"Dillo con parole mie" di Daniele Luchetti

Medusa, 4 Aprile 2004 – Verboso
Una 15enne si fa accompagnare in vacanza in Grecia dalla zia Stefania. Vuole trovare qualcuno con cui perdere la verginità, che per una che si sente tanto matura è un peso insostenibile. E mentre la ragazza cerca l’uomo perfetto, Stefania si trova appiccicato un ragazzino più giovane…
Grazie ad un soggetto ideato da sua moglie Stefania Montorsi, Daniele Luchetti trova il coraggio di tornare a girare un film quattro anni dopo il pesante insuccesso del suo ultimo I Piccoli Maestri. Lo fa dirigendo un film diverso da tutti i suoi precedenti, sia come genere che soprattutto come stile, riuscendo a vincere la paura di bissare i cattivi risultati del passato presentandosi a pubblico e critica come un regista nuovo, forse meno intimista ma capace di giocare di più (e meglio) con le diverse componenti del linguaggio filmico. E’ evidente come Luchetti tenga molto a questo film, proprio perché un suo insuccesso potrebbe pregiudicare seriamente il prosieguo di una carriera che lui stesso forse non era più sicuro di voler continuare. Ma dubito che si debba preoccupare, perché il film è di valore più che discreto e tematica e modi sono di quelli che portano il pubblico nelle sale, soprattutto in questo periodo che di film italiani ne stanno uscendo molti, spesso con buon successo.
Interpretato con brio dalla cosceneggiatrice Stefania Montorsi (che ha però un paio d’anni di troppo rispetto al suo personaggio) e dall’esordiente Martina Merlino, Dillo con parole mie è un film eccessivamente parlato e con un finale un po’ ridicolo, ma ripreso con vivacità ed efficacia, che racconta in modo diverso un lato di quella generazione di trentenni che sembra andare tanto di moda nel cinema italiano di questi ultimi anni.
Titolo: Dillo con parole mie
Regia: Daniele Luchetti
Sceneggiatura: Ivan Cotroneo, Stefania Montorsi, Daniele Luchetti
Fotografia: Paolo Carnera
Interpreti: Stefania Montorsi, Martina Merlino, Giampaolo Morelli, Alberto Cucca, Marco Piras
Nazionalità: Italia, 2002
Durata: 1h. 48′
Scarlett Johansson????? un finale un po’ ridicolo???????
Xke il resto del film????
Recitazione da cani.
UNo dei peggiori del regista. Era meglio I Piccoli Maestri, figurati.