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Il potere del cane di Jane Campion

3 settembre 2021 Recensioni 3 Commenti
Festival di Venezia 2021

Netflix – Frettoloso

I due fratelli Burbank sono molto diversi tra loro, non solo caratterialmente, ma gestiscono insieme un ranch in Montana nel 1925. Quando uno dei due sposa una vedova con un figlio, l’equilibrio tra i due fratelli si spezza e il fragile figlio della vedova sembra avere farne le spese…


Jane Campion adatta l’omonimo romanzo di Thomas Savage e si mette al servizio di una storia ambientata nel west statunitense (ma in realtà il film è stato girato in Nuova Zelanda) d’inizio secolo scorso, ambientata quasi interamente all’interno o nei dintorni del ranch.

La pellicola parte piuttosto lentamente, indugiando sui grandi panorami e le grandi mandrie, e naturalmente ci viene illustrato il carattere dei due fratelli, che non potrebbero essere più diversi, fisicamente e caratterialmente. È chiaro fin da subito che il centro del film è Phil, il personaggio interpretato da Benedict Cumberbatch: si tratta di un ranchero quantomai burbero e vagamente misterioso, leader dei suoi colleghi di lavoro, ma quando il mite e silenzioso George (Jesse Plemons) sposa Rose (Kirsten Dunst) l’attenzione della regista si sposta inevitabilmente su di lei.

È qui che il film comincia a perdere i primi colpi: viene approfondita la tensione psicologica tra Rose e Phil ma il tutto viene riassunto in pochissime – sebbene potentissime – scene, tanto che si fa fatica a comprendere lo shock psicologico di Rose. Lo stesso accade all’introduzione del personaggio del figlio di Rose, ancora una volta presentato troppo velocemente.

Il problema di Il potere del cane è proprio che, pur durando oltre due ore, è spesso frettoloso nel raccontare la storia, e questo rende difficile allo spettatore metabolizzare i cambiamenti che vede avvenire sullo schermo. Certo è che Jane Campion sa come gestire un dramma e anche in questo caso lo fa in modo egregio. La tensione tra i personaggi spesso è palpabile, così come le loro motivazioni.

Il potere del cane vuole, semplicemente, raccontare troppo: il continuo spostamento del protagonista, il lasciare sempre in secondo piano il fondamentale personaggio di George, il mancato approfondimento psicologico su Peter minano il lavoro di regia nella costruzione della tensione, lasciando un po’ di amaro in bocca e quasi una sensazione di non-finito.


La locandina di Il potere del caneTitolo: Il potere del cane (The Power of the Dog)
Regia: Jane Campion
Sceneggiatura: Jane Campion
Fotografia: Ari Wegner
Interpreti: Benedict Cumberbatch, Kirsten Dunst, Jesse Plemons, Kodi Smit-McPhee, Thomasin McKenzie, Keith Carradine, Frances Conroy, Geneviève Lemon, Ken Radley, Sean Keenan, George Mason, Ramontay McConnell, David Denis
Nazionalità: Regno Unito – Australia – USA – Canada – Nuova Zelanda, 2021
Durata: 2h. 05′


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Attualmente ci sono 3 commenti a questo articolo:

  1. Sebastiano ha detto:

    Ma… non uscirà nelle sale?

  2. Alberto Cassani ha detto:

    Probabilmente no.

  3. Marco ha detto:

    Piaciuccato.
    Molto buona la regia e condivido le critiche emerse in recensione.
    Azzeccata la musica che tratteggia molto bene quello che accade in scena.
    Grandiose TUTTE le interpretazioni.

    Albe l’hai visto?
    Hai tempo per rispondermi alle mie domande sulle ultime schede dei commenti? Grazie 🙂

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