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"Cliente" di Josiane Balasco

24 ottobre 2008 Recensioni 0 Commenti
Gabriele Marcello, 24 Ottobre 2008: Sprecato
Inedito in Italia

Una cinquantenne borghese e di successo compensa la propria solitudine pagando giovani escort per un’oretta di piacere. Uno di loro diviene il suo favorito, ma il giovanotto è sposato e quando l’ignara moglie scopre l’attività del marito la situazione prende una piega inaspettata….


C’è poco da fare con il cinema francese: o lo si odia o lo si ama. Un esempio di questo spartiacque lo si può notare proprio quando fa capolino al Festival di Roma 2008 l’ultima commedia di Josiane Balasko, Cliente. Non sappiamo bene se questa pellicola riuscirà a valicare i confini festivalieri e giungere nel circuito di distribuzione italiana, ma se dovesse riuscirci bisogna sconsigliarlo ad una nutrita fetta di spettatrici. Non aspettatevi una commedia utile per passare un’ora e tre quarti (una lunghezza spropositata) di leggerezza e allegria, perché Cliente è un film amarissimo.

Se siete memori di altre prove della duttile regista e sperate di ritrovare quell’umorismo un po’ greve che ne ha sancito il tocco autoriale, è meglio che giriate a largo da Cliente. Peccato che sia femmina era un filmetto spumeggiante e pieno di brio e ritmo – pur con alcuni inserti pecorecci – che aveva fatto diventare il nome della Balasko sinonimo di incassi e intelligenza. Le successive opere della filmaker e attrice non sono stati enormi successi, pur se incentrati su argomenti stratificati, e così la Balasko ha ben pensato di gettarsi nel mercato dell’editoria e scrivere un romanzo di successo come Cliente. Nathalie Baye si è innamorata del personaggio e si è candidata subito per il ruolo, mentre la Balasko interpreta la parte della sorella della protagonista, una regista televisiva che perde la testa per un apache dell’Arizona. Ma i risvolti comici sono davvero poca cosa, in questo film interessante ma poco riuscito.

Se le schermaglie ironico-borghesi dei personaggi di contorno hanno il sapore delle battute che più telefonate non si può (con tutti i cliché finto radical-chic francesi che vogliono essere intelligenti a tutti i costi), lo spunto e quindi l’ossatura centrale dell’opera non è certo robetta da poco: la solitudine generata dal successo, che conduce a dover pagare quello che non ha prezzo. Una catena di anime disperate e di cattiveria fa bella mostra di sé in questo ménage a trois (cliente, marito e moglie), dove tutti sono colpevoli e innocenti in egual misura ma nessuno è immune alle conseguenze dei propri gesti.

Se Nathalie Baye si conferma interprete elegante e raffinata Eric Caravaca, apprezzato in film di ben altro spessore, si sforza di assolvere il compito di oggetto del desiderio dal fascino comune riuscendoci solo a tratti. Il problema è proprio nella sceneggiatura che, indecisa su quale direzione virare, si attorciglia continuamente alla ricerca di un effettismo a tutti i costi che non coinvolge quasi mai. Eppure l’idea poteva essere vincente, soprattutto per un film drammatico, ma non per una commediola che, in fondo, ridere non fa.


Titolo: Cliente
Regia: Josiane Balasko
Sceneggiatura: Josiane Balasko
Fotografia: Robert Alazraki
Interpreti: Nathalie Baye, Eric Caravaca, Isabelle Carré, Josiane Balasko, Catherine Hiegel, Marilou Berry, Félicité Wouassi, George Aguilar, Sandrine Le Berre, David Rousseau, Guillaume Verdier, Jean-Christophe Folly, Richard Berry
Nazionalità: Francia, 2008
Durata: 1h. 44′


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