"Come te nessuno mai" di Gabriele Muccino

Mikado, 1 Ottobre 1999 – Interessante
Per il 16enne Silvio l’occupazione della scuola è solo un pretesto per provarci con Valentina, la ragazza di un suo amicio. La decisione del padre di trasferirlo in una scuola in cui si studi veramente acuisce i problemi della sua famiglia, in cui i genitori sessantottini non hanno un gran dialogo coi tre figli…
Il 32enne Gabriele Muccino è un regista con esperienza televisiva che, dopo alcuni cortoi, aveva esordito nel lungometraggio l’anno scorso con Ecco Fatto, con il quale questo Come te nessuno mai ha in comune l’ambientazione giovanilistica. La sua direzione è perfetta, perché gestisce molto bene l’alternanza di situazioni e personaggi e costruisce diverse scene molto belle, tra le quali spicca quella dello sgombero della scuola occupata. Non c’è dubbio che gli sceneggiatori non parteggino totalmente per i ragazzi politicamente impegnati, e questo potrebbe infastidire molti, ma non si può non accettare il fatto che agli autori interessasse soprattutto raccontare altro.
La sceneggiatura di Come te nessuno mai è basata su alcune esperienze reali che il fratello del regista (Silvio Muccino, protagonista e cosceneggiatore) ha vissuto, e riesce a presentare in maniera chiara e realistica la confusa situazione dei sedicenni, dimostrando come il tempo passi ma i giovani siano sempre uguali. Proprio qui sta il punto forte del film, quello che riesce a renderlo veramente interessante: tutti, in un modo o nell’altro, ci siamo trovati a vivere situazioni simili a quelle rappresentate in questo film, fossero esse le disavventure sentimentali piuttosto che quelle familiari; fossimo noi dei politici convinti, in prima fila a tutte le manifestazioni, piuttosto che dei menefreghisti che preferivano andare a giocare a pallone; fossimo noi degli studenti piuttosto che degli insegnanti, dei figli piuttosto che dei genitori… Ma in realtà, questo è anche il punto su cui si possono soffermare maggiormente le critiche negative, perché è difficile dire se sia stata una decisione puramente artistica, una semplicistica via per risolvere le cose da parte di sceneggiatori inesperti o una soluzione piaciona.
Gli attori che interpretano i ragazzi sono quasi tutti alla prima esperienza, e per la maggior parte non sono molto più anziani dei personaggi che interpretano. Sul set Gabriele Muccino ha giustamente deciso di privilegiare la spontaneità rispetto alla formalità di una recitazione professionale, permettendo così ai ragazzi di dare veramente vita ai loro personaggi. Al loro fianco però ci sono una brava Anna Galliena e un ottimo Luca De Filippo, che avrebbe decisamente meritato più spazio. Ma anche se nessuno dei giovani attori brilla per capacità interpretative, sono proprio i loro personaggi che colpiscono maggiormente. Stereotipati o realistici che possano sembrare, la loro storia interessa e diverte. Che è più di quanto si può dire degli altri film italiani presentati quest’anno al Festival di Venezia.
Titolo: Come te nessuno mai
Regia: Gabriele Muccino
Sceneggiatura: Gabriele Muccino, Silvio Muccino, Adele Tulli
Fotografia: Arnaldo Catinari
Interpreti: Silvio Muccino, Giuseppe Sanfelice, Anna Galiena, Giulia Steigerwalt, Giulia Carmignani, Luca De Filippo, Sara Pelagalli, Enrico Silvestrin, Giulia Ciccone, Adele Tulli, Giorgio Pasotti, Valeria D’Obici, Luis Molteni, Diane Fleri
Nazionalità: Italia, 1999
Durata: 1h. 28′
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