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"Dawson, Isla 10" di Miguel Littin

16 ottobre 2009 Recensioni 0 Commenti
Emanuele Rauco, 16 Ottobre 2009: Umanista
Inedito in Italia

Nel Cile appena preso d’assalto da Pinochet, gli ex ministri e gli ex fiduciari del governo Allende vengono ritenuti prigionieri di guerra e imprigionati su un’isola penale, dove sono trattati come traditori. Ma l’umanità fatica a morire anche nelle condizioni più avverse…


Negli ultimi anni, i drammi della dittatura cilena sono tornati alla ribalta della cronaca e dell’arte a causa delle vicissitudini legate agli strascichi del regime Pinochet, dell’ambiguità delle istituzioni cilene e delle successiva morte del dittatore. Miguel Littin, regista cileno appassionato di politica e cantore del cinema civile sudamericano, racconta una pagina poco conosciuta e molto controversa della storia del suo paese e del suo continente, realizzando una pellicola di asciutta emotività.

Dramma bellico e carcerario scritto dal regista che cerca di superare i cliché tipici di questo tipo di racconti attraverso un uso affascinante della voce off e della soggettiva, intesa più come narrazione che come tecnica linguistica. Infatti il film, cadenzato dagli interrogatori cui i prigionieri sono periodicamente sottoposti, sembra un diario corale, un film in prima persona plurale che racconta la resistenza, non solo quella dei prigionieri vittime di una dittatura («Il dovere di ogni prigioniero è quello di fuggire»), ma soprattutto dell’umanità, della dignità persino dei soldati, che prova a non morire anche di fronte all’atrocità fisica e morale. Littin usa perciò liberamente i punti di vista, benché il titolo si riferisca a un prigioniero specifico, suoni e rumori apparentemente incongrui e che invece suggeriscono il bisogno di casa dei personaggi, di trovate poetiche come il matto il cui sguardo è capovolto per costruire un racconto che non affondi nel sensazionalismo e negli effetti emotivi e che sappia comunicare in modo diretto e concreto.

La sceneggiatura vive, come spesso pellicole del genere, di aneddoti e momenti, ma sa uniformarli per virtù di stile a un realismo per nulla ostentato, che guarda al Renoir de La grande illusione piuttosto che ai documentari sulla Shoah. Nel cast, più che le interpretazioni contano i visi, gli abiti, le parvenze di assoluta normalità, che possano suggerire con umiltà il dramma di quell’11 settembre 1973, un altro 11 settembre che ha cambiato per sempre il corso della Storia.


Titolo: Dawson, Isla 10
Regia: Miguel Littin
Sceneggiatura: Miguel Littin
Fotografia: Miguel Ioan Littin
Interpreti: Benjamin Vicuña, Cristián De La Fuente, Pablo Krög, Jose Bertrand, Sergio Hernandez, Luis Dubó, Matias Vega, Horacio Videla, Alejandro Goic, Caco Monteiro, Andres Skoknic, Elvis Fuentes, Pedro Villagra, Jose Martín
Nazionalità: Cile – Brasile – Venezuela, 2008
Durata: 1h. 57′


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