Arca Russa di Aleksandr Sokurov

Mikado, 8 Novembre 2002 – Pesantissimo
Forse per magia, un cineasta russo si ritrova nell’Ermitage di San Pietroburgo, all’inizio del XVII secolo. Qui incontra un diplomatico francese, che non si capacita di riuscire a parlare fluentemente la lingua russa ma che lo accompagna in quella che diventa una specie di visita guidata nel ricchissimo palazzo imperiale…
Il terzo lungometraggio diretto da Sokurov, dopo Moloch e Taurus, è un vero miracolo della tecnica cinematografica: interamente girato in piano sequenza, grazie a una nuova telecamera digitale capace di registrare le immagini direttamente su hard-disk e che permette una qualità in tutto simile a quella della pellicola, ci presenta il palazzo dell’Ermitage in quello che presumibilmente era il suo periodo di massimo splendore, e ne fa il vero protagonista del film.
Arca Russa è, in effetti, uno spettacolo bellissimo da guardare, ma dopo venti minuti si viene assaliti dalla noia e dopo tre quarti d’ora dal sonno. Per quanto encomiabile come tentativo, non è probabilmente questo il modo giusto di raccontare la Storia al cinema.
Titolo: Arca Russa (Russki Kovcheg)
Regia: Aleksandr Sokurov
Sceneggiatura: Anatoli Nikiforov, Aleksandr Sokurov
Fotografia: Tillman Büttner
Interpreti: Sergei Dontsov, Mariya Kuznetsova, Aleksander Chaban, David Giorgobiani, Leonid Mozgovoy, Mikhail Piotrovski, Maksim Sergeyev, Anna Aleksakhina, Kostantin Anisimov, Aleksei Barabash, Vladimir Baranov, Valentin Bukin
Nazionalità: Russia – Germania, 2002
Durata: 1h. 36′
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