredibilmente lente, spesso poco comprensibili – soprattutto per i non esperti di fantascienza – e altrettanto spesso decisamente ridicole (massimo esempio: la sequenza con il Merovingio e il suo amore per le parolacce francesi, roba da Amici Miei).
Una scenaLa trama vera e propria procede in maniera macchinosa e ben poco intrigante, ciò che rendeva interessante la visione del primo capitolo – la contrapposizione tra il mondo reale e quello della Matrice, e la presa di coscienza del proprio ruolo e delle proprie capacità – finisce per venir sepolto dalle quintalate di spiegazioni para-filosofiche e dalle scene d’amore e di guerra.

Laurence Fishburne e uno dei gemelli RaymentSe le tecniche cinematografiche usate nel primo Matrix erano state in grado di stupire milioni di spettatori, quelle di questo seguito non sembrano avere dietro un progetto ben preciso se non l’idea di esagerare e di mostrarci le nuove possibilità del cinema digitale. Tecnicamente ineccepibile, il film mette in scena una lunga serie di insistiti combattimenti corpo a corpo (difetto: i personaggi sono tutti vestiti di nero), di sparatorie (difetto: migliaia di colpi sparati, mai un bersaglio colpito) e di esplosioni (difetto: esplode tutto). Ogni singola scena, non solo d’azione, dà l’impressione di durare troppo, di voler essere una semplice vetrina per questo o quell’effetto speciale, un modo per farsi notare (e ammirare) ancor di più dai fanatici del cinema rumoroso e fine a se stesso, lasciando agli altri la sensazione di essere al cospetto di due registi mediocri. La scena migliore del film è probabilmente un inseguimento in moto capace davvero di schiacciare lo spettatore nella sua comoda poltrona, ma si inserisce all’interno di un’infinita sequenza in autostrada che è quanto di più noioso si possa immaginare per una sequenza d’azione. Ma d’altra parte è tutto il film, ad essere immensamente noioso.

Keanu Reeves e Hugo Weaving“Fresca brezza che soffia sulle montagne”, il libanese dal nome hawaiano noto al mondo come Keanu Reeves, sembra decisamente meno convincente che nella sua prima uscita nei panni di Neo. In quel caso, in effetti, aveva avuto la possibilità di sviluppare il suo personaggio man mano che il film procedeva, grazie anche al prologo nel mondo “reale”, mentre qui è costretto a divincolarsi tra cloni digitali, voli alla Superman, scene di sesso e dialoghi logorroici. Carrie-Anne Moss e Laurence Fishburne non è che possano fare molto di più, ma soprattutto Fishburne finisce per sembrare la macchietta del convincentissimo Morpheus del primo film. Al loro fianco un cast di personaggi secondari decisamente più ricco che nel prototipo, in cui si fanno notare il bravo Harold Perrineau (mal doppiato da Pino Insegno) e l’imbarazzante Monica Bellucci, che ogni volta che parla sembra correr dietro alla dentiera. Ma anche i migliori attori del mondo avrebbero potuto dar poco, messi al servizio di una sceneggiatura così inconcludente.

«Tutto ciò che ha un inizio, deve avere una fine». Ma quella di questo film arriva con almeno un’ora di ritardo.


La locandinaTitolo: Matrix Reloaded (The Matrix Reloaded)
Regia: Larry & Andy Wachowski
Sceneggiatura: Larry Wachowski, Andy Wachowski
Fotografia: Bill Pope
Interpreti: Keanu Reeves, Laurence Fishburne, Carrie-Anne Moss, Hugo Weaving, Jada Pinkett-Smith, Monica Bellucci, Collin Chou, Nona Gaye, Randall Duk Kim, Harry Lennix, Harold Perrineau, Neil Rayment, Adrian Rayment, Lambert Wilson
Nazionalità: USA, 2003
Durata: 2h. 18′


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Attualmente ci sono 4 commenti a questo articolo:

  1. Marco ha detto:

    Concordo pienamente col Albe, tutti i difetti elencati li ho riscontrati anch’io (la spiegazione dell’architetto me la son dovuta rileggere su Wikipedia), però posso affermare tranquillamente che lo preferisco ad un qualsiasi film d’azione degli ultimi anni.
    Non so sarà la regia, che quando uscì al cinema, allora 13enne, ci andai e mi piacque, fatto sta che lo rivisto molto volentieri e stranamente non mi ha annoiato più di tanto.
    Gli effetti sono discreti (ovvio se confrontati con gli odierni) però non dispiacquono.
    Le scene d’azione sono si lunghe ma, almeno per me, ti prendono talmente che non puoi far altro che seguirle, anche incosciamente s’intende.
    Il primo non si tocca, questo lo reputo un sequel cialtrone ma che affascina (il tipico stronzo ma che piace!).

  2. Donato ha detto:

    L’abuso delle scene d’azione per coprire le carenze di sceneggiatura e, più in generale, l’assenza di una trama degna di tale nome, sono il difetto che me lo ha fatto detestare di più.

    Se a qualcuno piace vedere gente che piroetta per aria tirando calci, beh, quelli sono fortunati, perché almeno hanno una ragione per vederlo. Io invece, che quel tipo di scene non le sopporto proprio, ho dovuto premere continuamente il tasto “avanti veloce” del telecomando e, così facendo, ho visto il film in poco più di mezz’ora: questo dimostra, più di ogni altra cosa, la carenza di contenuti di questo film.

    Il primo Matrix è un capolavoro assoluto. Oserei dire una pietra miliare della cinematografia di fantascienza.

    Il secondo ed il terzo sono totalmente inutili. Sono stati realizzati solo per fare soldi.

    Ma è soprattutto il secondo ad essere veramente osceno. E’ così brutto e così vuoto di contenuti da risultare quasi irritante. Lo considero un insulto all’intelligenza dello spettatore.

  3. Alberto Cassani ha detto:

    Non lo so, secondo me sono stati realizzati soprattutto perché i Wachowski volevano approfondire il discorso filosofico intrapreso col primo capitolo (e per fare soldi, ovviamente). Solo che non sono in grado di farlo. Però comunque l’utilizzo che hanno fatto anche qui e nel terzo capitolo della computer graphic è notevole, solo che non basta a sorreggere i due film anche perché ormai l’effetto sorpresa è scomparso.

  4. Riccardo ha detto:

    Quoto in toto con Donato: dopo un capolavoro assoluto come Matrix non mi sarei mai aspettato di vedere qualcosa di orrido. è raro che i seguiti superino l’originale ma non pensavo nemmeno di vedere questa roba. Sembra quasi una parodia di Matrix e a tratti si nota l’imbarazzo degli attori nell’interpretare scene davvero da orticaria (e come biasimarli?)

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