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"Via Varsavia" di Emiliano Cribari

17 giugno 2007 Recensioni 0 Commenti
Alberto Cassani, 17 Giugno 2007: Impegnativo
Distribuito in home-video

Nel teatro del Polo Culturale di Firenze va in scena da tre giorni “Via Varsavia”, ma nessuno sembra essersene accorto. D’altra parte, non è facile attirare l’attenzione della gente sulla storia di una ragazza che uccide il fratello e lo mangia per poi raccontarsi al proprio diario…


In una Firenze piccola come una stazione, che puzza di piscio e gronda cattiveria da ogni muro – una Firenze appassita, noiosa e bottegaia – va in scena presso il Polo Culturale “Via Varsavia”, un atto unico scritto, prodotto e diretto da Emiliano Cribari e interpretato da Erika Renai. A vederlo, per il terzo giorno consecutivo, nessuno: né alla pomeridiana né alla serale. D’altra parte è un’opera rischiosa, per un giovane regista: non è facile attirare l’attenzione della gente sulla storia di una ragazza che uccide il fratello e lo mangia, e aspettando l’esecuzione rilegge il proprio diario. Molto più facile, per i frequentatori del Polo Culturale, andarsene in discoteca…

Il film Via Varsavia corre un po’ gli stessi rischi: di non suscitare interesse per via della mancanza di nomi noti, e di risultare poi troppo ostico per via dello stile con cui è realizzato. Ma non erano la chiarezza espositiva e il richiamo commerciale, che interessavano il regista. L’idea dietro il progetto era la volontà di portare la poesia al cinema passando attraverso il teatro, di mescolare arti diverse per creare un’opera ricca di significati. Probabilmente le intenzioni si sono rivelate superiori alle possibilità del regista, che pure ha messo insieme un film interessante anche se tecnicamente imperfetto; un film la cui destinazione corretta è proprio l’home-video, che permette allo spettatore di adattare la visione alla propria attenzione e alla propria comprensione.

Girato in video mescolando colore e bianco e nero, e mescolando lunghe parti dello spettacolo teatrale con scene che seguono i frequentatori del Polo Culturale, Via Varsavia si fa forte dell’ottima interpretazione di Erika Renai e di alcuni momenti davvero ben scritti e ben raccontati. Ma se proprio nello spettacolo teatrale il dramma e la commedia vanno a braccetto alla perfezione, nel resto del film la cosa non funziona quasi mai, e molte scene sembrano poco più di una macchietta. Colpa degli attori non protagonisti e della piatta fotografia, ma qualche imperfezione di montaggio e la ripetitività delle musiche avrebbero potuto essere evitate da una supervisione più esperta. Ma come detto, Cribari ha voluto indirizzare l’attenzione dello spettatore sul contenuto “poetico” del film piuttosto che sulla sua forma cinematografica, che pure è giustamente curata. E tutto considerato, anche se il film non è certo una visione semplice, non lo si può dire insoddisfacente.


Titolo: Via Varsavia
Regia: Emiliano Cribari
Sceneggiatura: Emiliano Cribari
Fotografia: Francesco Tatini, Stefano Pinzani
Interpreti: Erika Renai, Antonio Cribari, Luca Antonio Alves Franco, Alessio Venturini, Marco Masini, Barbara Enrichi, Alessandro Benvenuti, Carlo Monni, Novello Novelli, Franco Bartolozzi, Margherita Brandini, Claudio Cirri
Nazionalità: Italia, 2006
Durata: 1h. 25′


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