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Naqoyqatsi di Godfrey Reggio

5 settembre 2002 Recensioni 0 Commenti
Naqoyqatsi

Mikado, 25 luglio 2003 – Particolare

Un film strutturato in 3 movimenti: il primo ripercorre l’evoluzione del linguaggio umano dall’alfabeto ai codici numerici, il secondo descrive come competizione e denaro siano all’apice della scala di valori dell’uomo globalizzato, il terzo mostra gli esiti disastrosi della velocità…


Forse ricorderete un film uscito nel 1984, che fece molto parlare di sé per la particolare accezione in cui era stato utilizzato il veicolo-cinema. Quel film era Koyaanisqatsi, opera prima di Godfrey Reggio, che alcuni anni dopo propose il suo Powaqqatsi. Entrambi i titoli erano tratti dalla lingua Hopi, pellerossa dell’Arizona, e si trattava in tutti e due i casi di film privi di dialogo, un collage non-stop di immagini tratte dalla vita reale, che avevano lo scopo di denunciare situazioni nelle quali l’uomo con le sue scelte e le sue creazioni crea danni irreversibili a se stesso, ai suoi simili, agli animali: insomma a tutto il pianeta.

Naqoyqatsi è il terzo episodio di questa trilogia. Il titolo significa, tradotto letteralmente, “L’un l’altro uccidere molti vita”. Le interpretazioni più profonde di questa frase parlano di vita poco considerata come valore, in un mondo in cui si uccide continuamente e senza scrupoli, di violenza autorizzata e civilizzata, di guerra come stile di vita (Life as War). Questa volta le immagini meravigliose montate in poco più di un’ora di pellicola ci parlano appunto di guerra, di nuove bombe sempre più micidiali, di alimenti che distruggono il nostro corpo, di fumo, alcool, droga. Ci raccontano la nostra dipendenza dai McDonald’s come dalle sigarette, dagli psicofarmaci e dalla Tv, dai telefonini e da tutto ciò che ci crea l’illusione della perfezione.

In una fuga acceleratissma (quanto lo è la tecnologia nella quale viviamo ogni giorno) incalzata dalla stupenda colonna sonora, i flash del nostro mondo si susseguono, mostrandoci senza remore ma con molta poesia quello che tutti sappiamo ma teniamo nascosto a noi stessi: che stiamo distruggendo il mondo in cui viviamo, e che se non ci fermiamo non solo saremo certi di non lasciare nulla ai nostri figli, ma anche noi avremo ben poco da godere.

Un consiglio: superare lo scoglio dell’idea di un film senza trama nè dialoghi, per lasciarsi trasportare in questo viaggio allo stesso tempo angoscioso ma anche affascinante, senza nascondersi dietro falsi pudori, per vedere un aspetto di noi tutti che merita sicuramente di essere considerato.


Titolo: Naqoyqatsi (Naqoyqatsi – Life as War)
Regia: Godfrey Reggio
Sceneggiatura:
Fotografia: Russell Lee Fine
Interpreti:
Nazionalità: USA, 2002
Durata: 1h. 09′


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