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"Assolo" di Laura Morante

6 gennaio 2016 Recensioni 0 Commenti
Assolo

Warner, 5 Gennaio 2016 – Grazioso

Flavia è una donna sola che a cinquant’anni si ritrova con tre storie d’amore fallite alle spalle, due figli ormai indipendenti, le mogli dei suoi ex come modelli da emulare, un posto di lavoro non più adeguato alla sua età, un collega di lavoro insolente e una psicanalista rigida. Unica consolazione: l’amore per una cagnetta non sua…


Laura Morante in una scena di AssoloCon Assolo Laura Morante procede lungo la stessa traiettoria tracciata dal precedente Ciliegine. Il tema è sempre l’amore e la difficoltà di relazionarsi tra uomini e donne, con tutte le incomprensioni, le difficoltà di coppia, le strane amicizie e il conseguente stato di solitudine. Questa volta, però, la regista tende a soffermarsi e ad approfondire la condizione di abbandono di una donna che non riesce a conformarsi al ruolo di moglie e madre, ma che emerge per le proprie insicurezze e fragilità.

Laura Morante in AssoloIl film si struttura attraverso tre dimensioni narrative, esplicate attraverso tre linguaggi distinti che convivono armoniosamente: onirismo, realismo e l’utilizzo del flashback in maniera impropria rispetto ai termini classici. Infatti Flavia ricorda, ma allo stesso tempo rielabora arbitrariamente la realtà; sogna, ma anche nei suoi sogni rende sempre chiaro il riferimento al mondo delle sue paure e debolezze. Ne viene fuori un risultato comico-grottesco, con una Laura Morante che in parte compatisce Flavia e in parte si prende gioco di lei, dandone un’interpretazione asciutta e intelligente.

Laura Morante, regista e protagonista di AssoloLa regia è semplice, tende a isolare la protagonista, che sembra esser messa sempre in disparte anche quando si trova nei contesti di gruppo. Diventa invece più intimista quando Flavia interagisce con la cagnetta dei vicini, con la quale riesce a stringere l’unica autentica forma di affetto: quando c’è la piccola quadrupede le inquadrature mettono in continua relazione le due “amiche”. La donna non trova solitudine neanche nei suoi momenti di tentato approccio con l’autoerotismo, unica forma di appagamento fisico possibile per chi ha rinunciato a mettersi in discussione.

Una scena di AssoloImportante anche la schiera di attori scesi in campo per contornare la solitudine di questa cinquantenne: Piera degli Esposti psicologa inflessibile, Francesco Pannofino cialtrone, con la sua colorata “compagna” Emanuela Grimalda, Marco Giallini divertentissimo, Angela Finocchiaro depressa, Carolina Crescentini sensuale, Gigio Alberti confuso e Donatella Finocchiaro cinica.

Laura Morante ammette di aver scelto il ritmo e la grazia per affrontare un tema serio, ma per il quale vale comunque la pena scherzarci su.


La locandina di AssoloTitolo: Assolo
Regia: Laura Morante
Sceneggiatura: Laura Morante, Daniele Costantini
Fotografia: Fabio Zamarion
Interpreti: Laura Morante, Piera Degli Esposti, Francesco Pannofino, Lambert Wilson, Marco Giallini, Donatella Finocchiaro, Angela Finocchiaro, Antonello Fassari, Gigio Alberti, Emanuela Grimalda, Carolina Crescentini, Eugenia Costantini, Giovanni Anzaldo, Filippo Tirabassi
Nazionalità: Italia, 2015
Durata: 1h. 37′


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