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"All That Jazz" di Bob Fosse

8 luglio 2004 Recensioni 11 Commenti
All That Jazz

CEIAD, 1980 – Straordinario WOW

Joe Gideon è il miglior regista di Broadway, ma non è soddisfatto del montaggio del suo nuovo film né delle musiche del suo nuovo spettacolo. Fuma, beve e lavora troppo, e ogni giorno che passa gli è sempre più difficile guardarsi allo specchio e convincersi che è il momento di andare in scena…


Roy Scheider in All That JazzFortemente autobiografica, All That Jazz è quasi il testamento artistico di Bob Fosse, che girò in seguito solo un ultimo film prima di accasciarsi su una panchina e morire di infarto, e che è stato il più grande regista di Broadway ma anche il più grande regista di musical della storia del cinema. Non solo per come metteva in scena i balletti (All That Jazz è un film sulla danza, ma non è un film di danza), ma soprattutto per il modo cinematograficamente vivo ed emotivamente violento in cui riusciva a raccontare le sue storie. Basta la crisi di pianto di Victoria per raccontare Broadway, bastano i due balletti di Air-otica per spiegare cos’è il vero genio artistico, basta la scena della lettura del copione per insegnare a tutti cos’è il cinema.

Una scena di All That JazzScritturato al posto di Richard Dreyfuss, che aveva rinunciato per incomprensioni con il regista, Roy Scheider sembra in ogni momento l’attore giusto nel ruolo giusto, con la faccia stanca e la sigaretta sempre all’angolo della bocca, riuscendo anche a cantare e ballare decentemente nel numero che chiude il film. Gli altri attori principali sono altrettanto convincenti sia quando recitano che quando ballano, con menzione d’onore per Ann Reinking, fidanzata di Bob Fosse qui nel ruolo della fidanzata di Joe Gideon. Jessica Lange interpreta tra l’altro uno dei ruoli idealmente più belli mai scritti per un’attrice, un bellissimo Angelo della Morte a cui non si può mentire.

Ann Reinking, Erzsebet Foldi e Roy Scheider in All That JazzCriticato dalla stampa dell’epoca per la presunzione di pensare che la propria vita fosse interessante per il pubblico, Bob Fosse è stato regista di soli cinque (bellissimi) film, riuscendo anche a fare un’ineguagliata tripletta di premi nel 1973 con l’Oscar per Cabaret, il Tony per la regia teatrale di Pippin’ e l’Emmy per la regia dello special televisivo Liza with a Z. La sua vita, vissuta sulla fast lane come quella di Joe Gideon, è realmente interessante, ed il modo in cui ce la racconta è illuminante. Non è presunzione, la sua: è onestà. E’ bravura. E’ genio.


La locandina statunitense di All That JazzTitolo: All That Jazz – Lo spettacolo continua (All That Jazz)
Regia: Bob Fosse
Sceneggiatura: Robert Alan Aurthur, Bob Fosse
Fotografia: Giuseppe Rotunno
Interpreti: Roy Scheider, Leland Palmer, Ann Reinking, Jessica Lange, Cliff Gorman, Ben Vereen, Erzsebet Foldi, Max Wright, Michael Tolan, Deborah Geffner, William LeMassena, Irene Kane, Kathryn Doby, Robert Hitt, Sue Paul, John Lithgow
Nazionalità: USA, 1979
Durata: 2h. 03′


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Attualmente ci sono 11 commenti a questo articolo:

  1. con roy scheider consiglio a tutti di vedere il braccio violento della legge,film datato ma molto bello diretto dal regista dell’esorcista e con gene hackman attore protagonista.

  2. Riccardo ( ex Mickey Rourke ) ha detto:

    L’ho visto il braccio violento della legge e devo dire che è uno di quei pochi capolavori degli anni 70. Molto acclamato anche ai nostri giorni, nonostante abbia più di 30 anni.
    I finali di entrambi gli episodi sembrano incompiuti, ed è questo il vero scopo dei thriller. Lasciare un clima allucinato di suspance dopo l’azione finale per dare allo spettatore la possibilità di interpretare il finale come vuole.
    Però questo film è tratto da una storia vera quindi non c’è molto da immaginare. Parla del più grande traffico di stupefacenti francese della storia.

  3. non ho visto il braccio violento della legge 2 però,com’è?
    comunque rimanendo in ambito di musical sarei intressato a vedere chicago di rob marshall.com’è?

  4. Alberto Cassani ha detto:

    “Chicago” direi che si può anche evitare. “Il braccio violento della legge 2”, invece, merita di essere visto.

  5. Fauno ha detto:

    Eh no!!!

    La frase corretta (seppur “volgare”) è:

    “Fuma, beve e scopa troppo in giro”

    Dai, non puoi cadere su ste cose Cassani! 😉

    Davvero interessante anche se come altre pellicole di quel periodo è un po’ confusionario in certi passaggi a causa dell’aria visionaria che avvolge il film.

    Bello!

  6. Alberto Cassani ha detto:

    Ah ah ah… No, non volevo citare direttamente una frase del film, ma solamente spiegare perché gli viene l’infarto. E’ sicuramente più ossessionato dal lavoro che non dal sesso, no?

  7. Fauno ha detto:

    E’ vero che è ossessionato dal lavoro ma molto di ciò che fa gravita attorno al sesso…Per esempio la coreografia di Air-otica…E poi vi è anche una battuta nel film dove viene detto che lui ha una fissa per il sesso.

    Comunque ok, spiegata la “svista”…

  8. Fabrizio ha detto:

    Di Bob Fosse ho appena visto “Lenny” e l’ho trovato ottimo, oltre a contenere probabilmente il miglior Hoffman di sempre. Devo dire che Fosse ci sapeva davvero fare con il mezzo cinematografico. Sapeva fare del gran cinema.

  9. Alberto Cassani ha detto:

    Pensa che l’ho visto anch’io settimana scorsa. Fosse era un grandissimo regista.

  10. Fabrizio ha detto:

    Io trovo il suo stile ipnotico e affascinante. Valorizza sempre quello che mostra, oltre a saper narrare e creare la giusta atmosfera.

  11. Guido ha detto:

    “Lenny” è un vero capolavoro…. ora guarderò anche questo. 🙂

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