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"Non voglio dormire da solo" di Tsai Ming-liang

3 settembre 2006 Recensioni 0 Commenti
CineFile

Inedito in Italia – Bisognoso d’affetto

Dopo essere stato derubato a Kuala Lumpur, Hsiao-kang trova rifugio in casa di alcuni operai del Bangladesh. Uno di loro accetta di dividere il suo letto con lui. Nel frattempo, la cameriera di un bar fa da infermiera al figlio paralizzato della sua padrona…


Una scenaTsai Ming-liang: se ti conosci lo eviti. O lo segui. Se sai che non fa per te un film dove non c’è un solo movimento di macchina, dove i 2/3 dei protagonisti non dicono mai una parola – anzi, uno dei più inquadrati è addirittura in coma – dove la maggior parte delle azioni si svolge in tempo reale. Se non ti piace il cinema orientale, da Wong Kar Wai a Kurosawa (non importa se si tratta di Akira o Kiyoshi) allora meglio evitare Non voglio dormire da solo, che non farebbe altro che ribadire con efficacia insuperabile questa convinzione.

Una scenaSe invece il cinema orientale ti interessa, e magari sei convinto che i 2/3 delle cose interessanti che ci offre il cinema d’oggi vengono solo da lì, se apprezzi la maestria nella composizione delle inquadrature di Tsai, il suo uso della profondità di campo, la capacità di rendere memorabili location che nessuno di noi vorrebbe abitare nemmeno se fossero l’unica alternativa al braccio della morte, se è così allora è bene andare a vedere questo film.

Una scenaTroverai che in fondo l’intera vicenda si riassume nella frase che la intitola, illustrata attraverso le vicende di un’umanità picchiata, muta, che lavora per sopravvivere e che spesso riesce a malapena a sottovivere, ma che non perde l’innata, istintiva voglia di aggrapparsi ai suoi simili, di vivere delle relazioni e delle emozioni, conscia del fatto che solo queste riusciranno a mantenerli a galla in un mondo che da qualunque punto lo guardi, almeno per loro, appare affondato.


La locandina internazionaleTitolo: I Don’t Want to Sleep Alone (Hei yan quan)
Regia: Tsai Ming-liang
Sceneggiatura: Tsai Ming-liang
Fotografia: Liao Peng-jung
Interpreti: Chen Shiang-chyi, Lee Kang-sheng, Norman Atun, Pearlly Chua
Nazionalità: Francia – Taiwan, 2006
Durata: 1h. 55′


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