Assassin's Creed di Justin Kurzel
20th Century Fox, 4 Gennaio 2017 – Pessimo
Condannato per omicidio e giustiziato tramite iniezione letale, Callum Lynch si risveglia nell’imponente base della Abstergo, dove scopre di essere discendente di una setta di Assassini da secoli in lotta contro i Templari. Grazie a un’interfaccia neurale, rivivrà le avventure di un suo antenato nella Spagna del 1492…
Atteso adattamento cinematografico di una delle serie videoludiche più interessanti degli ultimi anni, Assassin’s Creed parte col piede sbagliato e inanella una pessima scelta dopo l’altra, rivelandosi un film noioso, mal girato e a tratti persino ridicolo. Difficile puntare il dito contro i corretti responsabili di ogni singolo problema perché se non siamo dalle parti del disastro totale poco ci manca, ma è chiaro che ci si trova davanti a un film mal costruito fin dalle premesse.
Può anche darsi che i fan del videogioco possano accontentarsi di un film così, ma lascia perplessi vedere come le particolarità che hanno reso famosa la serie della Ubisoft siano qui sfruttate malissimo, a partire dall’alternarsi di piani temporali diversi passando per le acrobazie di cui i vari Altair ed Ezio Auditore si rendono protagonisti nei videogiochi. Il film è infatti ambientato quasi interamente nel presente – scegliendo poi per il passato un’epoca di scarsissimo interesse – ed è costruito più attorno a trame complottistiche che non alle scene d’azione. Considerato che era invece proprio questo l’aspetto che poteva rendere unica la pellicola, è incredibile pensare che non ci si sia voluto puntare di più. O, peggio ancora, che non lo si sia capito.
Gli adattamenti di videogame stanno diventando sempre più frequenti, in quel di Hollywood, ma finora non hanno praticamente mai dato vita a pellicole realmente di valore. Colpa di tanti fattori, ma quello più evidente è proprio l’incapacità degli sceneggiatori di trovare il modo di rendere interessante anche in “modalità passiva” un impianto narrativo nato per l’interattività. Assassin’s Creed non fa eccezione, dato che i tre sceneggiatori hanno mancato completamente la chiave narrativa giusta per renderlo un film anche solo di livello medio. «Tutto è lecito», recita il motto degli Assassini; tranne fare un film brutto come questo.
Titolo: Assassin’s Creed (Id.)
Regia: Justin Kurzel
Sceneggiatura: Michael Lesslie, Adam Cooper, Bill Collage
Fotografia: Adam Arkapaw
Interpreti: Michael Fassbender, Marion Cotillard, Jeremy Irons, Brendan Gleeson, Charlotte Rampling, Michael Kenneth Williams, Denis Ménochet, Ariane Labed, Khalid Abdalla, Essie Davis, Matias Varela, Callum Turner, Carlos Bardem, Javier Gutiérrez, Hovik Keuchkerian
Nazionalità: Regno Unito – Francia – Hong Kong – USA, 2016
Durata: 1h. 55′
Non conosco i videogiochi originali da cui è tratto il film ma ho deciso lo stesso di investire 9,50 di biglietto (questo è un TOP FILM…eheh) visto il gran parlare intorno a questa pellicola.
Devo ammettere che non ho capito praticamente nulla della trama tra inquisizione, templari, assassini e la mela che sembra uscire da Harry Potter .
Tutta la parte legata ai ” colleghi ” del protagonista ambientata in un presente distopico è buttata in maniera dozzinale e purtroppo neanche le scene ambientate nel passato, che dovevano dare ritmo al film, sono risultate poco intriganti e poco misteriose.
Le scene di azione poi coreografate in maniera sgraziata ed attori di serie A algidi ed inespressivi.
Un buco nell’acqua.
Vorrei pero’ spezzare una lancia a favore di un film tratto da un videogioco che a mio avviso è riuscito a rendere un’ottima interpretazione cinematografica della controparte videoludica: il primo Resident Evil .
E’ stato proprio Resident Evil (e non il sopravvalutato 28 Giorni Dopo che mostra i “zombie-corridori”-che tristezza) a ri-inaugurare il classico genere zombie movie morto negli anni 90′ e continuato con i vari remake di Snyder, Doomsday, WWZ ed inoltre lo stesso Silent Hill di Gans, altro film tratto da videogame, ha utilizzato lo stesso modello narrativo del film di Anderson..
Una delusione, totale… dopo un hype incontenibile. Non sono un fan della serie, ho giocato solo il primo capitolo, ma adoro i videogiochi ed e’ sempre un male per l’industria del cinema quando si hanno flopponi del genere.
Ho resistito circa 40 minuti, con una forza interiore che davvero era motivata solo dal “magari ingrana” ma niente… una debacle completa ed una incoerenza nella sceneggiatura da buco nero.
Spero vivamente che i prossimi titoli siano solo ispirati ai videogiochi e non cerchino di trasporli alla modalita’ “passiva” quale che possa essere una visione in sala.