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"My Brothers" di Paul Fraser

2 novembre 2010 Recensioni 2 Commenti
Annalisa Liberatori, 31 Ottobre 2010: Intenso
Inedito in Italia

Tre fratelli – Noel diciassettenne, Paudie undicenne e il piccolo Scwally – fanno insieme un lungo viaggio per l’Irlanda, con un furgone malandato, per recuperare un orologio del loro padre, che in fin di vita desidera vedere l’ora del momento in cui se ne andrà…


Paul Fraser, al primo lungometraggio da regista ma già sceneggiatore per Shane Meadows, tesse una trama semplice e delicata. La famiglia è al centro dell’attenzione, in particolare il legame tra fratelli: i tre ragazzi, al loro esordio, stupiscono per la naturalezza e l’intensità delle loro interpretazioni. Il loro è un tragitto nelle strade dell’Irlanda, a ripercorrere nostalgicamente le tappe importanti dei viaggi fatti durante l’infanzia con il loro padre. Ma il loro è soprattutto un tragitto nei sentimenti, nel loro rapporto fino ad allora un po’ zoppicante, che procede tra scazzottate e liti. Le difficoltà di questo viaggio esistenziale, però, li unisce e consolida definitivamente.

Tre bei ritratti di ragazzi, delineati caratterialmente e psicologicamente: il maggiore fortemente responsabilizzato dal ruolo di capofamiglia che tutto a un tratto si sente cadere addosso, come una violenta tempesta; il secondo si diverte a sbeffeggiare gli altri e a imporre i suoi punti di vista sempre un po’ sopra le righe, per lui la vita è tutto un gioco eppure il suo sorriso a un tratto si spegne, come il suo sguardo che perde quell’innocente limpidezza, celata dietro un paio di grandi occhiali; il più piccolo, amante di Guerre stellari anche se non l’ha mai visto, è il più ingenuo e spontaneo di tutti, affronta il discorso della malattia del padre con una schiettezza tale che lascia senza parole, teme che lui possa andar via durante le feste di Natale per paura che possa rovinargli le vacanze.

L’orologio è l’oggetto del desiderio, quello che fa procedere tutta la storia. Noel lo toglie dal polso del padre e se ne impossessa all’inizio del film, ma accidentalmente lo rompe durante una rissa con un compagno di scuola e cerca a tutti i costi, contro ogni avversità, di recuperare l’unico dettaglio che permette a suo padre di percepire chiaramente il suo passaggio dalla vita alla morte.

Bellissimo il paesaggio irlandese che è sfondo e protagonista del viaggio dei ragazzi, esaltato con colori tenui, ma accesi vivacemente da una fotografia ben definita. La macchina da presa si posa delicatamente sui volti di questi ragazzi, in particolare cerca di entrare quasi invasivamente nello sguardo di Noel, angosciato e tormentato, per il resto si muove poco e delicatamente, con inquadrature avvolgenti.

Presentato al Festival del Film di Roma 2010, riceve l’applauso del pubblico che esce dalla sala con un senso di amaro in bocca, ma allo stesso tempo di dolce emozione.


Titolo: My Brothers
Regia: Paul Fraser
Sceneggiatura: William Collins
Fotografia: P.J. Dillon
Interpreti: Timmy Creed, Paul Courtney, Kate Ashfield, Sarah Greene, Eamonn Hunt, Terry McMahon, Siobhan Palmer, Don Wycherley

Nazionalità: Irlanda, 2010
Durata: 1h. 30′


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Attualmente ci sono 2 commenti a questo articolo:

  1. Valeria ha detto:

    questo film l’ho visto al festival internazionale del cinema di Roma, è molto bello ma non riesco a trovarlo in Italia perchè non è stato distribuito qui . Un modo per comprarlo senza andare in Irlanda ?Non so qualche sito da cui lo posso ordinare…sto impazzendooo

  2. Alberto Cassani ha detto:

    Purtroppo il film non ha avuto una distribuzione cinematografica regolare e non è uscito in home-video in nessuna parte del mondo. Mi spiace, ma l’unica cosa che si può fare è aspettare e sperare che prima o poi esca.

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