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"L'estate di Martino" di Massimo Natale

7 novembre 2010 Recensioni 1 Commento
Annalisa Liberatori, 7 Novembre 2010: Profondo
Movimento Film, 19 Novembre 2010

Martino è un 14enne che vive l’estate del 1980 entrando nell’età adolescenziale. Un’adolescenza come tante fatta d’amore, amicizia e mare, ma rispetto agli altri Martino ha una missione importante: recuperare la mitologica giara che raccoglie le lacrime dell’intera umanità…


Quella del 1980 fu un’estate dallo sfondo sociale tragico e violento, incorniciata da due eventi drammatici: la strage di Ustica del 27 giugno e l’attentato alla stazione di Bologna del 2 agosto. I due eventi fanno da sfondo a questa bella storia raccontata con discrezione e delicatezza da Massimo Natale. Apre il film con l’esplosione della bomba subito associata al mare in tempesta di Punta Chiappa, una tempesta che nasconde una leggenda che alla fine redime tutta la violenza di quel dì a Bologna. Ustica invece diventa il pretesto di Martino per allacciare un’amicizia importante con il capitano Clark. Parte della spiaggia è infatti delimitata da una rete metallica che cinge lo spazio di una base NATO, che desta la curiosità dei ragazzi, i quali tra ammirazione e disprezzo osservano i soldati fare surf.

E’ grazie al surf, usato qui come chiara metafora, che Martino e il capitano Clark imparano come vincere le proprie insicurezze e i propri fantasmi, come rialzarsi sempre nonostante forze superiori continuino a buttarci a terra. Molto bella è anche la fiaba dell’impavido Dragut, legata all’infanzia di Martino e raccontata attraverso una serie di flashback che vedono protagonista sua madre.

Massimo Natale arricchisce un film tendenzialmente semplice di tanti sottotesti che ne fanno un lavoro ben articolato e intenso. Molto ben riuscita la personalità silenziosa di Martino, che osserva timoroso i suoi coetanei e non si rende protagonista fino a quando non prende consapevolezza delle proprie capacità e della propria intelligenza. È il bel cinema italiano, quello che ogni cinefilo nostrano si augura sempre di vedere, un racconto che ricorda molto il gruppo di ragazzi spensierati ma impegnati di Tutto l’amore che c’è, in cui anche Sergio Rubini ritraeva un’estate importante per adolescenti già cresciuti o che stanno ancora crescendo.


Titolo: L’estate di Martino
Regia: Massimo Natale
Sceneggiatura: Massimo Natale, Giorgio Fabbri
Fotografia: Vladan Radovic
Interpreti: Treat Williams, Luigi Ciardo, Matilde Maggio, Pietro Masotti, Simone Borrelli, Matteo Pianezzi, Renata Malinconico, Benjamin Francorsi, David Hartcher, Silvia Delfino, Marcello Prayer
Nazionalità: Italia, 2010
Durata: 1h. 25′


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Attualmente c'è 1 commento a questo articolo:

  1. Daniele A. Pinna ha detto:

    Ecco, un film che merita di essere visto! ^_^

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