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"Fuori menù" di Nacho Garcìa Velilla

8 aprile 2009 Recensioni 0 Commenti
Fuori menu

Bolero Film, 24 Aprile 2009 – Cauto

Maxi è il direttore di un ristorante esclusivo nel quartiere gay di Madrid e cerca, assieme alla libidinosa maitre Alex, di ottenere la sua prima stella nella guida Michelin. L’arrivo improvviso dei figli di lui e il triangolo sentimentale tra Maxi, Alex e Horacio renderà tutto molto molto difficile…


Javier Cámara in Fuori menuPedro, la rivoluzione politica e sessuale, il progressismo politico della nuova Spagna. Gli ingredienti della parte “rosa” della nuova movida cinematografica sono pronti. E anche se cucinarli dovrebbe essere un gioco da ragazzi, è più difficile di quanto sembri, perché il sapore sembra sempre lo stesso. Se poi il cuoco è Nacho Garcìa Velilla, all’esordio al cinema dopo molta televisione di successo, non ci si dovrebbe aspettare di più che una gradevole pellicola da relax pomeridiano, non certo un prelibato piatto da cena.

Fernando Tejero e Javier Cámara in Fuori menuPraticamente una situation-comedy di due ore, scritta dal regista con David Sànchez Olivas, Oriol Capel Mir e Antonio Sànchez, in cui l’umorismo e la trasgressione sessuale sono a uso e consumo di famiglie un po’ più illuminate, ma sempre sostanzialmente bonarie e perbene. Ovviamente, come in moltissima commedia iberica contemporanea, si gira intorno ai temi della liberazione dai tabù come simbolo della liberazione dal franchismo, ai nuovi dettami della società e della famiglia zapateriana, all’omosessualità come elemento ormai normalizzato della società e alla volgarità come stilema (sebbene cautamente dosato) della comicità contemporanea (perlomeno qui c’è il sesso al posto delle funzioni corporali).

Lola Dueñas e Javier Cámara in Fuori menuSu questi temi, Velilla non può far altro che imbastire una prevedibile e prevedibilmente simpatica girandola di situazioni, tutte ampiamente conosciute (si arriva a citare persino Ratatouille), con il ritmo fresco e un po’ meccanico della televisione, l’umorismo trasversale adatto a ogni età e tipo di pubblico, tenendosi sempre sul pericoloso bilico del patetico con sorriso. Pericolo che la sceneggiatura riesce a evitare grazie a personaggi molto simpatici e a un costante verve di fondo, anche se con questo alibi si dimentica anche di dare un po’ di forza a una narrazione che, proprio come in una produzione Tv, deve congiungere a forza 2-3-4 linee narrative, lasciando al regista solo il tempo di dirigere semplicemente il traffico. Compito peraltro facile, visto che il cast funziona a meraviglia, con il rodatissimo Javier Càmara e la sensuale Lola Dueñas, tra i quali s’inserisce Fernando Tejero, il cameriere ubriaco e scemo a cui spetta la gag migliore del film (sostituirsi al posto di Maxi, per convincere il critico gastronomico). E così è molto più facile far digerire un film in cui la voglia di far sentire tutti normali rischia di mummificare idee, valori, sentimenti.


La locandina di Fuori menuTitolo: Fuori menù (Fuera de carta)
Regia: Nacho Garcìa Velilla
Sceneggiatura: Oriol Capel Mir, Antonio Sánchez, David Sánchez Olivas, Nacho Garcìa Velilla
Fotografia: David Omedes
Interpreti: Javier Cámara, Lola Dueñas, Fernando Tejero, Chus Lampreave, Carlos Leal, Alexandra Jiménez, Alberto Jo Lee, Benjamín Vicuña, Mariano Peña, Junio Valverde
Nazionalità: Spagna, 2008
Durata: 1h. 51′


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