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"Io sono l'amore" di Luca Guadagnino

6 settembre 2009 Recensioni 8 Commenti
Io sono l'amore

Mikado, 19 Marzo 2010 – Irritante

Una facoltosa famiglia di imprenditori milanesi si riunisce per festeggiare il compleanno del patriarca. Diverse sono le generazioni presenti e diversi sono i temperamenti che contraddistinguono i vari membri, ciascuno alla prese con la propria vita…


Tilda Swinton in Io sono l'amoreLa realizzazione di Io sono l’amore lascia molto perplessi fin dall’inizio, in quanto non si riesce a capire bene quale interesse il film possa suscitare in un qualsiasi spettatore che da decenni è abituato a vedere, soprattutto sul piccolo schermo, saghe familiari. In questo caso, al di là del nutrito numero dei personaggi anche esterni alla famiglia Recchi, neanche di saga si può parlare, ma solo di un intreccio assolutamente inflazionato e poco o nulla appassionante. Si resta ancora più perplessi di fronte alla scelta di un’attrice come Tilda Swinton, che mette il suo talento al servizio di una sceneggiatura fatta di dialoghi vacui e in alcuni punti superflui, specie se di poche battute che sarebbe stato meglio omettere a priori.

Flavio Parenti e Tilda Swinton in Io sono l'amoreI personaggi che nascono da tali premesse non possono vantare spessore, anzi: alcuni sono pressoché delle comparse pur essendo membri della famiglia protagonista mentre altri – quali il personaggio di Elisabetta, interpretato da Alba Rohrwacher – nonostante abbiano un ruolo definito, non riescono ad essere comunque ben sviluppati e ad acquisire un senso più interessante. Allo stesso modo, le storie d’amore adultere di alcuni, i percorsi sentimentali di altri e qualche crisi di coscienza professionale – giusto per abbozzare goffamente una sorta di scontato dilemma tra coscienza e affari – non riescono a destare interesse in un film che risulta sostanzialmente noioso in tutta la sua durata.

Un'immagine pubblicitaria di Io sono l'amoreAlla noia contribuiscono anche molte riprese manierate che rimandano più che altro a un autocompiacimento estetizzante proprio del regista, autocompiacimento che spesso tende a soffermarsi sui dettagli – specie il cibo, forse per la curiosa insistenza sulla figura del cuoco – in modo a volte irritante.Nel complesso, il film non fa né riflettere né intrattiene e nel finale cade nel ridicolo cercando invece di creare, per altro ad arte, del pathos in una sequenza che al contrario ha del grottesco.


La locandina di Io sono l'amoreTitolo: Io sono l’amore
Regia: Luca Guadagnino
Sceneggiatura: Barbara Alberti, Ivan Cotroneo, Walter Fasano, Luca Guadagnino
Fotografia: Yorick Le Saux
Interpreti: Tilda Swinton, Flavio Parenti, Edoardo Gabbriellini, Alba Rohrwacher, Pippo Delbono, Diane Fleri, Maria Paiato, Marisa Berenson, Waris Ahluwalia
Nazionalità: Italia, 2009
Durata: 2h.


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Attualmente ci sono 8 commenti a questo articolo:

  1. carmela ha detto:

    pessimo

  2. gabriela ha detto:

    Film bellissimo! Uno dei migliori dei registi italiani dell’anno, Non ci importa chi sia il produttore o se sia stato prodotto da e per chi o se le forbici per potare il giardino erano di plastica (come ha commentrato qualche esperto tra il pubblico che vede l’ago nel pagliaio), Io l’ho visto perchè era piaciuto al pubblico non addetto ai lavori in un cinema del centro di Roma il giorno di “pasquetta”. Al botteghino mi è stato chiesto: D: “Lei? ” R.: “Io sono l’Amore”.
    D,: ” Ma è proprio lei, l’amore, in persona?” R.: “No, siamo in due, c’è anche una mia amica” (che stava in fila dietro di me). Grazie GUADAGNINO!

  3. Tiziana ha detto:

    A mio parere, si tratta di un film che può affascinare lo spettatore per la sua facciata ricercata, se non addirittura sontuosa, dal punto di vista scenografico.

    Purtroppo, dietro questa facciata restano dei punti deboli a partire dalla sceneggiatura, molto più adatta a una fiction perché, seguendo la vicenda di questa saga familiare, si ha l’impressione di averla già vista (con altri nomi e in altri luoghi) appunto in un prodotto televisivo.

    E’ vero che le percezioni possono essere soggettivamente diverse negli spettatori, ma dal punto di vista oggettivo i limiti del film restano piuttosto evidenti e nel complesso non riescono ad essere superati dalla facciata estetizzante.

  4. carmela ha detto:

    bleam!!! ke schifo!!!!! film pessimo

  5. carmela ha detto:

    che brutto film!!! voi che ne pensate?mi piacerebbe che rispondesse tiziana!grazie mille!

  6. Tiziana ha detto:

    Ciao Carmela,

    continuo a pensare anch’io che questo film non è riuscito e che si possa salvare poco o nulla.
    Tra questo metterei l’impatto visivo che ha sullo spettatore, ma che si rivela ben presto inconsistente.
    Le storie narrate non sono appassionanti né si capisce la necessità di trattarle per l’ennesima volta e in modo sostanzialmente inutile.
    I personaggi sono inseriti anche senza una logica vera e propria o comunque non sono ben sviluppati, senza contare i momenti di noia, piuttosto lunghi e pure frequenti.

    Si spera sempre che in qualche momento il film riesca a riscattarsi, invece è proprio nel finale che purtroppo dà il peggio di sé, senza possibilità di riscatto.

  7. carmela ha detto:

    grazie mille Tiziana!!!! vorrei chiederti in cosa sei laureata?? perchè scrivi sempre così bene, è un piacere leggere le tue risposte!!!
    se puoi e vuoi rispondimi!!!
    grazie! carmi!!

  8. Tiziana ha detto:

    Grazie a te per gli apprezzamenti, davvero 🙂

    Sono laureata in Lettere Moderne, percorso all’interno del quale ho scelto la specializzazione di Teatro e Cinema, quindi ho avuto decisamente modo di approfondire queste tematiche …

    Grazie ancora e ciao,

    Tiziana

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