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"Sliding Doors" di Peter Howitt

23 febbraio 2007 Recensioni 0 Commenti
Sliding Doors

Medusa, 4 Settembre 1998 – Gradevole

Helen è una giovane donna che vive a Londra col suo compagno e ha un lavoro nelle Pubbliche Relazioni. Tuttavia, la sua vita è destinata a cambiare nell’arco di poche ore ma, anche se questo cambiamento è da ricondurre ad un’unica motivazione, non altrettanto univoco pare essere il suo Destino…


Gwyneth Paltrow e John LynchSliding Doors è un film che tratta una tematica affascinante: il Destino, le sue sottili trame e le coincidenze di cui si serve per sovvertire la vita della gente. La trama del film, infatti, è incentrata sul Helen e su quella che, fin dall’inizio, pare essere una di quelle giornate nelle quali va davvero tutto storto. Anzitutto, Helen viene licenziata e vede in tal modo crollare le speranze che aveva riposto nella sua carriera; proprio nel momento in cui la ragazza sta per far ritorno a casa, la vicenda si sdoppia facendole vivere due vite parallele. Nella prima, Helen perde la metropolitana per una manciata di secondi, viene scippata, torna a casa con una lieve ferita alla testa e trova il fidanzato Gerry che, colto di sorpresa da questo rientro non previsto, cerca goffamente di nascondere gli indizi del tradimento appena consumato con la ex-fidanzata Lydia; dopo di che, Helen esce con lui nel tentativo di affogare i dispiaceri nell’alcol. Nella seconda trama, invece, Helen arriverà comunque nel medesimo locale e si ubriacherà allo stesso modo, ma dopo essere riuscita a prendere la metropolitana e, rientrata a casa in anticipo, aver colto Gerry in flagrante. L’altra grande differenza con la prima trama consiste nell’incontro fatto in metropolitana con James, che ritroverà più tardi nel locale.

Gwyneth PaltrowA questo punto, il film sviluppa le due trame parallele mostrando in tal modo che cosa sarebbe successo nella vita di Helen se ci fossero stati o meno quei fatidici attimi che possono cambiare la vita degli esseri umani. Nella prima trama, Helen continua ad essere la compagna di Gerry, mentre lui da uomo codardo e debole qual è – oltre che un romanziere in crisi, stallo che riflette l’intera sua mediocre personalità – non è in grado né di troncare con Lydia né di dare un futuro migliore a Helen, costretta a lavorare come cameriera e a sfinirsi progressivamente. In questa trama, infatti, il film pare sostenere la tesi secondo la quale, restando ancorata al suo insulso compagno che non le è né di aiuto né da stimolo, Helen è destinata a fossilizzarsi sempre più in un’esistenza che non le appartiene. Nella seconda trama, invece, è James ad entrare poco alla volta nella vita di Helen, a darle suggerimenti utili per reinventarsi professionalmente, a permetterle di vivere una vita nuova decisamente più brillante e soddisfacente di quella vissuta dalla ragazza nell’altra trama.

Gwyneth Paltrow e John HannahUna felice intuizione risulta essere la sequenza in cui, in una sorta di montaggio parallelo, le due Helen vengono accostate in due momenti fra loro contrastanti, ossia quando la prima Helen svolge il suo frustrante lavoro di cameriera, mentre la seconda è una PR che sta brillantemente raccogliendo i frutti del lavoro svolto per il lancio di un ristorante. Tra l’altro, l’uso del montaggio è, in generale, una delle cose migliori del film, in quanto realizzato e utilizzato in modo sapiente, non solo nell’intento di non confondere lo spettatore, ma anche nell’intento di operare alcuni interessanti raccordi fra le due vicende parallele.

Jeanne TripplehornTuttavia, pur viaggiando su binari diversi, le due trame hanno anche dei punti d’incontro. Soprattutto, nello sviluppo dei rispettivi intrecci, pur vivendo due vite differenti, le due Helen sono accomunate dall’accadimento di alcuni medesimi eventi, evidentemente perché Helen è destinata a viverli a prescindere dal percorso di vita intrapreso. Quest’altra tesi diventa ancora più interessante quando, verso la conclusione del film, ci si renderà conto di come il messaggio sia anche questo: se qualcosa è Destino che accada, pur in ritardo accadrà comunque. Nelle conclusioni delle due trame, è inoltre dimostrato come i fatidici attimi destinati a cambiare il corso delle vite umane siano veramente fatidici e, in certi casi, anche fatali.

Gradevole nella tematica trattata e nel tono leggero con cui è stata narrata, il film avrebbe forse dovuto essere arricchito da spruzzi di umorismo più brillante di quello comunque presente, ma che non ha penalizzato il risultato globale, esito al quale ha contribuito la scelta della protagonista che, da sola, è in grado di rubare la scena ai due coprotagonisti maschili.


La locandinaTitolo: Sliding Doors (Id.)
Regia: Peter Howitt
Sceneggiatura: Peter Howitt
Fotografia: Remi Adefarasin
Interpreti: Gwyneth Paltrow, John Hannah, John Lynch, Jeanne Tripplehorn, Zara Turner, Douglas McFerran, Paul Brightwell, Nina Young, Virginia McKenna, Kevin McNally, Terry English, Paul Stacey, Peter Howitt, Joanna Roth
Nazionalità: Regno Unito – USA, 1998
Durata: 1h. 39′


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