"Bianco e nero" di Cristina Comencini
01 Distribution, 11 Gennaio 2008 – Discontinuo
Sullo sfondo di una Roma perbenista e borghese si snoda la storia di due famiglie, una bianca e una nera, avvolte dal peso dell’apparenza. All’inizio tra loro c’è una leggera parete di gomma, che diventa un muro insormontabile, pesante e tetro, quando il marito bianco si innamora della moglie nera…
Coraggioso il titolo del nuovo film di Cristina Comencini, Bianco e Nero, non altrettanto il risultato, che appare discontinuo e a tratti incoerente.
Le chiavi di interpretazione proposte sono numerose, vi è un continuo passaggio e rimescolamento di significati che si annullano a vicenda, ma con l’intento di ricondurre ad un’unica domanda: chi è il “diverso”? Con quale nome siamo autorizzati a chiamarlo? La riflessione a tutto campo è il vero filo conduttore di Bianco e Nero, che pone questioni cruciali, traendole da uno spaccato di vita italiana in cui la parola “integrazione” è solo teoria. Ed una risposta a tutti gli interrogativi la propone il finale del film, che riesce a salvarlo dalla pesantezza di cliché troppo scontati e anacronistici, che lo renderebbero riduttivo e banale.
Siamo tutti “diversi”: ognuno di noi è padrone del suo mondo, della sua storia, dei suoi ricordi, dei suoi sentimenti e l’amore è l’unico collante che riesce ad unire due o più vite diverse, oltre il muro che sembra separarle. Oltre al finale, altro elemento a favore del film è l’interpretazione di Fabio Volo che riesce, con il suo classico tocco di sana ironia, a dare colore ed energia a scene e battute altrimenti troppo ripetitive ed inorganiche.
Titolo: Bianco e nero
Regia: Cristina Comencini
Sceneggiatura: Giulia Calenda, Maddalena Ravagli, Cristina Comencini
Fotografia: Fabio Cianchetti
Interpreti: Fabio Volo, Ambra Angiolini, Aïssa Maïga, Eriq Ebouaney, Anna Bonaiuto, Franco Branciaroli, Katia Ricciarelli, Mariateresa Saponangelo, Billo, Bob Messini
Nazionalità: Italia, 2008
Durata: 1h. 40′
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