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"The Witch" di Robert Eggers

20 settembre 2016 Recensioni 1 Commento
The Witch

Universal, 18 Agosto 2016 – Avvolgente

Primi del ‘600. Una famiglia di pellegrini composta da padre, madre e cinque figlioli abbandona la comunità, scegliendo di vivere per conto proprio. I forti precetti religiosi del padre sono imposti all’intera famiglia e quando il figlio neonato scompare sotto gli occhi della sorella maggiore, si sospetta lo zampino di una presenza demoniaca…


Una scena di The WitchThe Witch è parente di Ex Machina e Babadook, poiché rientra fra quelle opere prime in grado di sussurrare nel profondo col favore di generi considerati mainstream. In questo caso l’agghiacciante racconto di Robert Eggers riflette su due forze ancestrali come l’epoca in cui è ambientato, incarnando Bene e Male nei loro più classici archetipi religiosi di Dio e Satana.

Un momento di The WitchEggers isola i suoi protagonisti, stabilendo regole ben precise: ci sono le “vittime” di una natura umana disposta al peccato e una Natura cui è proibito accedere, quale quella del bosco. Come di regola, l’inaccessibilità al bosco viene violata proprio dal padre-padrone impositore del divieto, che porta il figlio a caccia nella speranza di salvare la famiglia dalla fame. Il crescendo di paranoia, orrore e follia non tarda ad arrivare, immergendoci in un vero e proprio incubo da cui si vorrebbe scappare o riuscire a svegliarsi, ma l’impossibilità di farlo ci spinge ad andare avanti. Complici di questo clima, che troviamo di rado nel cinema horror nonostante dovrebbe essere una sua costante, un sonoro martellante e una fotografia fredda e non tanto cupa, quanto buia.

Anya Taylor-Joy in una scena di The WitchPur muovendosi su un quadro emotivo diverso, The Witch ricorda Antichrist di von Trier nel suo illustrare i rapporti Uomo-Donna e Natura-Satana. Dalla sua, Eggers dà prova di una poetica personale già nella disorientante sequenza iniziale e costruendo alcune sequenze cult, fra tutte l’esorcismo di Caleb e la sparizione di Samuel. La parabola del Grande Inquisitore ne I Fratelli Karamazov ci presenta un’idea di bene indottrinataci da Gesù (il personaggio del padre nel film più di una volta richiama l’iconografia del Cristo), non aderente alla natura umana, che propone una serie di valori etici cui non possiamo fare a meno di andare contro, mentre il male ha l’umiltà di accogliere tutti senza discriminazioni, così come accoglie la famiglia coloniale protagonista di questo macabro affresco.


La locandina di The WitchTitolo: The Witch (The VVitch – A New England Folktale)
Regia: Robert Eggers
Sceneggiatura: Robert Eggers
Fotografia: Jarin Blaschke
Interpreti: Anya Taylor-Joy, Ralph Ineson, Kate Dickie, Harvey Scrimshaw, Ellie Grainger, Lucas Dawson, Julian Richings, Bathsheba Garnett, Sarah Stephens, Wahab Chaudhry, Axtun Henry Dube, Athan Conrad Dube, Viv Moore, Karen Kaeja, Brandy Leary, Madlen Sopadzhiyan
Nazionalità: USA – Regno UNito – Canada – Brasile, 2015
Durata: 1h. 32′


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Attualmente c'è 1 commento a questo articolo:

  1. Marco ha detto:

    Astenersi chi cerca un horror nel senso vero del termine, questro è più un dramma a tinte folk-horror, di atmosfera ma con ben pochi sussulti, con più di qualche caduta di ritmo nella parte centrale.
    In comprenso una regia solida e una glaciale fotografia rendono meritevole la visione allo spettatore ben disposto.
    La musica riesce a rendere il climax oppressivo e macabro tanto quanto deve esserlo.
    Comparto attoriale di pregevole fattura (ma quanto sono odiose le 2 gemelle e la madre!!!)

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