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"Un giorno perfetto" di Ferzan Ozpetek

30 agosto 2008 Recensioni 0 Commenti
Tiziana Cappellini, 30 Agosto 2008: Insensato
01 Distribution, 5 Settembre 2008

Antonio ed Emma sono una coppia di coniugi ormai separati. Tuttavia, se Emma cerca di rimettere insieme i pezzi della sua vita lavorando per crescere i due figli, Antonio sembra non voler guardare al futuro continuando invece a pensare in maniera ossessiva alla donna che vorrebbe riavere con sé ad ogni costo…


Il primo, atteso, film italiano in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e firmato da Ferzan Ozpetek lascia purtroppo perplessi e al contempo conferma il rammarico di vedere lo stesso cinema italiano che ancora in alcuni casi, come lo è Un giorno perfetto, si arena inutilmente nell’ostinazione di portare sullo schermo l’ennesima coppia travolta dalla separazione con tutti i problemi del caso. Certo, bisogna considerare che a monte il film è stato tratto dal romanzo di Melania Mazzucco e che quindi la vicenda narrata è frutto di un’invenzione precedente, ma rimane il fatto che sarebbe stato auspicabile optare per una tematica migliore, specialmente dal momento che si è attinto dalla letteratura e che le eventuali alternative avrebbero potuto fornire un materiale preferibile.

Fermo restando il rispetto per i fatti di cronaca che hanno per protagonisti dei nuclei familiari vittime dei propri drammi domestici, non si comprendono appieno la necessità e la scelta di realizzare un film intorno a questa tematica o, almeno, ciò avrebbe anche potuto essere compreso e apprezzato se il film fosse riuscito nel suo complesso e ciò purtroppo in questo caso non è possibile affermarlo.

Antonio ed Emma sono i protagonisti del film insieme con i loro due figli che incarnano età diverse – ossia l’adolescenza e l’infanzia – e questo nucleo familiare già da solo sarebbe sufficiente per dar vita all’intreccio principale, che vede in sostanza Antonio desiderare ossessivamente di tornare con Emma e la donna gestire la sua difficile vita di madre e di donna che lavora anche per mantenere la famiglia. L’impossibilità di creare un rapporto tra i due dà origine a una situazione i cui esiti sono facilmente prevedibili, anche se per tutta la durata del film si tenta di creare allo stesso tempo una sorta di pseudo-tensione. La vicenda principale oscilla poi tra la fiction e la soap-opera per via dell’inserimento fatto di alcuni personaggi assolutamente inutili quanto fuori luogo attorno ai quali si abbozza una storia sempre di natura familiare e sempre banale, come accade nel caso del deputato che trascura la famiglia perché interessato solamente a salvare la sua carriera.
Ai risvolti di questa inconsistente vicenda, che peraltro si intreccia in modo anche imbarazzante a quella principale, e che sono sia privi di significato che inutili alla stessa, fra i limiti della sceneggiatura bisogna purtroppo aggiungere anche l’inserimento di alcune scene fuori luogo. Una di queste è quella nella quale avviene una lettura di carte piuttosto assurda, la cui funzionalità all’interno del film resta forse un mistero come quello che l’improbabile cartomante cerca di scoprire leggendo il futuro altrui. Resta da apprezzare il buon gusto di aver sorvolato sulle immagini del finale, in cui viene mostrato quanto basta, sempre però dubitando che fosse davvero necessario e opportuno affrontare un simile argomento fin dall’inizio.


Titolo: Un giorno perfetto
Regia: Ferzan Ozpetek
Sceneggiatura: Sandro Petraglia, Ferzan Ozpetek
Fotografia: Fabio Zamarion
Interpreti: Valerio Mastandrea, Isabella Ferrari, Stefania Sandrelli, Monica Guerritore, Nicole Grimaudo, Valerio Binasco, Angela Finocchiaro, Federico Costantini, Nicole Murgia, Gabriele Paolino, Milena Vukotic, Serra Yilmaz
Nazionalità: Italia, 2008
Durata: 1h. 41′


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