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"Happy Few" di Antony Cordier

2 settembre 2010 Recensioni 0 Commenti
Happy Few

Inedito in Italia – Fisico

Due coppie felicemente sposate con figli si conoscono per caso e a poco a poco nasce un’attrazione incrociata. Anziché nascondersi o mentire, i quattro decidono di dar vita a un rapporto a quattro dove nessuno sarà escluso…


Roschdy Zem ed Élodie Bouchez in Happy FewNella maggior parte dei casi, l’adulterio si accompagna con l’inganno o quantomeno il non detto, mentre il regime di coppia aperta non viene spesso sfruttato dal cinema proprio per la (solo apparente?) mancanza di conflitto che si viene a creare tra le persone coinvolte. Il film di Cordier prova ad aggirare questi limiti e contemporaneamente alzare la posta in gioco, raddoppiando il coinvolgimento emotivo e la sua profondità.

Nicolas Duvauchelle e Marina Foïs in Happy FewOgni scelta, ogni sguardo, ogni amplesso di ciascuno dei quattro protagonisti di Happy Few ha una sua ragione e un suo significato, calcolati con una precisione geometrica e al tempo stesso carichi di sentimento ed espressività, tanto che spesso i dialoghi appaiono quasi superflui. Il rapporto nato dai corpi dei personaggi passa quindi sui loro corpi, vive e viene vissuto con una fisicità che sulla carta era tutt’altro che semplice da trasmettere allo spettatore senza scivolare nel semplice erotico, nel morboso, nel vuoto. Significativo in questo senso che il rapporto tra i personaggi arrivi ad una fine a causa dell’una bugia, di un qualcosa di inesistente.

Una scena di Happy FewI quattro attori offrono alla macchina da presa i loro corpi con studiata generosità, soprattutto le protagoniste femminili, ma dimostrano una sensibilità ed un amore non comune per i propri personaggi. Verrebbe da pensare che siano stati lasciati liberi di improvvisare, ma il film ha uno sviluppo così privo di sbavature, globalmente e all’interno delle singole scene, che si può solo dare il merito a un’ottima direzione attoriale da parte del regista. Laddove il film si mostra limitato, invece, è nella sua stessa sostanza: la presenza di così tante scene di sesso potrebbe dare fastidio a più d’uno, e non si ha l’impressione di voler andare al di là del nucleo dei protagonisti (mediocri infatti i figli e gli altri personaggi di contorno). Ma Happy Few non è solo un film sul sesso, o sulla libertà, è un film su tutte le relazioni, i desideri e le gelosie più comuni. Un film con un obiettivo forse più basso di altri, ma anche un film solido e toccante al tempo stesso.


La locandina francese di Happy FewTitolo: Happy Few
Regia: Antony Cordier
Sceneggiatura: Antony Cordier, Julie Peyr
Fotografia: Nicolas Gaurin
Interpreti: Marina Foïs, Élodie Bouchez, Roschdy Zem, Nicolas Duvauchelle, Jean-François Stévenin, Alexia Stresi, Geneviève Mnich, Philippe Paimblanc, Blanche Gardin
Nazionalità: Francia, 2010
Durata: 1h. 43′


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