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"Il solitario" di Francesco Campanini

16 giugno 2009 Recensioni 0 Commenti
Il solitario

Produzioni cinematografiche e di video, 19 Giugno 2009 – Acerbo

Milano, 1999. Una rapina da tre miliardi di lire commessa ai danni di una banda di malavitosi finisce nel sangue. C’è un solo superstite, Leo Piazza, che fugge braccato dai gangster cui ha rubato i soldi, costretto a nascondersi in attesa di poter lasciare il paese…


Luca Magri in Il solitarioCercando di ispirarsi ai poliziotteschi di Di Leo e Castellari, l’esordiente Francesco Campanini produce e dirige un noir indipendente ambientato nel mondo della criminalità italiana, organizzata ma non troppo, ma più che con la mancanza di fondi deve fare i conti con la sua inesperienza e quella degli sceneggiatori. Pur avendo alcuni aspetti lodevoli, infatti, il film soffre molto una sceneggiatura che non riesce a tenere alta la tensione e che si basa su dialoghi sempre innaturali e a volte quasi ridicoli, ed una regia che di rado trova i guizzi giusti. Ma la caratterizzazione del protagonista è interessante, un fuggiasco che non parla mai e sa muoversi senza farsi notare, e l’idea di rifarsi a un certo tipo di cinema valeva la pena di essere provata.

L’inadeguatezza di alcuni attori di supporto, questo sì, è colpa dei pochi soldi a disposizione, ma il protagonista riesce sempre ad essere convincente ed ha al fianco gli esperti Massimo Vanni e Francesco Barilli – volti tipici proprio dei poliziotteschi anni 70 – e la brava esordiente Giancarla Malusardi, capace di rubargli spesso la scena.

Giancarla Malusardi e Luca Magri in Il solitarioDal canto suo Campanini, che un paio d’anni fa diresse il bel corto in stop-motion Lo spaventapasseri, gestisce bene le scene d’azione ma fatica a dare ritmo alla parte centrale della pellicola. Supportato dall’ottimo lavoro del direttore della fotografia, il giovane regista parmigiano riesce comunque a rendere credibile l’ambientazione nel 1999 e mettere in scena un paio di sequenze convincenti, ma poi rovina quanto di buono fatto con alcune idee che non funzionano per niente (i fermofotogramma, il solitario che gioca al solitario…).

Non si può dire che Il solitario sia un film davvero riuscito, ma dimostra comunque una consapevolezza e una serietà nel fare cinema che a volte in Italia è difficile trovare anche in prodotti più importanti. Com’era una volta per i film di genere, e come ogni tanto capita ancora per i film indipendenti nella nostra pachidermica industria cinematografica nazionale.


La locandina di Il solitarioTitolo: Il solitario
Regia: Francesco Campanini
Sceneggiatura: Lucrezia Le Moli, Luca Magri
Fotografia: Raoul Torresi
Interpreti: Luca Magri, Francesco Sicigliano, Francesco Barilli, Massimo Vanni, Giancarla Malusardi, Adriano Guareschi, Sara Alzetta, Ottaviano Dell’Acqua, Paolo Rossini, Andrea Zannoni, Alessandra Varacca, Massimo Pittarello, Cristian Radicchi
Nazionalità: Italia, 2008
Durata: 1h. 25′


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