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"An Education" di Lone Scherfig

5 febbraio 2010 Recensioni 0 Commenti
Emanuele Rauco, 3 Febbraio 2010: Saggio
Sony, 5 Febbraio 2010

Jenny è una studentessa modello, ma troppo intelligente per la scuola e il mondo che la circonda. Così, quando conosce David, adulto e fascinoso, si fa incantare dalle ricchezze, dai dischi, dai locali. E dimentica tutto il resto…


Molto spesso, parlando e riflettendo sul cinema, ci si imbatte in discussioni su quale sia il valore, il ruolo e l’importanza dello sceneggiatore nel processo creativo e produttivo di un film. E’ chiaro che il dominio in questo senso sia del regista, ma ci sono dei film che pongono delle eccezioni e dei quesiti. E’ il caso della nuova pellicola della regista danese Lone Scherfig, che però fin dalle locandine appare più come proprietà di Nick Hornby, il celebre scrittore inglese di About a Boy e Febbre a 90°, che cura il copione. E il film asseconda questa impressione.

Commedia drammatica, tra arguzie britanniche, leggerezze francesi e cupezza nordeuropea, che Hornby trae dalle memorie della giornalista Lynn Barber mettendo in scena una sorta di Lolita senza morbosità che parla dei miti veri o falsi che ci circondano. Infatti, a partire dall’ambientazione del racconto – la Londra prima del ciclone swingin’ – e del background culturale della protagonista – la Francia della musica e della cultura esistenzialista – il film cerca di mettere a confronto non solo il personaggio di Jenny ma anche lo spettatore sui luoghi comuni dei miti culturali (la controcultura per noi è come la Nouvelle Vague per gli inglesi dell’epoca), sulla loro fondamentale falsità ma anche sull’utilità in quel percorso di formazione (non sempre portato a compimento) all’età adulta fatto di menzogne, ostacoli, tappe da bruciare e convenzioni da infrangere.

Scherfig (e Hornby) mette in scena questo viaggio nel conformismo e nell’ipocrisia del mondo borghese, e non solo partendo da una situazione e un contesto già visti per spostarsi sui dettagli e sugli indizi rivelatori e significativi, a indicare il materialismo e la grettezza di un mondo così perfettamente regolato. Peccato che nel finale il conformismo e il “buon senso” ritornano acriticamente accettati, in modo frettoloso e rischiando di rovinare il castello così costruito.

Rischio sventato dal modo in cui Hornby costruisce i personaggi, specie il complesso David nelle tre scene chiave in camera da letto, e da come Scherfig sappia connotare l’atmosfera culturale delle varie sequenze (su tutte, ovvio, la vacanza parigina) attraverso i registri di tono. E non ultima (anzi, a vedere le nomination della stagione dei premi) dalla straordinaria espressività e tenero carisma di Carey Mulligan, giovane ragazza che con la forza del suo sorriso e della piega quasi invecchiata dei suoi occhi sa trasportare il pubblico dentro il film. anche a costo di stordirlo prima del finale.


Titolo: An Education (Id.)
Regia: Lone Scherfig
Sceneggiatura: Nick Hornby
Fotografia: John de Borman
Interpreti: Carey Mulligan, Peter Sarsgaard, Olivia Williams, Alfred Molina, Cara Seymour, William Melling, Connor Catchpole, Matthew Beard, Amanda Fairbank-Hynes, Ellie Kendrick, Dominic Cooper, Rosamund Pike, Emma Thompson
Nazionalità: Regno Unito, 2009
Durata: 1h. 35′


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