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"Il mio grosso grasso matrimonio greco" di Joel Zwick

29 dicembre 2002 Recensioni 0 Commenti
Mariela Bernardini, 29 Dicembre 2002: Nexo
Nexo, 6 Dicembre 2002

La trentenne Toula Portokalos – single e piuttosto bruttina – trascorre le sue giornate a lavorare nel ristorante greco di proprietà dei genitori, fino a quando decide di cambiare look e lavoro. Le cose sembrano andare per il meglio, finché non si innamora di un bel professore, che però non è Greco e per di più è vegetariano…


Costato solo 5 milioni di dollari, Il mio grosso grasso matrimonio greco è riuscito a guadagnarne negli Stati Uniti oltre 200, diventando uno dei successi più grandi degli ultimi tempi. Non c’è da meravigliarsi, perché il film funziona bene, diverte e riesce persino a commuovere. E, cosa fondamentale, ha dei personaggi credibili in cui è molto facile riconoscersi.

Nia Vardalos, autrice della sceneggiatura (tratta da un suo monologo teatrale) è brava nel rendere la “crisi esistenziale” che prende a Toula quando si innamora perdutamente: da una parte il cuore, dall’altra la famiglia saldamente fedele alla cultura e alle tradizioni greche. Per quanto riguarda la sceneggiatura, il talento della Vardalos sta nell’aver reso convincenti i personaggi secondari (genitori, zii, cugini, amici…) e nell’aver saputo usare le battute e le gag nei momenti giusti.

Il tutto gira intorno al “matrimonio greco” ed è molto divertente vedere come questa famiglia numerosa e bizzarra lo organizza. Toula vive una favola e la fatina in questo caso è la zia che le offre lavoro. Anche per la Vardalos il suo esordio cinematografico è stato come vivere in una favola, ma in questo caso le fatine sono state Tom Hanks e la consorte di origine greche Rita Wilson, che hanno prodotto il film.

Il film è colmo di stereotipi sui greci, su quanto siano caotici, legati alla famiglia e così via, ma gli stereotipi, se usati adeguatamente, fanno ridere e non rendono la storia piatta o pesante, e la Vardalos sembra essersi resa conto di ciò.

Ottima la scelta di John Corbett (visto nel telefilm Sex in the City) nei panni di Ian: non è bello come un Brad Pitt o un Tom Cruise, ma è estremamente affascinante e allo stesso tempo semplice. Ed è proprio la semplicità il punto forte della storia: un bel ragazzo si innamora pazzamente di una ragazza non eccessivamente affascinante, e con lei affronta tutte le avversità che derivano dal suo non essere greco. Con la Vardalos, all’inizio bruttina e in un secondo tempo più graziosa, si esce dai canoni della bellezza perfetta da fotomodella di solito proposta nei film sentimentali (Paltrow, Lopez, Roberts…). E’ proprio il caso di dire che Il mio grosso grasso matrimonio rappresenta la rivincita di tutte le ragazze con qualche difettuccio. Ed era ora…


Titolo: Il mio grosso grasso matrimonio greco (My Big Fat Greek Wedding)
Regia: Joel Zwick
Sceneggiatura: Nia Vardalos
Fotografia: Jeffrey Jur
Interpreti: Nia Vardalos, Jonh Corbett, Michael Constantine, Lainie Kazan, Bess Meisler, Andrea Martin, Louis Mandylor, Gerry Mendicino, Stavroula Logothettis, Joey Fatone
Nazionalità: USA, 2002
Durata: 1h. 35′


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