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"Fire and Ice" di Ralph Bakshi

4 gennaio 2004 Recensioni 0 Commenti
Fire and Ice - Fuoco e Ghiaccio

DLF, 1983 – Mediocre

Alla fine dell’ultima era glaciale, la Regina del Nord radunò un esercito ed insegnò la magia nera al proprio figlio per estendere i confini del suo Regno del Ghiaccio a tutte le regioni conosciute. A sud c’era però il Regno del Fuoco, e nessuno immaginava cosa sarebbe accaduto in uno scontro tra Fuoco e Ghiaccio…


Darkwolf in una scena di Fire and Ice - Fuoco e Ghiaccio«Molto tempo fa, alla fine dell’ultima era glaciale, nel nord salì al trono una regina molto potente. Il suo nome era Juliana, e la sua ambizione era estendere i confini del suo regno a tutte le regioni conosciute del mondo. A questo fine radunò un esercito. Ebbe un figlio e lo chiamò Necron. Gli insegnò le arti della magia nera e dei poteri occulti. Quando Nekron raggiunse la maggiore età, era un maestro nelle arti magiche. Assieme, assunsero il comando del Regno del Ghiaccio. Dal loro castello, chiamato “Picco di Ghiaccio”, ordinarono a enormi ghiacciai di scendere a valle. Nessun villaggio, nessuna persona, potè resistere al rovinoso avanzare di quelle enormi masse di ghiaccio.
Nekron in una scena di Fire and Ice - Fuoco e GhiaccioI sopravvissuti si spostarono sempre più a sud, verso una regione montana caratterizzata da molti vulcani. Questa regione era governata da un re di nome Jarol, che viveva in una dimora che i suoi uomini chiamavano la “Torre del Fuoco”. Nekron spingeva le masse di ghiaccio sempre più a sud, verso le zone temperate attorno alla Terra del Fuoco. Nessuno osava neanche immaginare cosa sarebbe accaduto in uno scontro tra il Fuoco e il Ghiaccio…»

Il Picco di Ghiaccio in una scena di Fire and Ice - Fuoco e GhiaccioDopo questa (troppo) lunga introduzione, abbandoniamo le illustrazioni a matita di Frank Frazetta per addentrarci nel mondo che Ralph Bakshi ha disegnato con il suo tipico stile personale. Frazetta e Bakshi hanno creato l’universo di questo Fire and Ice a quattro mani ma il tratto dei due autori mal si combina, e per quanto i classici personaggi frazettiani siano comunque riconoscibili (come il “Death Dealer” che viene qui chiamato Darkwolf, o i sub-umani neanderthaliani), appaiono fuori luogo nei disegni al rotoscopio del regista del Signore degli Anelli animato, che non riesce nemmeno a rendere possenti le anatomie dei suoi guerrieri. Le influenze che hanno portato alla realizzazione di questo film sembrano comunque molteplici, da Flash Gordon ai comics di Moebius, da Tarzan a Guerre Stellari, fino – ovviamente – ad Heavy Metal (e passando forse per una poesia di Robert Frost).
Larn in Fire and Ice - Fuoco e GhiaccioI danni maggiori, comunque, Bakshi li fa in sede di regia. A fianco di un buon uso del montaggio nelle scene d’azione, una convincente tormenta di neve realizzata con tecnica mista ed un lungo inseguimento nella giungla del tutto privo di parole, Bakshi ha infatti la pessima idea di realizzare alcune sequenze al rallentatore, che dimostrano le ragioni dello scarso utilizzo di questa tecnica all’interno del cinema d’animazione. Nonostante poi la buona dose di violenza insita nel racconto, sono ben poche le gocce di sangue che il regista decide di far versare nel corso del film. Questo provoca una strana sensazione di freddezza, di irrealtà, acuita anche dall’animazione dei personaggi, che troppo spesso si muovono in spregio alle comuni leggi della fisica. Personaggi che già di loro non riescono in nessun caso ad avere il carisma mitico di un Conan il barbaro, per fare un esempio. Unica eccezione è la protagonista femminile, Teegra, che rivaleggia in fascino con la Taarna del già citato Heavy Metal. D’altra parte, va in giro per tutto il tempo ad agitare tette e culo con indosso solo un microscopico bikini…

Teegra in Fire and Ice - Fuoco e GhiaccioSe l’universo del film, e quindi il suo soggetto, è opera di Bakshi e Frazetta, la sceneggiatura è stata scritta dai due fumettisti Roy Thomas e Gerry Conway. Nonostante l’esperienza di Thomas con ambientazioni simili a quella di questo film (ha scritto a lungo la serie del Conan di casa Marvel), è proprio in fase di sceneggiatura che Fire and Ice presenta i problemi maggiori. La storia, ripetitiva già di suo, ha qualche buco di troppo e procede esclusivamente per coincidenze, che regolano gli incontri tra i personaggi e le sorti dei loro scontri. In più, il primo incontro fra Teegra e Larn e la nascita del loro amore ci viene raccontato in maniera estremamente confusa. Troppi, poi, sono i personaggi secondari di cui non si sa nulla e di cui ci si chiede ragione (compresa la stessa regina Juliana). E’ invece efficace la caratterizzazione scimmiesca dei sub-umani, che risente però di una separazione troppo rigida tra buoni e cattivi. In più, la magia appare tutto sommato inutile per la storia e mal utilizzata a livello narrativo.

La Torre del Fuoco in una scena di Fire and Ice - Fuoco e GhiaccioInsomma, se è vero che l’ora e venti di proiezione passa tutto sommato in fretta è altrettanto vero che passa in maniera del tutto innocua, lasciando di rado intravedere il talento dei singoli realizzatori. Non c’è una sola sequenza in tutto il film che sia davvero memorabile, nessun momento in cui si trattiene il fiato per le sorti dei personaggi, nessuna scena in cui si ritrova la perizia grafica di Frazetta e nessun istante in cui le musiche di William Kraft non sembrino eccessive. E nessun momento in cui si crede al mondo che ci viene raccontato.


La locandina di Fire and Ice - Fuoco e GhiaccioTitolo: Fire and Ice – Fuoco e Ghiaccio (Fire and Ice)
Regia: Ralph Bakshi
Sceneggiatura: Roy Thomas, Gerry Conway
Fotografia:
Interpreti:
Nazionalità: USA, 1983
Durata: 1h. 21′


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