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"The Conspirator" di Robert Redford

28 giugno 2011 Recensioni 0 Commenti
Tiziana Cappellini, 24 Giugno 2001: Intenso
01 Distribution, 22 Giugno 2011

Nell’aprile 1865, sul finire della Guerra di Secessione, il Presidente Abramo Lincoln viene assassinato con un colpo alla testa. Il colpevole fugge e riesce a nascondersi per poco tempo, si individuano le persone che hanno cospirato con lui, tra cui viene arrestata anche una donna…


La storia narrata in The Conspirator sembra essere stata trasposta da un romanzo, mentre in realtà è frutto di accurate ricerche storiche e di una ricostruzione molto fedele, quanto scrupolosa, dell’epoca senza in questo nulla escludere. Un attore uccide platealmente Lincoln a teatro, poi nei giorni successivi gli eventi incalzano: l’assassino viene trovato e ucciso a sua volta, mentre coloro che hanno cospirato con lui sono tutti arrestati eccetto John Surratt, già in fuga, al cui posto verrà arrestata la madre Mary. In quanto proprietaria della pensione presso la quale i cospiratori si riunivano, la donna viene accusata di complicità ed è difesa da un avvocato alle prime armi, il reduce di guerra Frederick Aiken.

Tutto ciò è realmente frutto della Storia, che il film propone nella sua crudezza e nelle sue varie ambiguità. I conflitti di coscienza investono subito Aiken, difensore suo malgrado di chi crede colpevole per poi ricredersi e appassionarsi alla sua causa, durante la quale scoprirà i meccanismi di una giustizia che non è sempre tale e che cercherà invano di combattere. Ognuno agisce per un motivo in cui crede: chi per un ideale per il quale rischia la vita, chi per la nazione e chi per difendere la dignità dell’essere umano, mescolando errori a ragioni anche condivisibili. Nessuno, e non solo gli imputati, è totalmente colpevole o innocente nelle sue azioni. Soprattutto, si sollevano dubbi sulla legittimità del processo nei confronti di una donna che cerca di proteggere il figlio a costo della sua stessa vita. La tesi del film sposa una sua presunta innocenza, per quanto minata da dubbi verosimili, e ne segue le sofferenze morali e fisiche durante la ricostruzione del processo intervallato da flashback, che ricostruiscono i retroscena di una vicenda molto intricata.

Questa è una delle tecniche del film, che si avvale anche di documenti d’epoca come giornali e fotografie, diventando in alcuni momenti quasi documentaristico. La città di Washington è ricostruita, sia negli interni che negli esterni, in modo molto filologico dando dall’inizio alla fine (compresi i titoli di coda) un vero affresco di quel tempo di cui rievoca le atmosfere calde e suggestive. Non mancano sequenze spettacolari – pur brevi, ma efficaci nel loro intento di tratteggiare un momento storico o un avvenimento – come i campi di battaglia e la locomotiva che trasporta il corpo di Lincoln durante il suo funerale, senza tralasciare l’intensità (non solo visiva) delle scene processuali e di quelle all’interno (ma anche all’esterno) della prigione.

L’uso della macchina da presa diventa ancora più tecnico nelle sequenze finali, a partire dal ricorso alla soggettiva che fa immedesimare lo spettatore in Mary in un momento particolarmente drammatico, la cui ricostruzione dà un’ulteriore prova della serietà con cui l’intero film è stato concepito e molto ben realizzato. Si tratta di un film intenso, anche scomodo per i fatti che vengono alla luce, che non lascia indifferenti e che induce lo spettatore a meditare intorno a tematiche importanti, rivelando in questo obiettivo raggiunto non solo un certo valore artistico (conferito inoltre dalla buona prova degli attori protagonisti), ma anche civile.


Titolo: The Conspirator (Id.)
Regia: Robert Redford
Sceneggiatura: James D. Solomon
Fotografia: Newton Thomas Siegel
Interpreti: James McAvoy, Robin Wright, Kevin Kline, Evan Rachel Wood, Justin Long, Tom Wilkinson, Badge Dale, Alexis Bledel, Danny Huston, Johnny Simmons, Toby Kebbell, Colm Meaney, Jonathan Groff, Stephen Root
Nazionalità: USA, 2011
Durata: 2h. 02′


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