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"I testimoni" di André Téchiné

2 novembre 2007 Recensioni 0 Commenti
I testimoni

01 Distribution, 6 Luglio 2007 – Profondo

Estate 1984. Manu stringe una casta amicizia con Adrien, un ricco medico sui cinquant’anni che gli apre gli occhi rispetto alla possibilità di un diverso stile di vita. Una storia d’amore non prevista e l’insorgere dell’epidemia dell’AIDS sconvolgono il tranquillo ordine della vita dei personaggi…


Johan Libéreau, Michel Blanc e Emmanuelle Béart in una scena di I testimoniVerso la metà degli anni 80, il mondo è stato testimone della diffusione di una nuova malattia infettiva, la cui origine era sconosciuta ma i cui effetti erano mortali. Colpiva in modo particolare i tossicodipendenti e gli omosessuali, e distruggeva le difese immunitarie del corpo umano, rendendolo così incapace di combattere virus che in condizioni normali avrebbe debellato senza problemi. Alla malattia fu dato il nome di AIDS, Acquired Immune Deficiency Syndrome, e anche se nella prima fase della sua incubazione può sembrare semplicemente un raffreddore che non vuol passare, nella Francia del 1984 contagiava quasi una persona al giorno.

Johan Libéreau in I testimoniVerso la metà degli anno 80, André Téchiné ha perso più di un amico a causa dell’AIDS e oggi ha deciso di render loro omaggio raccontandoci con I testimoni una storia che non è la loro ma avrebbe potuto esserlo, la storia di un ragazzo frequentatore abituale di parchi e di bar per gay che fa innamorare di sé un anziano medico ma si innamora di un suo amico poliziotto sposato e con un figlio, il quale ricambia la passione e forse anche l’amore. Quando il ragazzo scopre di essere malato, i rapporti tra i personaggi cambiano: l’amicizia lascia il posto alla gelosia, la rabbia prende il posto dell’amore, la volontà di stare da soli colpisce tutti e la paura riempie ogni loro momento.

Sami Bouajila in I testimoniGirando come d’abitudine in digitale ma controllando il mezzo meglio che in passato, Téchiné costruisce un film visivamente freddo, che ben si adatta al gelo che circonda i personaggi nel momento della crisi. Evita accuratamente il pietismo che una storia simile potrebbe portare con sé e mette molta carne al fuoco, rendendo così la pellicola molto più che un ‘semplice’ racconto di come il mondo ha scoperto l’AIDS. Mette al centro di I testimoni tre uomini che vivono l’omosessualità in maniera molto diversa – il ragazzo che non si vergogna di ciò che fa nei parchi, il medico un po’ trattenuto che capisce di dover fare qualcosa per la comunità gay, e il poliziotto che si scopre bisessuale – e li inserisce in un gruppo di personaggi vivi e non banali, molto diversi gli uni dagli altri ma studiati sufficientemente bene da darci una visione d’insieme davvero interessante. E se la presa di coscienza del medico interpretato da Michel Blanc – probabilmente il personaggio più riuscito del film – è un chiaro simbolo del fatto che non possiamo ignorare quanto di grosso avviene intorno a noi, il fatto che la scrittrice di Emmanuelle Béart decida di testimoniare con un libro la vita di Manu ci ricorda che è nelle storie “piccole” che sta il cuore del mondo.


La locandina di I testimoniTitolo: I testimoni (Les témoins)
Regia: André Téchiné
Sceneggiatura: André Téchiné, Laurent Guyot, Viviane Zingg
Fotografia: Julien Hirsch
Interpreti: Michel Blanc, Emmanuelle Béart, Sami Bouajila, Julie Depardieu, Johan Libéreau, Constance Dollé, Lorenzo Balducci, Alain Cauchi, Raphaëline Goupilleau, Jacques Nolot, Xavier Beauvois, Maïa Simon, Michèle Moretti, Bertrand Soulier
Nazionalità: Francia, 2007
Durata: 1h. 52′


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