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"Blueberry" di Jan Kounen

26 gennaio 2005 Recensioni 0 Commenti
Blueberry

Moviemax, 15 Luglio 2005 – Soporifero

Appena arrivato a Palomito, il giovane Mike Blueberry si innamora di una prostituta che viene però uccisa in una sparatoria. Mike sopravvive a stento, e uno sciamano indiano lo cura e lo cresce secondo i dettami del Grande Spirito. E lui diventa sceriffo per difendere gli indiani dai bianchi…


Vincent Cassel in BlueberryLiberamente tratto dal fumetto western creato nel 1963 da Jean-Michel Charlier e Jean “Moebius” Giraud, questo Blueberry difficilmente potrà piacere a chi ne ha amato i volumi disegnati. L’intenzione di Jan Kounen, già regista di Dobermann, era infatti quella di realizzare un film dalle forti tematiche mistiche. L’ambientazione di frontiera è solo un espediente e l’origine fumettistica una comodità. Il personaggio principale ne esce snaturato fin dal nome (nel fumetto “Blueberry” è il soprannome, qui il cognome) e la trama sembra essere poco più che un pretesto per gli infiniti movimenti di macchina cari a certi “autori” e per le allucinazioni sciamaniche in 3D che la fanno da padrone in più d’un momento.

Michael Madsen con Eddie Izzard sullo sfondo in una scena di BlueberryGrazie soprattutto alla presenza di Vincent Cassel nel ruolo principale, Kounen è riuscito a convincere gli investitori internazionali a mettergli a disposizione un budget di 40 milioni di euro, che gli è probabilmente servito soprattutto per pagare gli effetti speciali digitali. Il cast di buon richiamo finisce infatti per essere del tutto sprecato, in particolare il talento di Djimon Hounsou è nuovamente schiacciato da un personaggio inutile e a cui il regista concede due sole scene. E se è curioso vedere Geoffrey e Juliette Lewis interpretare padre e figlia, lascia un po’ perplessi l’uso che Kounen fa del corpo della ragazza nella scena d’amore subacquea.

Juliette Lewis in BlueberryE’ probabile che Moebius – fumettista visionario se ce n’è uno – abbia realmente apprezzato questa pellicola, questa sceneggiatura. E’ altrettanto probabile che se Charlier fosse vivo storcerebbe quantomeno il naso per il modo in cui Kounen ha rimaneggiato il suo personaggio. Certo Walter Hill – che aveva acquisito i diritti cinematografici del personaggio ma non è riuscito a dare il via al progetto – ne avrebbe fatto un western “vero”, ancorché certamente personale. Invece, ci siamo ritrovati con un regista per nulla interessato al western e con ben poco amore nei confronti del personaggio.

Hugh O'Conor e Vincent Cassel in BlueberryDopo aver iniziato il film con un prologo di venticinque minuti che vede Blueberry ragazzo, Kounen lo finisce con un quarto d’ora di visioni sciamaniche a colpi di animazioni tridimensionali invece che con un duello a colpi di pistola. L’anti-climax per eccellenza, a conclusione di un film noioso e presuntuoso, che appare chiaramente più un giochetto ad uso e consumo di chi l’ha realizzato che non un racconto diretto a chi lo guarda.


La locandina francese di BlueberryTitolo: Blueberry (Id.)
Regia: Jan Kounen
Sceneggiatura: Matt Alexander, Gérard Brach, Jan Kounen
Fotografia: Tetsuo Nagata
Interpreti: Vincent Cassel, Michael Madsen, Juliette Lewis, Temuera Morrison, Ernest Borgnine, Djimon Hounsou, Hugh O’Conor, Eddie Izzard, Geoffrey Lewis, Colm Meaney, Vahina Giocante, Kestenbetsa, Tchéky Karyo, Nichole Hiltz
Nazionalità: Francia – Messico – USA, 2004
Durata: 1h. 58′


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