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"Il bacio che aspettavo" di Jonathan Kasdan

13 settembre 2007 Recensioni 3 Commenti
Dalila Micaglio, 13 Settembre 2007: Melenso
Moviemax, 24 Agosto 2007

Un giovane scrittore viene lasciato dalla fidanzata, un’attrice la cui carriera è ormai lanciatissima. Vedendo i sogni del suo Grande Amore andare in frantumi come pezzi di cristallo, decide di allontanarsi dalla sua Los Angeles per andare dalla nonna in Michigan, dove incontra la vicina di casa e sua figlia…


Jonathan Kasdan sbaglia poco in questa sua pellicola d’esordio, dal sapore sincero: Il bacio che aspettavo è un buon film, nel quale una trama quasi per nulla avvincente viene compensata da una sceneggiatura quasi impeccabile, che sforna di tanto in tanto piccole “perle” di sano e schietto umorismo. Il titolo originale In the Land of Women appare decisamente più appropriato per questo lavoro dell’esordiente regista e sceneggiatore, che predilige l’introspezione ai colpi di scena, la descrizione alla narrazione. La vicenda si snoda attraverso una serie di lunghi dialoghi – per lo più nella prima parte del film – tra il protagonista e la vicina di casa, che non risultano prevedibili o pesanti ma rappresentano gli strumenti chiarificatori per le circostanze e per i personaggi.

Le tre donne che invadono la vita del protagonista ritraggono tre generazioni diverse, tre mondi al femminile alienati da problemi simili ma sfumati in maniera diversa, che trovano conforto e sostegno nella figura maschile di Carter. Talvolta si ha l’impressione che il giovane protagonista, a contatto solamente con il gentil sesso, venga asfissiato dai problemi delle donne, ai quali cerca sempre una soluzione, ma è difficile credere che nella realtà esista un uomo capace di ascoltare l’universo femminile con le orecchie e con il cuore, sentendosi a proprio agio tra i dubbi e le incertezze femminili. La forza della pellicola risiede nella caratterizzazione dei personaggi, che lo spettatore scopre poco per volta e dai quali si sente trainato in un cosmo rosa, fatto di sensibilità e forza, paure e coraggio.

Apprezzabile l’interpretazione di Adam Brody, affiancato da un’ottima Meg Ryan, che risulta malinconica e coraggiosa al punto giusto. L’anello debole del film è la storia, dall’intreccio troppo scarno: a volte gli avvenimenti appaiono troppo fantastici per essere verosimili, come i baci appassionati dopo tanta attesa che finiscono per farci distaccare da quello che ci viene raccontato. Rimane comunque un buon lavoro, nel quale la fotografia e la regia si possono definire discrete, al contrario della colonna sonora, quasi del tutto inesistente.


Titolo: Il bacio che aspettavo (In the Land of Women)
Regia: Jonathan Kasdan
Sceneggiatura: Jonathan Kasdan
Fotografia: Paul Cameron
Interpreti: Adam Brody, Kristen Stewart, Meg Ryan, Olympia Dukakis, Makenzie Vega, Elena Anaya, Clark Gregg, JoBeth Williams, Dustin Milligan, Ginnifer Goodwin, Robert Reinis, Graham Wardle, Elise Gatien, Christine Danielle
Nazionalità: USA, 2007
Durata: 1h. 38′


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Attualmente ci sono 3 commenti a questo articolo:

  1. Marco ha detto:

    Concordo pienamente con la recensione.
    Buone regia e script, ma alla fine ti sembra di aver visto un film non finito e che avrebbe dovuto osare un minimo di più e non essere veloce e superficiale in alcuni frangenti, il finale poi lo avrei pensato diverso.
    Buone le prove della Ryan e di Brody.
    Ma Jonathan Kasdan è il figlio di Lawrence? No perchè ho notato che c’è lui nella produzione?
    Altri film di questo regista’

  2. Marco ha detto:

    Ci dobbiamo aspettare un altro Jason Reitman?

  3. Alberto Cassani ha detto:

    Sì, è il figlio di Lawrence. Non so se continuerà a fare film, ma c’è comunque anche suo fratello Jake che ha già diretto alcuni episodi di serie Tv e il film “Walk Hard” un paio d’anni fa.

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