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"Mission" di Roland Joffé

28 giugno 2005 Recensioni 7 Commenti
Mission

Warner, 1986 – Notevole

Sud America, 1767. In un territorio conteso da spagnoli e portoghesi, le missioni dei gesuiti sono l’ultimo rifugio dei Guaranì, altrimenti destinati allo sterminio. Qui si incontrano un frate e un mercenario spagnolo, ma mentre la musica affascina i nativi, l’uomo bianco avanza…


Jeremy IronsNon è la prima volta che Roland Joffé legge la Storia. Già nel 1984 aveva diretto Urla del silenzio raccontando il genocidio cambogiano e l’incubo degli Kmehr rossi, esordio premiato con tre premi Oscar. Un interesse costante quello per il passato, basti pensare a Vatel (2000), ultimo lavoro del regista inglese o alla Lettera scarlatta (1995), tratto dal libro di Nathaliel Hawthorne.

Mission, Palma d’Oro al Festival di Cannes nel 1986, è un film notevole per la capacità di indagare l’umano senza farlo naufragare nella Storia, rischio sempre presente soprattutto quando se ne vogliono studiare le ragioni. Le ragioni, sembra dirci il regista, risiedono negli uomini, ed è proprio su di essi che si sofferma lo sguardo dell’autore inglese, raggiungendo momenti di straordinaria intensità.

Robert De NiroNon poca parte nella riuscita della pellicola hanno le interpretazioni di De Niro, bravo nel rendere credibile il miracoloso pentimento del feroce mercenario, e Jeremy Irons, straordinario nel ruolo di padre Gabriel, forse una delle più belle prove della sua carriera. A rimanere impressi sono gli uomini con le loro colpe e sofferenze che Joffé è abile a riportare sullo schermo, in questo facilitato dalla sceneggiatura di Robert Bolt, mai banale, scarna perché il vero compito di tratteggiare i protagonisti è lasciato alle immagini.

Jeremy IronsBellissima la sequenza in cui Mendoza-De Niro trascina il pesante fardello di un passato violento da cui non vuole e non può liberarsi e il cui nodo sarà sciolto dalle vittime della sua brutalità. Quale rappresentazione più semplice e nello stesso tempo più efficace della colpa? Sullo sfondo, ma non meno protagonisti, i Guaranì che la fotografia di Chris Menges, premiata con l’Oscar nel 1987, ci restituisce in tutta la loro primitiva innocenza; fotografia nostalgica che nello stesso tempo documenta e dipinge un mondo che vive già nella memoria, irrimediabilmente passato.

Robert De NiroMa non si può parlare di Mission senza citare la bellissima colonna sonora di Ennio Morricone. La musica è forse la vera protagonista della pellicola: ad essa è affidato il compito di veicolare il sentimento di un’umanità che la ragione occidentale, alle soglie della Rivoluzione francese e della Dichiarazione dei diritti dell’uomo, stentava ancora a riconoscere.


La locandinaTitolo: Mission (The Mission)
Regia: Roland Joffé
Sceneggiatura: Robert Bolt
Fotografia: Chris Menges
Interpreti: Robert De Niro, Jeremy Irons, Ray McAnally, Liam Neeson, Aidan Quinn, Ronald Pickup, Charles Low, Bercelio Moya, Cherie Lunghi, Sigifredo Ismare, Asuncion Ontiveros, Alejandrino Moya, Daniel Berrigan, Rolf Gray, Tony Lawn
Nazionalità: Regno Unito, 1986
Durata: 2h. 05′


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Attualmente ci sono 7 commenti a questo articolo:

  1. Riccardo ( ex Mickey Rourke ) ha detto:

    Un gran film da non sottovalutare se si parla di uomini che sono disposti a morire per predicare pace e amore. A me è piaciuto moltissimo. La scena finale, veramente commovente.
    A proposito Alberto Cassani.
    Buon Natale.

  2. Alberto Cassani ha detto:

    Grazie, Riccardo. Auguri anche a te e a tutti i lettori di CineFile.

  3. Mattia ha detto:

    Film straordinario.
    Bravissimo Irons,
    stupefacente Robert De Niro: una pietra miliare nella sua carriera.
    Magari avesse fatto più film di questo calibro.
    Comunque anche nei ruoli minori è stato bravissimo, si parla infatti del miglior attore vivente.
    La colonna sonora di Morricone è talmente bella, travolgente, indimenticabile e colossale che ogni volta che la sento un brivido mi percorre la schiena.

  4. Riccardo ( ex Mickey Rourke ) ha detto:

    è naturale che De niro sia bravissimo.
    Prova a guardare un capolavoro dell’horror ANGEL HEART, con De Niro e Mickey Rourke. a De Niro, che interpreta Satana sono bastati pochissimi minuti di recita nel film per essere colossale!!

  5. Alberto Cassani ha detto:

    La colonna sonora è forse una delle più belle mai composte.

  6. Adriano ha detto:

    Lungo e noiso, non è poi il capolavoro che mi aspettavo.
    si potevano sfruttare meglio i grandi attori che lo interpretano.
    Comunque non nego la bellissima interpretazione di de niro nel ruolo di mendoza, e la stupefacente colonna sonora che meritava di più l’oscar di quella del pessimo platoon.
    Ormai danno veramente gli oscar a casaccio.

  7. Alberto Cassani ha detto:

    Adriano, l’Oscar per la miglior colonna sonora quell’anno lo vinse Herbie Hancock per “Round Midnight”, non “Platoon”.

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