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"Io, loro e Lara" di Carlo Verdone

5 gennaio 2010 Recensioni 2 Commenti
CineFile

Warner, 5 Gennaio 2010 – Svogliato

Padre Carlo è missionario in Africa, ma dopo molti anni ha una crisi di Fede e quindi decide di tornare a Roma. Nella Capitale, però, trova un mondo folle e una famiglia allo sfascio. E tutto si complica ancora di più quando appare Lara…


Carlo VerdoneCarlo Verdone, a Roma ma non solo, è una specie d’icona, di personaggio mitico che rimesta nel calderone popolare e – come Sordi e più di Sordi – a esso si rivolge rivendendone miti e modi. Ma non si può negare che da molti anni la sua verve sia in declino e che la riproposizione di vecchi personaggi non aiuta. Così, tirare fuori la veste talare dopo le macchiette a episodi del precedente film dovrebbe significare il ritorno a una commedia più seria e pensata. Ma lo è solo sulla carta.

Laura ChiattiCommedia del filone “esistenziale” di Verdone (autore della sceneggiatura con Francesca Marciano e Pasquale Plastino) che guarda ad Acqua e sapone per la figura del protagonista e ad Al lupo al lupo per la situazione generale, con ovvio tocco di Sono pazzo di Iris Blond per la figura di Lara. E proprio sul personaggio femminile principale si basa l’intero film e l’intero apparato registico della pellicola, che parla di famiglia moderna, col confronto tra eredi legittimi e nuove frontiere del nucleo allargato, e società civilizzata “ricca ma schiava”, come dice padre Carlo alle ragazze nere finite sulla strada. Lo fa con toni fuori dal mondo, superficiali nel modo in cui mette in scena le proprie morali da Uomo Qualunque, ma che improvvisamente si accende quando è Lara in scena. Come se sacrificasse se stesso pur di venerare la sua protagonista, il film è micidiale nella prima parte, per messinscena e costruzione, quando Lara è in disparte (e ha i pochi momenti interessanti, lunghi carrelli accompagnati da musica seducente) e Verdone usa gli spunti interessanti della sceneggiatura per enumerare gag da teatrino di periferia che non divertono mai; mentre risulta molto più interessante quando Lara entra in pianta stabile nel racconto e nella famiglia protagonista, come mostra la riuscita sequenza del pranzo e della finta famiglia.

Carlo Verdone in una scenaQuesta bipolarità del film, Verdone la esplicita proprio nell’incapacità visiva mostrata fuori dalla presenza della sua nuova “musa”, con stacchi di montaggi penosi eppure basilari, completa mancanza di ritmo e verve, brutti primi piani invasi dal velatino e da luci flou che si accompagnano a dialoghi che per far ridere non possono non ricorrere alle parolacce. E a ulteriore conferma che siamo di fronte a un film centrato su Laura Chiatti (non male, ma è vano il tentativo di farne una nuova Claudia Gerini), tutti gli altri recitano come sanno solo in sua presenza, a partire dallo stesso Verdone per arrivare a un caratterista di razza come Marco Giallini, i quali accompagnano un film che sa regalare qualche sorriso e qualche azzeccata figuretta – rispetto ai precedenti flop artistici del regista – ma che resta il filmetto di un regista che non sa più quale registro toccare e come toccarlo.


La locandinaTitolo: Io, loro e Lara
Regia: Carlo Verdone
Sceneggiatura: Carlo Verdone, Francesca Marciano, Pasquale Plastino
Fotografia: Danilo Desideri
Interpreti: Carlo Verdone, Laura Chiatti, Anna Bonaiuto, Marco Giallini, Sergio Fiorentini, Angela Finocchiaro
Nazionalità: Italia, 2009
Durata: 1h. 55′


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Attualmente ci sono 2 commenti a questo articolo:

  1. chiara ha detto:

    Il mio sogno è … una parte in un tuo film, puoi realizzarmelo?

  2. Marco ha detto:

    Mah io sinceramente non trovo tutti questi difetti nel film, lo guardato tranquillamente, mi ha divertito, qualche battuta molto ben riuscita e gli attori ben calati nella parte, si anche la Chiatti mi è piaciuta.
    Mi ha colpito soprattutto il soggetto e lo script che finalmente si distoglie dalle vecchie storie di tradimenti e corna a cui l’attore ci ha abiutati ma fornendoci finalmente una nuova e fresca storia che mi ha convinto pienamente.
    Dopo lo scivolone del precedente Grande Grosso & Verdone finalmente una bella commedia di Verdone a cui consiglio caldamente di continuare su questa nuova strada che ha intrapreso.
    Dopo Il Mio Miglior Nemico è il secondo film del Verdone anni 2000 che mi è piaciuto.

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