"Disperato Aprile" di Walter Salles
 
												
						Buena Vista, 5 Luglio 2002 – Patinato
Brasile, 1910. Una famiglia è impegnata in una lunga faida che qualcuno vorrebbe fermare, ma la famiglia ormai non ha più niente e non può permettersi di perdere anche l’Onore. Un giorno, al Ruscello delle Anime – dove il ruscello si è seccato e non restano altro che le anime – arriva una sirena dagli occhi azzurri…
 Presentato in concorso al Festival di Venezia 2001, dove ha tutt’altro che ben impressionato la stampa, Disperato Aprile arriva nelle nostre sale di rimbalzo dagli Stati Uniti, dove ha invece ottenuto addirittura una nomination ai Golden Globe come miglior film in lingua straniera.
Presentato in concorso al Festival di Venezia 2001, dove ha tutt’altro che ben impressionato la stampa, Disperato Aprile arriva nelle nostre sale di rimbalzo dagli Stati Uniti, dove ha invece ottenuto addirittura una nomination ai Golden Globe come miglior film in lingua straniera.
 Scritto dal regista insieme con Sérgio Machado e Karim Aïnouz e liberamente ispirato a un romanzo di Ismail Kadaré (che era però ambientato in Albania), Disperato Aprile è una sequela impressionante di dialoghi da telenovela sostenuti da una trama interessante ma mal ritmata e da una fotografia bella ma poco funzionale alla storia. Walter Salles, già autore dell’acclamato Central do Brasil, si dimostra qui un ottimo regista pubblicitario ma un mediocre narratore. Eppure il film potrebbe piacere ugualmente, se si riesce a vincere la noia e interessarsi alla trama.
Scritto dal regista insieme con Sérgio Machado e Karim Aïnouz e liberamente ispirato a un romanzo di Ismail Kadaré (che era però ambientato in Albania), Disperato Aprile è una sequela impressionante di dialoghi da telenovela sostenuti da una trama interessante ma mal ritmata e da una fotografia bella ma poco funzionale alla storia. Walter Salles, già autore dell’acclamato Central do Brasil, si dimostra qui un ottimo regista pubblicitario ma un mediocre narratore. Eppure il film potrebbe piacere ugualmente, se si riesce a vincere la noia e interessarsi alla trama.
 Il cast mette insieme attori professionisti e non, ma nessuno dà l’impressione di essere un attore vero: tutti sono piuttosto inespressivi e il doppiaggio non li aiuta di certo. Il migliore sembra comunque il piccolo Ravi Ramos Lacerda, mentre il protagonista Rodrigo Santoro non si fa certo notare per le doti recitative. Non è difficile comunque immaginare che il film possa piacere soprattutto alle donne più sensibili, che magari verseranno anche qualche lacrima.
Il cast mette insieme attori professionisti e non, ma nessuno dà l’impressione di essere un attore vero: tutti sono piuttosto inespressivi e il doppiaggio non li aiuta di certo. Il migliore sembra comunque il piccolo Ravi Ramos Lacerda, mentre il protagonista Rodrigo Santoro non si fa certo notare per le doti recitative. Non è difficile comunque immaginare che il film possa piacere soprattutto alle donne più sensibili, che magari verseranno anche qualche lacrima.
 Titolo: Disperato Aprile (Abril despedaçado)
Titolo: Disperato Aprile (Abril despedaçado) 
Regia: Walter Salles 
Sceneggiatura: Walter Salles, Sérgio Machado, Karim Aïnouz 
Fotografia: Walter Carvalho 
Interpreti: Rodrigo Santoro, Ravi Ramos Lacerda, Flavia Marco Antonio, Luiz Carlos Vasconcelos, Everaldo Pontes, José Dumont, Rita Assemany, Flavia Marco Antonio, Othon Bastos, Caio Junqueira, Mariana Loureiro, Servilio de Holanda 
Nazionalità: Brasile – Svizzera – Francia, 2001 
Durata: 1h. 46′







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