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Halloween di David Gordon Green

13 dicembre 2018 Recensioni 2 Commenti
Halloween

Universal, 25 Ottobre 2018 – Inconsistente

Due giornalisti indagano sulla strage di Halloween del 1978 perpetrata dallo psicopatico Michael Myers. L’unica superstite vive segregata in casa, aspettando il ritorno di Michael. Proprio quando sta per essere trasferito dal manicomio criminale di Smith’s Grove a un carcere di massima sicurezza, Michael riesce a scappare…


David Gordon Green, cineasta indipendente tra i più apprezzati del panorama contemporaneo (Joe, Manglehorn, Stronger) e qui alla sua prima prova nell’horror, realizza quella che vorrebbe essere l’ideale prosecuzione (conclusione?) dello storico film di John Carpenter, ignorando a priori tutto ciò che è venuto dopo il 1978. Ma pur avendo come diretta fonte di ispirazione l’opera di Carpenter – che qui figura nella triplice veste di produttore esecutivo, consulente artistico e autore della colonna sonora insieme con il figlio Cody e Daniel Davies – quello di Green risulta un film estremamente lontano dalle caratteristiche peculiari del modello di riferimento, e per questo (ma non solo) del tutto a sé stante.

Più che un sequel, un reboot o un remake (come lo era dichiaratamente, almeno in parte, quello di Rob Zombie di una decina d’anni fa) del film del ’78, questo Halloween pare essere una sorta di “newquel” (davvero troppo “new”), dove a mancare sono proprio le fondamenta della saga originale. Non c’è (ovviamente) una sola briciola del fascino naïf che pervadeva il capolavoro carpenteriano (e alcuni dei sequel “ufficiali”, nonostante in molti sosterrebbero il contrario), come non c’è il rapporto morboso di matrice familiare tra Laurie Strode e Michael Myers che è stato il cuore pulsante di una buona parte della saga.

Proprio il legame solo “spirituale” che qui lega i due personaggi e, in un certo senso, li tiene in vita – l’una come preda, l’altro come predatore – fa sì che la prima sia rappresentata come una mitomane alcolizzata e il secondo come un vecchio cane sciolto che uccide senza reali ragioni e per cui si prova più compassione che terrore. La conseguenza è che il film non propone mai nulla di veramente accattivante, proseguendo a oltranza, e per accumulo, su di un percorso che conosciamo a memoria e sul quale anche lo spettatore più ingenuo faticherebbe a smarrirsi, con splatter e gore ridotti al minimo e una tensione che non riesce davvero mai a concretizzarsi – al contrario del capostipite, che faceva proprio della suspense e del mistero i suoi elementi di maggior efficacia.

La sceneggiatura, a firma dello stesso regista insieme con Danny McBride e Jeff Fradley, è di una prevedibilità sconcertante, e totalmente incapace di costruire situazioni e personaggi che abbiano un minimo di spessore, tant’è che alla fine c’è persino la sensazione che il finale – pur tipico degli horror moderni e debitore anche a quello di un altro capitolo della saga – sia stato fortemente influenzato dall’attualità. Halloween versione 2018, dunque, non fa paura, non affascina e non diverte: è solo un prodotto horror di scarso valore, di cui non si sarebbe minimamente sentita la mancanza, palesando dalla prima all’ultima sequenza la propria eclatante inutilità.


La locandinaTitolo: Halloween (Id.)
Regia: David Gordon Green
Sceneggiatura: Jeff Fradley, Danny McBride, David Gordon Green
Fotografia: Michael Simmonds
Interpreti: Jamie Lee Curtis, Judy Greer, Andi Matichak, James Jude Courtney, Nick Castle, Haluk Bilginer, Will Patton, Rhian Rees, Jefferson Hall, Toby Huss, Virginia Gardner, Dylan Arnold, Miles Robbins, Drew Scheid, Jibrail Nantambu
Nazionalità: USA, 2018
Durata: 1h. 46′


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Attualmente ci sono 2 commenti a questo articolo:

  1. Marco ha detto:

    Al recensore Francesco, hai visto anche il sequel?
    Albe te che ne pensi di questo nuovo riavvio?

  2. cineblog01.rest ha detto:

    Per chi ama la solitudine, una passeggiata al mattino presto è uguale a una passeggiata notturna, con la differenza che al mattino la natura è più gioiosa.

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