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"Cake" di Daniel Barnz

8 maggio 2015 Recensioni 0 Commenti
Cake

Warner, 7 Maggio 2015 – Delicato

Claire vive nel dolore ed è ricoperta di cicatrici. Ha allontanato chiunque, le resta accanto solo la governante Silvana che la cura e accompagna ovunque in auto. Quando una delle compagne del gruppo di sostegno si suicida, Claire decide di incontrare il marito e il figlio della donna…


Cake risponde per genere e messa in scena a una storia che siamo abituati a vedere, soprattutto nel cinema statunitense, quella del dolore dopo un trauma, del senso di perdita e delle pulsioni autodistruttive.

Jennifer Aniston in CakeLa regia di Daniel Barnz è semplice e lineare, la sceneggiatura sicuramente aiutata dall’interpretazione di Jennifer Aniston che viene messa alla prova da un ruolo per lei inedito, sorretta a sua volta dalla bravura di Anna Barraza nel ruolo della governante Silvana. Infatti, se già Aniston con The Good Girl e Friends with Money aveva stupito il suo consueto pubblico abbandonando i panni vezzosi cui ci ha abituati sin dai tempi della serie Tv Friends, qui decide di rinunciare del tutto all’aspetto grazioso di sempre, mostrandosi deformata e invecchiata, trasfigurata da una maschera di sofferenza mai eccessiva od ostentata.
Jennifer Aniston e Adriana Barraza in CakeNon sono, però, i capelli opachi e sporchi, né le cicatrici sparse su tutto il corpo a rappresentare il punto di forza della sua interpretazione, ma la disperazione che riesce a leggersi nei suoi occhi. Il dolore fisico e il dolore emotivo sono esponenziali, vissuti con rassegnazione come uno stato esistenziale in cui rannicchiarsi e trincerarsi dal mondo, e allo stesso tempo rappresentano l’ultima ancora rimasta attaccata a ciò che esisteva prima del trauma. In questo scenario, la morte della compagna di gruppo diventa un modo per riflettere sulla soluzione estrema, perseverare nella sofferenza per poi estinguerla nella morte diventa l’unica via d’uscita plausibile.

Jennifer Aniston e Sam Worthington in CakeTutti gli altri personaggi, però, non si evolvono; si aggirano attorno alla figura monolitica della protagonista come immagini di contorno, contribuendo ad appiattire una storia già sufficientemente intuibile. Barnz gira un road movie prevalentemente tra le strade di Los Angeles, puntando a dare alla storia un solo sguardo, ed è anche un road movie tra le strade della coscienza di Claire, che le appaiono sotto le sembianze di allucinazioni.

Nell’insieme Cake è un film che funziona. Funziona perché sceglie dei toni placidi con cui raccontarsi, funziona perché non punta a patetismi e colpi di scena, e funziona perché elogia le qualità dolci amare della vita e fa sorridere laddove ci si aspetterebbe solo di piangere.


La locandina di CakeTitolo: Cake (Id.)
Regia: Daniel Barnz
Sceneggiatura: Patrick Tobin
Fotografia: Rachel Morrison
Interpreti: Jennifer Aniston, Adriana Barraza, Felicity Fuffman, William H. Macy, Anna Kendrick, Sam Worthington, Mamie Gummer
Nazionalità: USA, 2015
Durata: 1h. 40′


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