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Downton Abbey di Michael Engler

4 febbraio 2020 Recensioni 1 Commento
Downton Abbey

Universal, 24 Ottobre 2019 – Rassicurante

Una lettera che preannuncia l’arrivo a Downton Abbey di re Giorgio e della regina Maria mette in subbuglio sia la vita degli aristocratici proprietari dell’antica dimora sia quella dei loro fedeli dipendenti. Hanno poco tempo per organizzare al meglio una cena e una parata degni della presenza della famiglia reale…


Dopo sei stagioni, numerosi riconoscimenti inclusi tre Golden Globe e diversi Emmy e un successo di pubblico globale, la celebre serie televisiva Downton Abbey arriva sul grande schermo. Il film si svolge nel 1927 e riprende la narrazione degli eventi a un anno di distanza da quelli raccontati nell’ultimo episodio della sesta stagione. Nulla sembra cambiato a Downton Abbey e la vita scorre come sempre, ma l’arrivo di una lettera stravolge la quotidianità dei suoi abitanti cosi come era accaduto nella prima puntata della serie Tv, quando una missiva che annunciava l’affondamento del Titanic ne aveva scombussolato le esistenze.

I numerosi fan della serie britannica, che da tempo attendevano di rivedere i loro beniamini ancora una volta in azione, sicuramente ameranno questa trasposizione cinematografica, perché guardarla è un po’ come ritrovare un vecchio amico di cui si conosce tutto e di cui apprezza la piacevole compagnia, mentre coloro che non l’hanno mai vista faranno forse fatica a cogliere alcuni dettagli e sfumature nella narrazione dei fatti, ma potranno ugualmente godersi lo spettacolo e restare affascinati dal mondo descritto e dai protagonisti della storia.

Naturalmente lo sceneggiatore non poteva che essere Julian Fellowes, autore della serie Tv ed esperto nel rappresentare le due realtà sociali che nel passato convivevano all’interno di una residenza aristocratica in Inghilterra: i padroni ai piani superiori e la servitù a quelli inferiori e delle dinamiche relazionali che intercorrevano tra le diverse classi sociali, perché prima di Downton Abbey aveva già raccontato qualcosa di molto simile in Gosford Park. Ad assicurare la continuità narrativa e stilistica contribuisce anche la regia di Michael Engler, che aveva già diretto alcuni episodi della serie, compreso quello finale. Anche i protagonisti della storia ci sono quasi tutti, sia tra i membri della famiglia sia tra quelli della servitù e, anzi, c’è posto per qualche nuovo e importante personaggio come Lady Bagshaw, dama di compagnia della regina e parente dei Crawley.

Il film, he più che un sequel può essere considerato il lungo episodio conclusivo di una storia iniziata nel 2010, non è particolarmente originale dal punto di vista della trama, che ha il difetto di essere poco avvincente, ma è ben scritto e diretto e intrattiene piacevolmente gli spettatori per due ore, durante le quali ci si diverte molto grazie a personaggi memorabili come Lady Violet che con le sue battute sarcastiche strappa una risata in più di un’occasione. La fotografia è splendida, fin dalla bellissima scena di apertura con il treno a vapore che viaggia attraverso un paesaggio verdeggiante fino a arrivare nello Yorkshire, poi da lì si prosegue in carrozza verso la tenuta di Downton Abbey, tutti luoghi immediatamente riconoscibili e divenuti ormai iconici per i fan della serie.

La messa in scena è molto accurata e c’è grande attenzione per i dettagli nell’abbigliamento dei protagonisti ma anche nell’arredamento dei luoghi, a questo si aggiunge l’ottimo lavoro fatto sui personaggi, che sono numerosi e il rischio infatti era quello di non riuscire a dare spazio a tutti, ma così non è stato. Naturalmente il punto di forza del film sono le ottime interpretazioni di un gruppo di attori affiatati che lavorano insieme da diversi anni, sui quali svetta come sempre una straordinaria Maggie Smith nel ruolo di Lady Violet, che nel film ha una nuova antagonista con cui scontrarsi a colpi di battute pungenti, Lady Bagshaw interpretata da una bravissima Imelda Staunton.

Downton Abbey è un ottimo prodotto di intrattenimento, una pellicola stilisticamente ben realizzata ed elegante ma soprattutto rassicurante, perché non tradisce le aspettative dei suoi fan, non regala sorprese anche se questo è probabilmente il suo limite, perché ogni personaggio fa esattamente quello che ci aspetta che faccia.


La locandinaTitolo: Downton Abbey (Id.)
Regia: Michael Engler
Sceneggiatura: Julian Fellowes
Fotografia: Ben Smithard
Interpreti: Michelle Dockery, Matthew Goode, Tuppence Middleton, Geraldine James, Raquel Cassidy, Maggie Smith, Elizabeth McGovern, Mark Addy, Joanne Froggatt, Imelda Staunton, Kate Phillips, Laura Carmichael, Allen Leech, Sophie McShera, David Haig, Hugh Bonneville
Nazionalità: Regno Unito – USA, 2019
Durata: 2h. 02′


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Attualmente c'è 1 commento a questo articolo:

  1. Marco ha detto:

    Il recensore ha visionato anche il sequel?
    Albe che ne pensi dei 2 film invece?

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