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"Il viaggio di Felicia" di Atom Egoyan

7 dicembre 2002 Recensioni 0 Commenti
Viaggio di Felicia

Bim, 15 Ottobre 1999 – Rivelatorio

La bellissima diciassettenne irlandese Felicia è partita alla ricerca del suo ragazzo, emigrato in Inghilterra. Durante il viaggio intreccerà la propria vita con quella del signor Hilditch, un cinquantenne gentile e pronto ad ospitarla, che l’aiuterà nelle sue inutili ricerche…


Bob Hoskins ed Elaine Cassidy in Il viaggio di FeliciaDopo Il dolce domani, Atom Egoyan (partendo dall’omonimo romanzo di William Trevor) si cimenta in un genere all’apparenza diverso, analizzando eventi poco importanti ma che richiamano sempre quel disagio spesso presente nei suoi film, spiazzando a più riprese lo spettatore con accadimenti, appunti, capaci di mutare il semplice scorrere di un’intera esistenza. Il regista e sceneggiatore, infatti, soffermandosi su paranoie esistenziali, tratta le difficoltà di chi vuole allontanarsi da casa e di chi, invece, è terrorizzato da quanto vi è all’esterno.

Da premio Oscar l’impareggiabile interpretazione di Hoskins, calatosi in un complicato personaggio vittima/colpevole delle sue stesse angosce e di una sorta d’autolesionismo psicologico.

Il regista Atom Egoyan sul set di Il viaggio di FeliciaIl peso del luogo di provenienza e di genitori troppo oppressivi, saranno la causa dei problemi dei due protagonisti, nonché l’unico vero appoggio che, infine, potrà confortarli. Anche se, desiderosi di protezione, troveranno sostegno l’uno nell’altra, instaurando una specie di rapporto morboso che li isolerà dal mondo esterno. Avvolgendoli tra le mura di una casa dove il giardino, luogo di torture e sofferenze e, poi, di ultima redenzione, ne sarà l’unico confine.

Gli innumerevoli flashback, dal bianco e nero al VHS, sono l’idea più originale del film e rendono al meglio la frustrazione pessimista di un uomo, angelo liberatore, che segue un rito ben preciso d’aiuto mentale e poi materiale (morte). Sarà questa, infatti, la sua graduale ma efficace missione che, purtroppo, si concluderà con un finale non abbastanza macabro. Risvolto che avrebbe ulteriormente accentuato la morale della storia: sull’impossibilità di vivere con troppe o senza radici.


Titolo: Il viaggio di Felicia (Felicia’s Journey)
Regia: Atom Egoyan
Sceneggiatura: Atom Egoyan
Fotografia: Paul Sarossy
Interpreti: Bob Hoskins, Elaine Cassidy, Arsinée Khanjian, Sheila Reid, Nizwar Karanj, Ali Yassine, Peter McDonald, Kriss Dosanjh, Gerard McSorley, Marie Stafford, Gavin Kelty, Brid Brennan, Mark Hadfield, Danny Turner, Susan Parry
Nazionalità: Regno Unito, 1999
Durata: 1h. 56′


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