Brivido nella notte di Clint Eastwood

CIC, 26 Novembre 1971 – Oscuro
Il noto deejay californiano Dave Garner, una sera fa la conoscenza di Evelyn, sua affezionata ascoltatrice. L’attrazione fisica è forte, ma quella che doveva essere una notte di ebbrezza sessuale si trasforma ben presto in un incubo…
Il primo lungometraggio che vede Clint Eastwood dietro la macchina da presa racconta quello che al giorno d’oggi i media chiamerebbero un caso di stalking. Siamo nel 1971, il femminismo è oramai qualcosa più che un semplice grido dalla folla, e un regista sensibile come lui avverte la cosa, proponendoci un ribaltamento di ruoli: la donna da preda diventa predatrice, non più soggiogata dalla forza maschile, ma soprattutto anch’essa potente eroticamente, senza paura di usare il sesso e il ricatto come arma.
La pellicola procede per tutta la sua durata sul sottile filo che separa la passione dall’ossessione, viste come due facce della stessa medaglia. Il bene è da una parte rappresentato da Tobie, fidanzata di Dave – ritratta sempre in scene diurne, tra il verde e la purezza della natura – mentre Evelyn, il lato malato dell’amore, si situa quasi esclusivamente in ambientazioni notturne o chiuse, quasi claustrofobiche.
Dal punto di vista formale il film non presenta alcuna nota degna di citazione: Eastwood è un novizio ed è evidente come l’uso della macchina da presa sia ancora piuttosto rozzo ed elementare. Anche il montaggio è eccepibile, soprattutto nelle scene di lotta che presentano movimenti fin troppo agitati. Le scelte musicali, al contrario, sono solo l’aperitivo di quella che sarà una carriera costellata da grandi momenti melodici applicati al cinema.
Brivido nella notte scorre abbastanza linearmente nella sua interezza, mantenendo sempre un costante livello di suspense. Non convince però del tutto la figura di Evelyn, il cui disagio psicologico è analizzato in maniera piuttosto approssimativa, lasciando più spazio alle azioni criminose che ai momenti di intimità e malattia.
Titolo: Brivido nella notte (Play Misty for Me)
Regia: Clint Eastwood
Sceneggiatura: Jo Heims, Dean Riesner
Fotografia: Bruce Surtees
Interpreti: Clint Eastwood, Jessica Walter, Donna Mills, John Larch, Jack Ging, Irene Hervey, James McEachin, Clarice Taylor, Don Siegel, Duke Everts, George Fargo, Mervin W. Frates, Tim Frawley, Otis Kadani, Cannonball Adderley
Nazionalità: USA, 1971
Durata: 1h. 02′
Visto stamattina e devo dire che non mi è affatto dispiaciuto. Eastwood se l’è cavata discretamente col suo esordio. Alberto tu l’hai visto?
Sì, sì. Molto interessante.