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"Burn After Reading" dei fratelli Coen

27 agosto 2008 Recensioni 0 Commenti
CineFile

Medusa, 19 Settembre 2008 – Ridanciano

Un analista della CIA deciso a scrivere le sue memorie, un federale donnaiolo e un po’ cialtrone e il variegato staff di una palestra costituiscono gli elementi principali di un’intricata matassa di incontri sessuali, presunte informazioni top secret e anacronistiche paranoie da guerra fredda…


Frances McDormand e Brad Pitt in Burn After ReadingI film d’apertura delle ultime edizioni del Festival di Venezia sono stati, per così dire, altalenanti, quando non proprio dimenticabili. A invertire la tendenza ci pensano oggi i fratelli Coen, i quali inaugurano Venezia65 con il loro Burn After Reading, non deludono e strappano risate. Non molto tempo è trascorso dal possente trionfo drammatico-fatalista di Non è un paese per vecchi, e i due fratelli tornano alla commedia con una storia di suprema inettitudine in tre filoni tra Washington e Langley, location per eccellenza degli intrighi politico-spionistici.

Insieme alla sconsiderata idiozia di quasi tutti i personaggi – «una banda di cretini», li chiama un esasperato Malkovich – ciò che muove il tutto e rappresenta il vero spirito del film è appunto l’aura un po’ glamour e un po’ minacciosa dei cliché spionistici, celebrata dai Coen con classici rimandi stilistici (fotografia, musica e inquadrature: un ulteriore tocco di ironia sono alcune scene di un Clooney braccato che sembra non essere mai uscito da Michael Clayton) e abbracciata in pieno dai personaggi: Harry che per anni ha fatto il gigione e all’improvviso paga con gli interessi lo stress del suo lavoro ne è la vittima, mentre Linda, donna con uno scopo, è affascinata delle oscure regole del gioco anche se in ritardo di qualche decade nella loro comprensione. La farsa accende il dramma e viceversa, mentre i personaggi si sfiorano di continuo in una spirale di demenzialità. Notevole la sequenza che porta in contatto i due superdivi Clooney e Pitt, che a suo modo contiene tutto il film.

John Malkovich in Burn After ReadingLa sceneggiatura è come al solito molto solida, furba in particolare nel capitalizzare lo straniamento dei personaggi con una “cornice” in cui la CIA osserva da lontano le vicende di questi buffi individui. Un ottimo espediente per far risaltare lo sguardo comico e mettere la storia in prospettiva. Il resto lo fanno le prove d’attore, divertenti anche se sempre al limite dell’eccessivo nel giocare sul contrasto tra attore e personaggio.

George Clooney e Frances McDormand in Burn After ReadingBurn After Reading fa venire in mente i Coen di qualche anno fa, quelli di Prima ti sposo poi ti rovino e di Ladykillers, commedie tendenti al mainstream e spesso prive dello smalto che ha contraddistinto gli autori per buona parte della loro carriera. Certo questo film è migliore di entrambi, ma è comunque un perfezionamento dello stesso modello, che si espone ai rischi di una commedia “tradizionale” con personaggi macchiettistici e attori famosi che fanno le smorfiette. Visto però che non è scritto da nessuna parte che i Coen debbano proseguire sulla stessa strada del film trionfatore agli Oscar 2008, ben venga questa prova che guarda anche al passato e conferma una volta di più un’alternanza ciclica nelle scelte dei registi. Buon film, pazienza se è giocato molto sul sicuro.


La locandina di Burn After ReadingTitolo: Burn After Reading – A prova di spia (Burn After Reading)
Regia: Joel & Ethan Coen
Sceneggiatura: Joel Coen, Ethan Coen
Fotografia: Emmanuel Lubezki
Interpreti: George Clooney, Frances McDormand, John Malkovich, Tilda Swinton, Brad Pitt, Richard Jenkins, Elizabeth Marvel, J.K. Simmon, David Rasche, Kevin Sussman, David Huddleston
Nazionalità: USA, 2008
Durata: 1h. 35′


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