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"Il mi$$ionario" di Roger Delattre

17 febbraio 2010 Recensioni 0 Commenti
Il mi$$ionario

Eagle Pictures, 19 Febbraio 2010 – Sereno

Mario è un criminale appena uscito dal carcere con un conto in sospeso con la vecchia banda. Per proteggersi si fa nascondere dal fratello prete in un paesino in cui si finge il nuovo parroco. Il guaio è che, a curare gli interessi criminali di Mario, ci penserà proprio suo fratello sacerdote…


Jean-Marie Bigard e Aïssatou Thiam in Il mi$$ionarioLuc Besson è una mina vagante, in senso di solito negativo: dirige col contagocce film di solito trascurabili (e l’ultimo tentativo di animazione ne è un esempio), ma produce e scrive stupidaggini di azione decerebrata a getto continuo. Così, le attese per la sua nuova produzione, diretta da Roger Delattre, erano piuttosto negative: ma la visione del film invece riconcilia coi suoi semplici obiettivi.

Doudi Strajmayster in Il mi$$ionarioCommedia popolare vecchio stampo, per cui gli sceneggiatori Philippe Giangreco e Jean-Marie Bigard (anche protagonista) si sono esplicitamente ispirati a Don Camillo e che cerca di mescolare sano divertimento con qualche sguardo appena più attento. Il film infatti, più che raccontare una sorta di versione europea di Sister Act concentrandosi sullo scontro tra Mario e la malavita, punta l’occhio sul rapporto tra Mario – un uomo che attraverso un abito cerca e trova la redenzione – e suo fratello Patrick, un prete tentato dal peccato, riuscendo quasi paradossalmente a prendere una posizione sullo stato delle cose nella religione cattolica. Certo, lo sguardo sul mondo e la sua profondità sono pari alla semplicità quasi scipita della messinscena, ma è coerente a un’idea di cinema popolare onesta e antica che sa mescolare il tono surreale e grottesco con il racconto di una provincia memore di Giù al nord.

Jean-Marie Bigard e Doudi Strajmayster in Il mi$$ionarioL’intreccio fila via liscio, cocendo non poca carne ma riuscendo a non fare particolari pasticci, mentre la regia di Delattre, così trasparente da sfiorare la piattezza, si risolleva improvvisamente con alcune inquadrature che paiono replicare grandi dipinti sacri riletti in chiave laica e sessuale. Nulla di sensazionale, anche perché il piatto forte del film sta nella prova di Bigard, sorta di granitico incrocio tra Paperino e Charles Bronson, capace di smuovere una scena con il semplice movimento di una palpebra, come solo le grandi maschere sanno fare.


La locandina di Il mi$$ionarioTitolo: Il mi$$ionario (Le missionaire)
Regia: Roger Delattre
Sceneggiatura: Philippe Giangreco, Jean-Marie Bigard
Fotografia: Thierry Arbogast
Interpreti: Jean-Marie Bigard, Doudi Strajmayster, Aïssatou Thiam, Jean Dell, Michel Chesneau, Benjamin Feitelson, Jean-Gilles Barbier, Sydney Wernicke, Philippe Faure, François Siener, Alaa Oumouzoune, Lucie lucas, Arthur Chazal
Nazionalità: Francia, 2009
Durata: 1h. 30′


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