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Fatti della Banda della Magliana di Daniele Costantini

24 maggio 2005 Recensioni 0 Commenti
Fatti della banda della Magliana

Istituto Luce, 27 Maggio 2005 – Anticinematografico

Attiva a Roma dal 1977 al 1991, la banda della Magliana ha lasciato il segno nella storia malavitosa d’Italia prima che le sue regole interne crollassero sotto il peso di avidità e invidia…


Una scena di Fatti della banda della MaglianaIl titolo dice tutto della filosofia che sta dietro la pellicola. Questo terzo lungometraggio cinematografico di Daniele Costantini racconta i fatti riguardanti l’attività criminale di una delle bande più temute d’Italia, la cui carriera è iniziata nel 1977 e si è definitivamente conclusa nel 1991. Racconta i fatti così come sono riportati dagli atti istruttori della Procura di Roma, cambiando alcuni nomi e non facendo mai ipotesi o illazioni. Non ce n’è bisogno, perché la Banda della Magliana ha davvero lasciato il segno nella storia malavitosa del nostro paese, composta com’era di borgatari romani caciaroni e spietati, che prendevano le decisioni riuniti tutti insieme attorno a un tavolo da biliardo. Divenne una banda talmente potente da essere contattata da esponenti del Governo italiano per provare a risolvere il sequestro Moro, prima che le regole di gestione che si era data crollassero sotto il peso dell’avidità e dell’invidia.

Una scena di Fatti della banda della MaglianaFrutto di un notevole lavoro di documentazione, la sceneggiatura è basata su un copione teatrale scritto dallo stesso Costantini ed è costruita come una lunga confessione dei membri della banda (alcuni dei quali esordiscono raccontando le circostanze della propria morte) davanti ad un immaginario Magistrato. Purtroppo, quello che poteva avere un grandissimo impatto sul palcoscenico finisce per essere tedioso sul grande schermo. Sorretta comunque da un ensemble di ottimi attori (tra cui alcuni veri carcerati di Rebibbia, dove si sono svolte le riprese), la pellicola procede a scatti – con delle litigate di gruppo a far da passaggio tra una sequenza e l’altra – e non sempre le parole riescono a sorreggere il blando ritmo della vicenda.
Una scena di Fatti della banda della MaglianaIl risultato non è comunque interamente disprezzabile. E’ vero che non ci sono momenti memorabili e che la messinscena impedisce allo spettatore di credere davvero a ciò che vede, ma proprio per via dello stile teatrale si finisce per dare maggior peso alla storicità dei fatti che ci vengono raccontati. Forse le intenzioni degli autori erano diverse, e forse la confezione finirà per tenere lontano chi si sarebbe invece avvicinato ad un documentario classico, ma così com’è Fatti della Banda della Magliana è un esperimento interessante e certamente utile, anche se ben lontano dall’essere completamente riuscito.


La locandina di Fatti della banda della MaglianaTitolo: Fatti della Banda della Magliana
Regia: Daniele Costantini
Sceneggiatura: Daniele Costantini
Fotografia: Paolo Ferrari
Interpreti: Francesco Pannofino, Roberto Brunetti, Francesco Dominedò, Fabio Grossi, Tommaso Capogreco, Mario Contu, Lucio Sinisi, Gianfranco Zuncheddu, Fanny Cadeo, Leo Gullotta
Nazionalità: Italia, 2004
Durata: 1h. 35′


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