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"Concorrenza sleale" di Ettore Scola

25 febbraio 2001 Recensioni 0 Commenti
Concorrenza sleale

Medusa, 23 Febbraio 2001 – Interessante

1938. Umberto è da anni il proprietario di un’elegante sartoria in una strada centrale di Roma. Da poco tempo ha aperto accanto al suo il negozio di un merciaio ebreo, che comincia a fargli una concorrenza spietata con i suoi modelli confezionati: nasce tra loro un forte attrito professionale…


Ettore Scola è uno dei maggiori registi italiani. La sua produzione è stata costellata di ottime prove, come Brutti, sporchi e cattivi, La terrazza e La famiglia. Nei suoi ultimi lavori la critica aveva individuato un certo calo di tono, una stanchezza di fondo che non aveva fatto apprezzare ad esempio l’ultimo La cena, del 1998. Molto interessante è invece questo Concorrenza sleale.

Diego Abatantuono di Concorrenza slealeÈ la storia di due famiglie di commercianti nella Roma del 1938, in pieno Regime Fascista. Umberto (Diego Abatantuono) è da molti anni il proprietario di un’elegante sartoria in una strada centrale della capitale. Da poco tempo ha aperto accanto al suo il negozio di Leone (Sergio Castellitto), un merciaio ebreo, che comincia a fargli una concorrenza spietata con i suoi modelli confezionati: nasce tra loro un forte attrito, dovuto però solo a motivi commerciali e non a ragioni razziali o religiose. L’astio si va sempre più inasprendo tra vari dispetti e litigi, mentre al contrario, tra le loro famiglie si stringe e rafforza un legame di affetto, dovuto principalmente all’amicizia che lega i due figli più piccoli. Sullo sfondo della vicenda si assiste all’escalation del fascismo che, con i suoi subdoli provvedimenti amministrativi sempre più invasivi, entra prepotentemente nella vita di Leone e Umberto, cambiando profondamente le loro esistenze. Le ingiustizie di cui Leone è vittima colpiscono anche l’animo del rivale che gradualmente gli si avvicina, e i toni della loro polemica personale si smorzano…

Sergio Castellitto in Concorrenza slealeCome ogni film di Scola, anche Concorrenza sleale è pieno di personaggi secondari davvero interessanti: il cognato scroccone di Umberto, il fratello professore (interpretato da un ottimo Depardieu), il carrettiere-commesso, l’orologiaio polacco, la commessa filofascista. Vero fulcro del film sono però Abatantuono e Castellitto, che offrono un’interpretazione credibile e sfaccettata di questi due caratteri.

Efficace e stilizzata la raffigurazione della Roma fascista, ancorché un po’ troppo marcata; ottime le musiche di Trovajoli, che è anche interprete in prima persona dei brani al pianoforte; interessante la fotografia di Franco Di Giacomo, anche se un po’ cupa.

Concorrenza sleale è un esempio interessante di come si possa narrare la “Grande Storia” attraverso le piccole vicende quotidiane di due famiglie come tante; e se si può fare un appunto a questo film è proprio la presenza di qualche momento un po’ lento, soprattutto nella parte centrale, quando la vicenda storica italiana prende gradualmente il sopravvento su quelle familiari. Comunque un film da vedere, principalmente perché riesce, pur affrontando un argomento difficile e tanto frequentemente portato sugli schermi come quello dell’esperienza fascista e  della persecuzione degli ebrei, a mostrarci un quadro realista della situazione, senza abusare di sentimentalismi o drammaticità, e facendo spesso sorridere lo spettatore.


La locandina di Concorrenza slealeTitolo: Concorrenza sleale
Regia: Ettore Scola
Sceneggiatura: Furio Scarpelli, Giacomo Scarpelli, Ettore Scola, Silvia Scola
Fotografia: Franco Di Giacomo
Interpreti: Diego Abatantuono, Sergio Castellitto, Jean-Claude Brialy, Gérard Depardieu, Claudio Bigagli, Eliana Miglio, Elio Germano, Rolando Ravello, Sabrina Impacciatore
Nazionalità: Italia, 2001
Durata: 1h. 58′


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