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"Look Both Ways" di Sarah Watt

8 giugno 2009 Recensioni 0 Commenti
Emanuele Rauco, 8 Giugno 2009: Casuale
Fandango, 19 Giugno 2009

Meryl è una pittrice in crisi per via della morte del padre, Nick è un fotografo che scopre di avere un tumore il giorno che pubblicano per la prima volta una sua foto in prima pagina. Si conoscono e forse si piacciono, attorno a loro varia umanità coinvolti dal destino e dalle sue beffe…


Arriva dall’esotica Australia questa piccola ma premiatissima pellicola, che ha saputo fare il giro del mondo nonostante sia stata prodotta e realizzata in sordina da Sarah Watt, regista di cortometraggi e animatrice di un certo pregio, qui all’esordio nel lungometraggio. Esordio che si distacca, ma non troppo, dal passato della regista visto che alle storie dei personaggi, specie protagonisti, vengono affiancate animazioni e collage che ne sottolineano gli stati d’animo (idea non proprio originalissima). Ne esce un film piacevole, ma fin troppo conciliante.

In pratica un film per solisti e orchestra, più che corale, scritto dalla stessa regista dosando dramma e commedia, momenti sorridenti e malinconie esistenziali e provando, almeno nella prima parte, ad osare qualcosa sul piano stilistico.

Il film, tutto girato nei sobborghi australiani, deprimenti e solitari come ogni periferia del mondo, parla soprattutto di morte, non solo della morte fisica e violenta (il legame tra le storie è un incidente ferroviario che ha causato molte vittime, più un ragazzo morto per incidente sui binari), ma soprattutto del senso di morte che aleggia sulle nostre vite quotidiane, dove gli incidenti e il Caso spingono a riflettere sul rapporto tra noi e la fine dei giorni, grazie anche a gustose visualizzazioni – disegni, dipinti, fotografie – che rapportano ancora meglio questa sensazione con la visione.

Il problema sta nel fatto che Watt, dopo aver costruito personaggi e situazioni interessanti, resta imballata nel racconto che, seppur minimale, ha tutte le sfumature della convenzione e si appesantisce ancora di più nell’uso di un ritmo piatto e a tratti svogliato che dimentica il brio precedente. Fino a un finale troppo roseo e poco credibile, oltre che poco convincente, riprova di una sceneggiatura persasi a metà strada dopo un avvio intrigante e personaggi curiosi (specie i secondari), che poco può fare per aiutare una regia ancora acerba che però dimostra un certo gusto sghembo del racconto e un buon uso del montaggio. E nella scelta degli attori, che seppur non sempre adatti e in grado di reggere il ruolo hanno un viso interessante e quell’aria “casuale” giusta in un film del genere. Un esordio che, stemperate le credenziali, può far sperare in qualcosa di più di una commedia per giovani donne quasi depresse, come questa.


Titolo: Look Both Ways – Amore e disastri (Look Both Ways)
Regia: Sarah Watt
Sceneggiatura: Sarah Watt
Fotografia: Ray Argall
Interpreti: Mary Kostakidis, Justine Clarke, Daniella Farinacci, Robbie Hoad, William McInnes, Leon Teague, Andrew S. Gilbert, Anthony Hayes, Elena Carapetis, Tamara Lee, Andreas Sobik, Lisa Flanagan, Irena Dangov, Jacquelynne Willcox
Nazionalità: Australia, 2005
Durata: 1h. 40′


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