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"L'estate d'inverno" di Davide Sibaldi

15 ottobre 2010 Recensioni 0 Commenti
Emanuele Rauco, 14 Ottobre 2010: Fasullo
Iris Film, 15 Ottobre 2010

Un ragazzo dopo un rapporto con una prostituta del doppio dei suoi anni le chiede di restare un’altra ora a parlare: nonostante la ritrosia di lei, i due tireranno fuori i loro demoni, gli abbandoni subiti e quelli effettuati…


Ancora storia di cattiva distribuzione italiana. Girato nel 2007, presentato al Festival di Roma del 2008 e uscito solo il 15 ottobre 2010, l’esordio nel lungometraggio di Davide Sibaldi arriva sul grande schermo grazie all’interessamento del benemerito Christian Lelli di Iris Film. Che produttivamente va sul sicuro, con un film girato con due soli personaggi in una stanza, ma che non riesce a comunicare con lo spettatore a causa di un surplus di artificiosità. Uno psico-dramma da camera che Sibaldi ha scritto ispirandosi chiaramente a Bergman e al Dreyer di Due esseri, ma che non riesce ad andare più in là di un comune adattamento teatrale appesantito da troppe parole a vuoto.

Il cuore del film – sbandierato ogni 2-3 minuti e ribadito pesantemente in conferenza stampa – è riflettere su cosa accade agli esseri umani quando vengono abbandonati, le reazioni, le deviazioni psicologiche, i traumi non risolti e che il dialogo e il confronto possono aprire come squarci, e forse risolvere; il vero problema del film di Sibaldi non è nell’impianto di base, ma soprattutto nella difficoltà di rendere vere le emozioni e le sensazioni così apertamente messe in scena, un po’ perché la realizzazione si perde nei fronzoli, un po’ perché il cuore del film è debole.

La colpa è in sostanza di una sceneggiatura che usa dialoghi ridondanti, della falsa letteratura delle parole che si adagia su escamotage come i lapsus freudiani e di una regia che eccede in riprese estemporanee e vuote (la città, l’albergo) e in un montaggio per-cinetico che tradisce una sfiducia negli attori. Giustamente: Fausto Cabra è davvero pessimo nonostante ogni sforzo, mentre Pia Lanciotti, molto migliore, si lascia andare a troppo birignao. E quando non c’è altra via d’uscita, per lo spettatore e per il film, che attendere la chiusura, una stanza di motel diventa una vera prigione.


Titolo: L’estate d’inverno
Regia: Davide Sibaldi

Sceneggiatura: Davide Sibaldi
Fotografia: Luca Fantini

Interpreti: Pia Lanciotti, Fausto Cabra

Nazionalità: Italia, 2008

Durata: 1h. 10′


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